La Germania propone il ban delle auto a combustione interna entro il 2030
di Nino Grasso pubblicata il 11 Ottobre 2016, alle 18:01 nel canale Tecnologia
Proposta o provocazione? Il Bundesrat ha proposto alla Commissione Europea di discutere su alcune novità che potrebbero rivoluzionare il panorama delle automobili nei prossimi decenni
La Germania inizia a mettere in discussione il secolare motore a combustione interna. Nello specifico il Bundesrat (il consiglio federale di tutti i sedici stati tedeschi) ha votato a favore di una proposta per ottenere il ban di tutti i veicoli alimentati a benzina o diesel entro il 2030. La notizia, già abbastanza eclatante di suo, sorprende ancor di più se si considera la provenienza: la Germania è infatti una patria fondamentale per le automobili, le quali rappresentano a loro porta una parte importantissima dell'economia locale.
Quello tedesco è lo stato europeo in cui vengono prodotte più auto, ed occupa la terza posizione nelle classifiche mondiali. La risoluzione richiesta dal Bundesrat prevede che la Commissione Europea "valuti l'efficacia delle pratiche recenti sulle tasse e i contributi degli Stati Membri nella promozione della mobilità ad emissioni zero" e, più nello specifico, che "entro il 2030 verranno accettati solo veicoli per passeggeri a zero emissioni". Dopo quella data, quindi, la Germania ritiene che si potranno acquistare solo auto elettriche o con celle a idrogeno.
La prima parte del documento rilasciato dal Bundesrat non è del tutto esplicito, ma probabilmente nei prossimi anni vedremo forti incentivi per facilitare l'acquisto di auto a zero emissioni, ma è anche probabile che verranno eliminate le agevolazioni presenti per l'acquisto di nuove auto a combustione interna, nello specifico quelle a diesel, negli stati europei. La direttiva potrebbe eliminare i vantaggi derivati dall'acquisto di una più costosa auto con motore a diesel, aumentare il costo di proprietà e accelerare la scomparsa della tecnologia.
La direttiva arriva da un paese che ha scommesso molto sul diesel negli ultimi anni, a tal punto che negli ultimi mesi si è sfociati in uno scandalo vero e proprio con il dieselgate da parte di Volkswagen. Al momento il documento rilasciato non è vincolante, tuttavia sarà determinante nella nascita di un nuovo dibattito all'interno della Commissione Europea che stabilirà probabilmente la fine dei veicoli a combustione interna. Un passaggio che ad oggi non sembra comunque così imminente, non tanto per i veicoli di massa, quanto per quelli adibiti ai trasporti.
Sebbene siano già presenti molti modelli di auto completamente elettriche in grado di soddisfare le esigenze della maggior parte degli autisti, dall'altra sembra ancora lontano il tempo in cui i motori elettrici sostituiranno quelli a combustione interna di camion, autobus o navi (che comunque dovranno essere attentamente regolarizzati). Il documento del Bundesrat parla infatti solo delle auto, con l'obiettivo di perseguire il sogno di avere una mobilità a zero emissioni già entro il 2050 senza mettere a rischio l'economia del Vecchio Continente.
Interessante notare che uno degli stati membri del consiglio, la Bassa Sassonia, ha una vasta partecipazione azionaria in Volkswagen. Se ha supportato il nuovo documento quindi non è difficile pensare che la compagnia stia già pianificando un passaggio massiccio all'elettrico, con grossi investimenti per replicare in grande stile allo scandalo Dieselgate che l'ha vista coinvolta direttamente.
162 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoA parte l'odiosa pratica del vietare tipica di chi pensa di poter disporre della vita altrui, nessuno sa se nel 2030 le auto elettriche costeranno come quelle tradizionali e quali saranno i tempi di ricarica. Bisogna mettere nel conto anche i problemi legati alle materie prime e la produzione di energia elettrica necessaria per ricaricare le batterie.
Questa trovata è solo una bandierina ideologica.
Daltra parte, dato che la prima parte del documento rilasciato dal Bundesrat non è del tutto esplicito, ritengo, lasci interpretazioni sul tema.
Poi ci sono altre considerazioni sulla sicurezza (es. incidenti con l'idrogeno o scariche elettriche) e non ultimo, politiche...anche se non è l'Italia.
Poi non è detto che con un aumento dei costi, il concetto di mobilità attuale sia possibile tra 10 anni.
In più tra 10 anni, ci saranno anche altri mercati come la Cina che impareranno sulle materie prime
Sarebbe da imbecilli fare altrimenti.
Certi cambiamenti hanno bisogno di tempo, e bisogna tener conto della longevità delle auto (che può tranquillamente superare i vent'anni), chi compra ora deve sapere in che direzione si sta andando.
Inoltre se non si comincia a tracciare gli obiettivi diventa difficile veicolare gli investimenti e di conseguenza spingere il mercato nella direzione voluta.
Ovviamente no si sa a che punto saranno le tecnologie tra dieci anni, ma sicuramente chi lavora su queste tecnologie è abbastanza informato sui possibili scenari futuri.
Se poi qualcosa dovesse andare storto si è sempre in tempo per rimandare la scadenza, intanto però le aziende del settore si sono organizzate per rispettarla dirottando appositamente gli investimenti.
Il problema della produzione di energia elettrica non esiste: nel peggiore dei casi si potrebbe usare la benzina stessa che mettiamo nelle auto, ma in centrali molto più efficienti dei motori (spesso vecchi e non a punto) delle nostre auto.
I problemi saranno sicuramente altri, in primis la distribuzione e lo stoccaggio dell'energia.
A mio parere non sarebbe male se un'iniziativa di questo tipo fosse adottata a livello europeo.
Daltra parte, dato che la prima parte del documento rilasciato dal Bundesrat non è del tutto esplicito, ritengo, lasci interpretazioni sul tema.
Poi ci sono altre considerazioni sulla sicurezza (es. incidenti con l'idrogeno o scariche elettriche) e non ultimo, politiche...anche se non è l'Italia.
E allora chi la fornisce l'energia? Basteranno le sole energie rinnovabili a sostenere il fabbisogno energetico dell'intero pianeta?
Oppure torneremo tutti al medioevo?
Non ha senso vietare le auto a benzina, se poi per alimentare quelle elettriche bruciamo carbone.
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