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Google e FCA, Marchionne rilascia qualche precisazione sull'accordo

di pubblicata il , alle 14:31 nel canale Tecnologia Google e FCA, Marchionne rilascia qualche precisazione sull'accordo

Il CEO di FCA precisa che l'accordo è attualmente focalizzato sulla produzione dei 100 minivn Pacifica, ma gli sviluppi futuri sono ancora poco definiti

 
105 Commenti
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cdimauro19 Maggio 2016, 20:05 #101
Originariamente inviato da: azi_muth
Dal 2014 il pannello è un RAEE il che vuol dire che sono accomunati ai rifiuti elettronici come tv, lavatrici, frigoriferi, stampanti, computer etc. vengono versati dei contributi obbligatori per lo smaltimento al momento dell'acquisto al produttore ( che sono compresi nel prezzo) che a sua volta finanzia dei consorzi per lo smaltimento che operano attraverso il conferimento in aree ecologiche da parte dei privati a costo zero.
Per i pannelli installati fino al 2012 invece l'obolo viene prelevato automaticamente dal GSE dall'11# anno di vita e restituito solo se il pannello viene correttamente smaltito.

OK, grazie per il chiarimento.
Se poi i cittadini violano la legge e buttano il pannello in un fosso questo è un problema di inciviltà ma così come buttano un pannello, buttano una lavatrice.
Solo che il pannello almeno per una trentina d'anni ha prodotto energia pulita, la lavatrice o il pc hanno avuto un ciclo di vita molto più breve e l'energia l'hanno consumata (magari di origine fossile) con un bilancio energetico ed ecologico di ben altro impatto.

Certamente, l'inciviltà è abbastanza "trasversale", però il consumo dei dispositivi non dipende da loro stesso, ma da come viene prodotta l'energia con cui sono alimentati, ovviamente.
Non si tratta di puntare il dito ma di dare le proporzioni: non è un problema così "grosso" se paragonati alla quantità di rifiuti pericolosi da smaltire di altri settori e anche in un ottica di completo fallimento dello smaltimento i danni ambientali sono probabilmente inferiori ai benefici.
Le batterie si smaltiscono tramite consorzi appositi e vengono pagati dei contributi per farlo...quindi se parliamo di costi siamo sempre all'interno di quello che è stato computato.
Cmq gli impianti a "batteria" sono la minoranza assoluta e non per tornare al discorso di sopra non sono incentivati.

Perché alla fine un impianto realmente autonomo non viene messo in piedi, perché ci si allaccia alla rete elettrica, scaricando su quest'ultima le problematiche del fotovoltaico (o eolico).

Altrimenti sarebbe giocoforza l'uso di soluzioni come le batterie, con tutto ciò che ne consegue in termini di produzione, smaltimento, e relativo inquinamento.
Originariamente inviato da: Pino90
Ciao Cesare, mi permetto di dissentire: le batterie ovviamente non sono l'unica soluzione. Già oggi si usano, a livello statale, condutture forzate e turbine idroelettriche per accumulare l'energia potenziale dell'acqua usando la corrente elettrica "in eccesso" (non essendo io un ingegnere sto semplificando molto). Non vedo perché nel caso del fotovoltaico non si possa fare la stessa cosa, evitando quindi l'uso di batterie.

Scusami, forse non sono stato chiaro: mi riferivo a impianti che fossero realmente autonomi, quindi senza allacciarsi alla rete elettrica. Vedi sopra

E' il secondo fraintendimento: mi devo preoccupare?
Originariamente inviato da: Personaggio
In Italia, secondo il rapporto comuni rinnovabili di legambiente 2016, ha prodotto l'8% dei consumi dal fotovoltaico, sebbene sia la cifra più alta al mondo, resta cmq molto bassa. Va anche considerato che i consumi diurni sono ben oltre l'8% maggiori di quelli notturni.

Già. Per questo viene incentivato l'utilizzo nelle ore serali e notturne.
Inoltre esistono tanti sistemi di accuomulo. Per esempio il gas viene acquistato d'estate, liquefatto e accumulato per poi usarlo di inverno. La liquefazione viene fatta con i Rigassificatori che consumano energia, potrebbero usare l'energia extra prodotta di giorno invece di bruciare rifiuti e produrre co2. Ma chiare che in futuro il miglior sistema di accumulo saranno dell gigantesche celle a combustione, cioè delle centrali che sfruttano il surplus energetico per estrarre idrogeno dall'acqua e per liquefarlo. Oggi con l'elettrolisi si consuma per questo processo il 20% di energia in più di quella che poi l'idrogeno ti può fornire, ma si stanno studiando metodi differenti alla elettrolisi più efficienti, anche se l'attuale efficienza è la migliore di tutti gli altri sistemi di accumulo esistenti oltre a non essere inquinante.

Il problema dell'idrogeno è che ancora meno trattabile e molto più pericoloso di altri gas, come GPL e metano, che attualmente vengono usati come carburanti.

Per cui utilizzarlo su larga scala la vedo difficile, o comunque ci si dovrebbe affidare a sistemi di protezione più complessi e, quindi, più costosi.

Magari l'uso dell'idrogeno sarà vincolato alle sole centrali energetiche.
Termovalorizzatore è un nome inventato perché la parola Inceneritore dà l'idea di qualcosa di negativo, il vero nome dei Tremovalorizzatori è Inceneritori con recupero energetico, è infatti l'unica differenza che hanno con gli inceneritori semplici è che producono energia.

Hai detto niente.

E meritano un termine diverso, come appunto è stato fatto.
Per produrre energia hanno bisogno di 700/800 gradi altrimenti andrebbero in perdita dal punto di vista energetico. Ma se tu ricicli tutta la plastica, tutta la carta e tutto l'umido, cosa ci metti nel termovalorizzatore a bruciare?

Tutto quello che non rientra in quelle categorie?

Qui in Germania c'è la raccolta differenziata, ma tolti i materiali riciclabili (plastica et similia), la carta, e il vetro, tutto quello che rimane finisce nella cosiddetta indifferenziata, che non è certo poca roba.
Tutto ciò che buttiamo nell'indifferenziato non significa che non è riciclabile, ma la differenziazione dei materiali è più complessa e necessita di sistemi meccanici e biologici per essere effettuata.

Certamente, ma potrebbe non essere affatto conveniente. Anzi, credo che sia così, altrimenti avrebbero già messo in atto politiche di recupero anche per questi materiali.
Gli scarti dei TMB, che sono dell'ordine del 20%, è stato dimostrato come possono essere sfruttati per altri fini migliori, se cotti a bassa temperatura (sui 100) senza bruciarli, si genera una mouse di tipo plastico, che una volta raffreddata e tritata può avere un doppio uso, la più fine può sostituire la sabbia di fiume nel calcestruzzo, rendendolo più resistente ed elastico e senza andare a toccare i letti fluviali; la più grossolana, può essere usata per creare strutture plastiche dove la bellezza non è una prerogativa, come i cartelli o i dossi stradali, le panchine o strutture ludiche per bambini come altalene ecc ecc.
Insomma se si applicasse un ciclo di Rifiuti 0 le termovalorizzazione è inutile. E anche se non è 0 ma il 90% in ogni caso i termovalorizzatori morirebbero di fame.

Francamente non credo proprio ai "Rifiuti 0": qualcosa di non riciclabile / riutilizzabile ci sarà sempre, e si dovrà eliminare in qualche modo.
Inoltre l'industria della termovalorizzazione sarebbe impossibile senza incentivi, o perlomeno senza questi il costo per i comuni per tonnellata raddoppierebbe.

Non sono a conoscenza di incentivi, ma se ci fossero e superassero quelli necessari per la differenziazione di cui parlavi prima, i termovalorizzatori non sarebbero nemmeno nati.
Va anche ricordato che l'industri della termovalorizzazione è la prima per produzione di CO2 in valori assoluti in Italia.

Solo per l'Italia?
Lo stato incentiva la trasformazione delle centrali termoelettrica da olio/gas a carbone

Capito. Ma perché ci sono vantaggi nell'usare quest'ultimo?
Grazie al referendum quella cifra non è aumentata, spendiamo mezzo miliardo l'anno per gestire le scorie prodotte da 10 anni di nucleare al 5% del nostro fabbisogno elettrico di allora. 40 anni fa. Quanto sarebbe stato il costo dello smaltimento delle scorie se avessimo, come previsto, portato il nucleare al 20% del fabbisogno dopo una decina d'anni?

Linearmente, il quadruplo. Ma quanto c'è costato realizzare nuove centrali e non sfruttarle?

Poi faccio presente che le scorie non vengono prodotte soltanto dalla centrali nucleari, ma anche da apparecchiature sanitarie, e queste ultime sono pure più pericolose (se non ricordo male c'è un sistema di classificazione a tre livelli per le scorie nucleari). Ovviamente vanno smaltite.
Trall'altro lo stesso AD attuale dell' Enel Starace, ha detto che per fortuna ci fu quel referendum altrimenti avremmo fatto l'errore del secolo, lo sviluppo delle rinnovabili ha dimostrato che del nucleare non ce n'è bisogno e che oggi le prime forniscono 8 volte l'energia del nucleare nel mondo quando appena 10 anni fa il rapporto era l'opposto.

OK, ma le centrali al Torio consentono di utilizzare quest'elemento che è molto più diffuso dell'Uranio (di 10 volte, se non ricordo male), di gran lunga più sicuro (nessuno rischio di fusione del nocciolo), e le scorie prodotte dopo 500 anni hanno la stessa radioattività del carbone (sempre se non ricordo male).

Soprattutto, le centrali nucleari in generale non soffrono delle problematiche delle "fonti alternative", visto che erogano corrente in maniera continua e costante 24h/24.
Bhe si magari, ma è ancora troppo presto, c'è un piano di ricerca europeo finanziato da molti paesi per il nucleare a fusione, forse il primo reattore che fornirà energia elettrica alla rete ci sarà nel 2050.

E' la grande promessa, ma sono anni che se ne parla.
Ne approfitto, visto quello che ho detto anche prima, che non sono contro al nucleare, ma solo a quello a fissione. Credo che nel futuro avremmo bisogno di quantità di energia spropositate rispetto ad oggi, che solo il nucleare potrà fornirci, ma dovrà essere a fusione!

Come avrai capito, non sono contro la fissione. Le centrali al Torio di cui sopra sono in grado di "mangiarsi" le scorie prodotte da una centrale nucleare convenzionale, e persino quando si è fatto uso di Plutonio, producendo scorie aventi le proprietà di cui sopra.

Pensale anche come a un'ottima soluzione per il problema delle scorie nucleari, che come dicevo non riguarda soltanto le centrali nucleari.
"Uso delle fonti fossili" Petrolio, Gas e Carbone. Dal petrolio si ricavano per la produzione di energia Olio Combustibile e Plastica (usata nei termovalorizzatori) e diesel (utilizzato in diverse piccole isole dove producono energia con i gruppi elettrogeni)

OK.
Personaggio19 Maggio 2016, 22:09 #102
Originariamente inviato da: cdimauro
OK, grazie per il chiarimento.

Il problema dell'idrogeno è che ancora meno trattabile e molto più pericoloso di altri gas, come GPL e metano, che attualmente vengono usati come carburanti.

Infatti è un problema che ne blocca l'uso per le automobili elettriche, ma se fai celle a combustibile in campagna grandi come un palazzo la sicurezza è molto più semplice.

E meritano un termine diverso, come appunto è stato fatto.
solo nella lingua Italiana però, e non inquinano meno anzi..

Tutto quello che non rientra in quelle categorie?

L'unica sostanza ricavabile dai rifiuti che permette il raggiungimento di quelle temperature con la combustione è la plastica, senza di quella il termovalorizzatore avrà sempre un bilancio energetico negativo

Certamente, ma potrebbe non essere affatto conveniente. Anzi, credo che sia così, altrimenti avrebbero già messo in atto politiche di recupero anche per questi materiali.
Non importa se sia conveniente o meno, importa cosa sia meglio per la salute

Francamente non credo proprio ai "Rifiuti 0": qualcosa di non riciclabile / riutilizzabile ci sarà sempre, e si dovrà eliminare in qualche modo.

Basterebbe un direttiva europea che impedisca la produzione e l'importazione di beni non al 100% riciclabili. Visto che si può benissimo produrre al 100% rinnovabile non vedo perché non obbligarlo.

Non sono a conoscenza di incentivi, ma se ci fossero e superassero quelli necessari per la differenziazione di cui parlavi prima, i termovalorizzatori non sarebbero nemmeno nati.

Il CIP6 in bolletta prevede incentivi per rinnovabili e assimilabili, hanno eliminato solo rinnovabili e lasciato assimilabili, tra gli assimilabili c'è anche la produzione di energia attraverso l'incenerimento dei rifiuti

Capito. Ma perché ci sono vantaggi nell'usare quest'ultimo?

Ec0nomici sicuramente, per l'ambiente è un falso vantaggio. La centrale termoelettrica moderna che brucia carbone ha filtri in grado da far uscire solo la CO2, quindi in teoria inquina meno, ma non viene considerato l'inquinamento da diesel delle navi che trasportano il carbone dalla Cina, ne dell'inquinamento derivato dell'estrazione e dalla purificazione effettuata in Cina, e dalle migliaia di morte ogni anno tra i minatori, ma che ci frega stanno sempre in Cina. Inoltre i filtri utilizzati dalle centrali a carbone e dai termovalorizzatori che raccolgono tutte le polveri sottili vengono poi "smaltiti" negli inceneritori petrolchimici dove vengono bruciati a 5000 gradi, e per magia le polveri spariscono, ma la materia non sparisce, semplicemente si modifica, in questo diventando ancora più piccola più cancerogena e non rilevabile dagli attuali rilevatori sparsi nelle città

Linearmente, il quadruplo. Ma quanto c'è costato realizzare nuove centrali e non sfruttarle?
questa cifra dovremmo spenderla per 1000 anni almeno, parliamo di 500 miliardi complessivi, almeno, potremmo ridurci del 30% il debito pubblico

Poi faccio presente che le scorie non vengono prodotte soltanto dalla centrali nucleari, ma anche da apparecchiature sanitarie, e queste ultime sono pure più pericolose (se non ricordo male c'è un sistema di classificazione a tre livelli per le scorie nucleari). Ovviamente vanno smaltite.
meno dell'1% della spesa attuale

OK, ma le centrali al Torio consentono di utilizzare quest'elemento che è molto più diffuso dell'Uranio (di 10 volte, se non ricordo male), di gran lunga più sicuro (nessuno rischio di fusione del nocciolo), e le scorie prodotte dopo 500 anni hanno la stessa radioattività del carbone (sempre se non ricordo male).
non conosco le centrali al Torio, ma cmq le sue scorie dovranno essere smaltite per migliaia di anni. Ma poi scusa, se con 40mld complessivi di incentivi in 15 anni, è stata costruita una base di quasi 60'000MW di centrali rinnovabili, perché usare quei soldi per fare giusto un paio di reattori che insieme al massimo ti possono fornire 800MW, 75 volte di meno?

Soprattutto, le centrali nucleari in generale non soffrono delle problematiche delle "fonti alternative", visto che erogano corrente in maniera continua e costante 24h/24.
E secondo te perché l'Enel cablerà l'italia con la fibra? Servirà per conoscere in tempo reale produzioni e consumi e distribuire l'energia in maniera intelligente
azi_muth20 Maggio 2016, 10:00 #103
Originariamente inviato da: cdimauro
OK, grazie per il chiarimento.

Certamente, l'inciviltà è abbastanza "trasversale", però il consumo dei dispositivi non dipende da loro stesso, ma da come viene prodotta l'energia con cui sono alimentati, ovviamente.

Non ho capito cosa vuoi dire.

Originariamente inviato da: cdimauro
Perché alla fine un impianto realmente autonomo non viene messo in piedi, perché ci si allaccia alla rete elettrica, scaricando su quest'ultima le problematiche del fotovoltaico (o eolico).

Altrimenti sarebbe giocoforza l'uso di soluzioni come le batterie, con tutto ciò che ne consegue in termini di produzione, smaltimento, e relativo inquinamento.


Si ma anche qui trascuri un fattore importante: il fotovoltaico ha un costo "privato" ( progettazione, produzione, manutenzione etc.) mentre il costi ambientale e sanitari sono molto bassi.
L'energia che deriva dal carbone ha costi "privati" molto bassi e costi sanitari ed ambientali molto più elevati.
Il fotovoltaico è un tipo di energia qualitativamente migliore perchè l'impatto ambientale e sociale è molto più basso di altre forme di energie.
E' solo un problema economico. Per abbassare i costi privati e sviluppare nuove tecnologie hai bisogno di economie di scala molto ampie ecco perchè sono nati gli incentivi. E' una politica che stando i suoi frutti perchè i costi sono scesi in maniera molto pronunciata e si stanno sviluppando tecnologie per immagazzinare l'energia sempre più pulite.
Personaggio20 Maggio 2016, 14:46 #104
Proprio su queste pagine, mi pare, si parlò di una particolare invenzione, i fogli di porcellana, ignifughi, resistenti a migliaia di gradi e leggeri come un foglio di carta plastificato. Tale invenzione permetterebbe di creare delle tubature in grado di resistere alle temperature interne di un vulcano o in ogni caso della lava. Sarebbe la soluzione dell'anello mancante per lo sfruttamento di energia geotermica dai vulcani. Il solo Etna potrebbe fornire tutta l'energia necessaria per l'intero fabbisogno elettrico Europeo.
Il Deserto del Sahara ante Primavera Araba era oggetto di grandi investimenti della Utility europee, particolarmente manifatture tedesche e utility italiane, per il suo sfruttamento per la produzione di energia elettrica pulita attraverso il solare termodinamico, o le centrali termosolari. Il Sahara è grande 9mln di Kmq, ne basterebbero 10'000 per coprire il fabbisogno elettrico europeo, 30'000 per il fabbisogno energetico europeo e 100'000kmq per il fabbisogno elettrico mondiale, attraverso la centrale termosolare ideata da Archimede appena 2000 anni fa, per poi essere modificata e applicata da Rubbia. Certo ci sono contesti sia politici, e con la primavera Araba sono Peggiorati, che tecnici (in particolare per la distribuzione in Europa o nel Mondo) che devono essere superati, dal punto di vista scientifico ed economico è realizzabile. Una produzione di energia concentrata nel Mediterraneo la farebbe tornare nuovamente ad essere in assoluto l'area più ricca del Mondo. E tutti gli Italiani dovrebbero nel loro piccolo cercare di arrivare a questo traguardo visto che sarà il nostro paese a giovarne di più di tutti gli altri.
Ripeto un concetto che credo di aver già espresso qui, ma voglio ripeterlo perché lo reputo molto importante.
L'accordo tra l'Italia e la Libia sancito tra Berlusconi e Gheddafi, sebbene in modi discutibili (vi ricordate le escort, il tappeto rosso ecc ecc?), è stata probabilmente l'unica cosa buona che Mr B. aveva fatto nel suo 20'ennio di sFascio. E' buona è troppo poco. La nostra parte era "ufficialmente" costruire una autostrada che copriva l'intera costa Libica dal costo di 6mld come pagamento dei crimini di guerra. Ma in realtà c'era molto di più. L'austostrada veniva cmq costruita da imprese italiane e poi data in gestione a società italiane per 50 anni, per i quali avrebbe percepito l'80% dei pedaggi in cambio della manutenzione ordinaria, ma poi in mezzo c'era l'estrazione e la raffinazione del greggio libico da parte di Eni, la finalizzazione della rete 3G e creazione della rete 4G da parte di TIM. La cessione del demanio desertico ad Enel a prezzo simbolico di 3000kmq per la costruzione di 500 centrali termo solari della dimensione di 25kmq ciascuna (un quadrato 5x5km) in un piano 50'ennale. Per una produzione complessiva di 125GW/h.
Entro un anno dall'accordo i Francesi aiutati dagli USA hanno attaccato la Libia e oggi la rete 4G la sta facendo Orange e il petrolio lo stanno estraendo società americane e francesi, mentre ad ENI gli è toccata una piccola parte (e solo perché abbiamo fatto finta di intervenire anche noi contro Gheddafi, altrimenti neanche quello ci davano). Telle centrali termo elettriche non si sa più niente (Ovviamente agli americani non interessa mentre per il paese più nucleare la mondo, la Francia, è controproducente) Così oggi l'Enel si sta rifacendo su Marocco e Algeria dove fino ad ora ha costruito o sono in costruzione 12 centrali complessive per circa 3GW/h di produzione, ma attraverso solo accordi privati.
Pino9020 Maggio 2016, 18:16 #105
@Cesare

No, non ti preoccupare, i malintesi sono probabilmente colpa mia: sto vivendo giorni un po' intensi.

Risolto il malinteso, ho capito quello che intendevi all'inizio, e concordo con te.

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