Dacia elettrica Spring, è questa la low cost che tutti aspettiamo?
di Alessandro Bordin pubblicata il 03 Marzo 2020, alle 16:01 nel canale TecnologiaEmergono rendering di quella che con tutta probabilità sarà una delle auto elettriche più economiche sul mercato. Stiamo parlando di Dacia Spring, sulla quale possiamo formulare diverse ipotesi in attesa della presentazione ufficiale del 2021
Dacia è un marchio che ha saputo definire la propria identità a colpi di pragmatismo: sotto l'ala protettiva di Renault (Dacia ne ha costituito di fatto il catalogo low cost), il brand rumeno ha saputo proporre modelli molto convincenti (basta guardarsi in giro per valutarne la grande diffusione, ad esempio la Duster), offerti a prezzi accessibili. Via le eccessive raffinatezze, solo meccaniche affidabili, grande attenzione allo spazio, prezzi mai sopra le righe: sono questi gli ingredienti della ricetta vincente di Dacia, motivo per cui è altissimo l'interesse per il modello Dacia Spring, completamente elettrico.
Pochissime le certezze, tante le ipotesi (comunque verosimili). Iniziamo dalle prime: viene dichiarata un'autonomia di 200Km con ciclo WLTP (quindi credibile), che per una citycar o per il corto e medio raggio giornaliero sono molto incoraggianti. Altre certezze? I 4 posti disponibili e un look moderno e gradevole, forme da mini SUV e lunghezza sui 4 metri o poco meno. Dacia promette con grande ottimismo una rivoluzione come accaduto con i modelli più di successo nei rispettivi segmenti, cosa che accende la nostra passione e voglia di fare ipotesi.
Non ci aspettiamo nulla di diverso rispetto al passato ed è una ottima notizia: Dacia Spring sarà verosimilmente equipaggiata con qualcosa che già esiste a livello di propulsione e/o pianale, e qui si aprono due ipotesi. Renault si è già fatta un po' le ossa in Cina con il modello Renault K-ZE, che le assomiglia non poco.
Renault K-ZE, venduta in Cina
Possiamo affermare senza timore di essere smentiti che a livello di pianale, ingombri e forme esterne la nuova Dacia Spring attinga non poco da questo modello. Siamo contemporaneamente abbastanza certi che ciò che si trova sotto il cofano della cugina cinese non sarà riproposto in Europa, perché di prestazioni troppo modeste per i nostri standard. Renault K-ZE, infatti, adotta un motore elettrico da 33kW (ovvero 44CV), che spingono questa vettura alla velocità massima di 105Km/h. Troppo pochi per l'europeo medio. La batteria è da 26,8 kWh, ai polimeri di litio, che garantisce un'autonomia dichiarata di 270Km ma col ciclo di omologazione cinese che è simile al nostro di qualche tempo fa, quindi sicuramente lontano dal valore reale.
Renault ha altro fra le mani a livello di propulsore elettrico? Certo che sì (ne parleremo in una notizia a parte): la nuova Twingo Z.E. porta in dote il motore R80 che eroga 60 kW (ovvero 82CV), portando la velocità a circa 135Km/h e anche migliorando accelerazione e ripresa. La batteria è di capacità inferiore, 22kW, sufficienti però a garantire 180km di autonomia in ciclo WLTP e 250km in quello definito WLTP City, più adatto a valutare l'autonomia di una citycar.
Cosa ci aspettiamo da Dacia Spring, dunque? Quasi sicuramente il motore R80, la batteria potrebbe essere una delle due già utilizzate, 22 o 26,8kW, ma soprattutto un prezzo di acquisto aggressivo rispetto alla concorrenza. Al grido di chi se ne importa del clima tri-zona o di costosi optional. Se le nostre ipotesi si riveleranno fondate ci attende un 2021 con grandi novità e, soprattutto, le prime proposte full electric davvero alla portata di tutti.
Vogliamo andare oltre? In rete ci sono molte ipotesi sui prezzi, che vanno dai 12 ai 16 mila Euro, nessuna delle quali confermata o comunicata in alcun modo da Dacia; impossibile sbilanciarsi, ma questo marchio ci ha abituato bene dal punto di vista dei prezzi. Saranno in molti, l'anno prossimo, a prendere per la prima volta in seria considerazione una citycar elettrica, ricaricabile per giunta in garage. Già, perché una batteria tutto sommato a bassa capacità rispetto ad altre ha anche un grosso vantaggio: può essere ricaricata in fretta. Nessun problema a trovare l'auto "col pieno" alla mattina, usando una normale presa elettrica.
34 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoHa poco più autonomia delle auto elettriche da bimbo che vendono nei negozi di giocattoli. Va bene per le famiglie abbienti da usare solo in centro cittadino. Di sicuro ne ha di strada da fare per impensierire le vetture convenzionali del segmento.
Ovvio che non può essere l'auto di famiglia, ma 180 km di autonomia sono più che sufficienti per il percorso casa-scuola-lavoro-spesa-casa.
ma può significare anche molla
l'auto a molla non è che suoni troppo bene
esattamente, se il prezzo sarà aggressivo potrebbe avere molto piu' senso di tante elettriche dalle dimensioni discutibili prezzate come berline di medio livello...
ma può significare anche molla
l'auto a molla non è che suoni troppo bene
Però ha un accenno di softail :P
dovrebbe avere 45cv, ma su un elettrico sono disponibili fin da subito. Sarà paragonabile ad un benzina da 80/90cv dove questi sono solo su una prozione della curva di erogazione. Per l'uso in città andranno benissimo...
Una percentuale altissima di gente usa l'auto per il tragitto casa-lavoro-casa spesa ecc ecc senza fare più di 80Km al giorno. Non la vedo così inutile personalmente. Penso alla mia zona che città proprio non è, molti frontalieri si fanno dai 20 ai 60/80km al giorno fra andata e ritorno, quasi tutto in colonna. Sarebbe l'ideale sotto ogni punto di vista.
Se sei abbastanza ricco da poter mantenere due auto, sicuramente.
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