L'idea geniale dal Belgio: via colonnina e cavo dal marciapiede, la ricarica viene da sopra
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 25 Agosto 2021, alle 12:48 nel canale Tecnologia
Un imprenditore locale, nel tentativo di creare un suo punto di ricarica personale, ha inventato un nuovo sistema che sembra un pluviale, e può integrare diversi tipi di servizi
19 Commenti
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Se ci pensi nessuna auto a combustione interna ha la necessità di essere ricaricata di notte o quando é parcheggiata. Il problema é quindi solo limitato alle soste al distributore. Se non sei uno di quelli che fa sempre il pieno ma come me magari metti 20 euro di benzina questo equivale a magari una ricarica rapida al distributore da 15 minuti contro i 3 minuti per mettere 15 litri di benzina. Quindi sotto sotto si tratta di 12 minuti in più ogni 2-3 giorni. Il problema é come gestire le soste al distributore ma credo sia principalmente un cambio di mentalità, magari si inizierà a ricaricare secondo criteri diversi da quelli delle auto a benzina, magari ricariche brevi un po' più spesso e non solo se uno ha strettamente bisogno
Più che altro, per non avere grossi problemi, attualmente devi poter ricaricare a casa durante la notte (o comunque mentre non usi l'auto). Nella maggior parte dei casi un'auto rimane ferma almeno 15 ore (la notte più la giornata lavorativa) e se hai la possibilità di caricare, anche solo con una presa shuko normale, sei a posto.
Per questo l'idea di mettere una presa nei parcheggi pubblici sarebbe il top.
Tu parcheggi, mentre vai al lavoro o di notte se non hai un box, quando torni hai la macchina carica.
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