L'idea geniale dal Belgio: via colonnina e cavo dal marciapiede, la ricarica viene da sopra
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 25 Agosto 2021, alle 12:48 nel canale Tecnologia
Un imprenditore locale, nel tentativo di creare un suo punto di ricarica personale, ha inventato un nuovo sistema che sembra un pluviale, e può integrare diversi tipi di servizi
"Come faccio a caricare l'auto elettrica se non ho il box e non ci sono colonnine vicino a casa?". È probabilmente una domanda che abbiamo sentito parecchie volte, parlando di mobilità elettrica, ed è lo stesso problema che aveva anche l'imprenditore belga Danny Vaes. Desideroso di possedere un'auto elettrica, non avendo una soluzione di ricarica al proprio domicilio, da buon imprenditore, se l'è creata.
Nei giorni scorsi, alla presenza del Ministro Bart Somers, ha presentato LUPYS, che sostanzialmente potremmo descrivere come una colonnina mascherata da conduttura pluviale. Il progetto è nato dalla semplice idea di riuscire a ricaricare l'auto parcheggiata a bordo strada, ma sfruttando la corrente della sua abitazione. Così Vaes ha inventato un sistema di una canalina completamente adesa alla parete, e invisibile ad una prima occhiata, che cala dall'alto un segmento, alla cui estremità è presente il connettore Tipo 2 tipico della ricarica per autoveicoli.
In questo modo Danny Vaes si è trovato con una vera e propria invenzione che, oltre a risolvere il suo personale problema, ne potrebbe risolvere diversi altri. Con questo sistema sparirebbero le colonnine a bordo strada, e non ci sarebbero più nemmeno cavi sul marciapiede. Con LUPYS infatti il cavo scende sull'esatta verticale della presa di ricarica.
Non solo, una volta approntata la struttura ed opportunamente alimentata, potrebbe contenere anche l'illuminazione urbana, eliminando dunque anche i relativi pali, così come altri servizi, i parchimetri ad esempio.
LUPYS funziona come molti altri sistemi di ricarica. Si richiede l'attivazione tramite un'app dedicata, ed alla pressione di un comando una porzione del palo si sgancia dal muro e cala verso il basso, fino ad altezza uomo. È possibile dunque collegare il proprio cavo alla presa, ed alla partenza della ricarica il palo si posiziona in orizzontale ad oltre 2 metri e mezzo di altezza, liberando completamente il passaggio pedonale.
Cosa potrebbe non funzionare con il sistema LUPYS? Innanzitutto va segnalato un difetto marginale. Sembra che la sezione del palo sia troppo piccola per poter contenere il blocco meccanico della spina, obbligatorio per legge, ma è un problema facilmente risolvibile aumentando di poco le dimensioni. Preoccupa invece il meccanismo di movimento elettrico, che aggiunge complessità alla "colonnina", uno strumento già spesso soggetto a guasti e inconvenienti.
19 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoLa prossima volta se lo ricorderà grazie ad una dicitura contenente una fantasiosa frase tratta dal libro "Il grande libro della bestemmia", ovviamente incisa sulla carrozzeria.
Tipo?
Immagino che il senso dell'articolo sia che potrebbe essere sfruttata questa idea anche per colonnine pubbliche
Per il privato c'è il problema del voltaggio che è per forza limitato e per il fatto che, almeno in Italia, non credo sia ammessa la vendita di corrente tra privati
ora immaginate una serie di cavi a penzoloni sul marciapiede
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