Autopilot attivo in un altro incidente su Tesla Model 3: morto il conducente
di Nino Grasso pubblicata il 20 Maggio 2019, alle 19:41 nel canale Tecnologia
La NTSB ha riportato un altro decesso su un'auto Tesla durante l'uso della modalità Autopilot. Il sistema pare sia inefficace in alcune condizioni, visto che la dinamica riprende quanto successo nel 2016 a un altro conducente di auto Tesla
Una Tesla Model 3 si è scontrata a Marzo con un camion a Palm Beach County, in Florida, provocando la morte del conducente. A riportare il fatto la National Transportation Safety Board: Jeremy Banner era alla guida del veicolo con la modalità Autopilot attiva (che è di guida assistita e non autonoma, lo ricordiamo) alla velocità di 110 km/h, quando un camion ha affrontato un incrocio verso sinistra tagliando la strada alla Tesla.
La Model 3 non ha probabilmente analizzato correttamente il rimorchio del camion durante la manovra pensando ci fosse strada libera e, come risultato, il rimorchio stesso ha totalmente tranciato la parte superiore del veicolo uccidendo il conducente. La Model 3 ha continuato il suo percorso per circa 500 metri prima di fermarsi nella parte centrale fra le due carreggiate. Secondo le analisi condotte dalla NTSB il sistema Autopilot era "attivo al momento dell'incidente" ed era stato "attivato circa 10 secondi prima".
Le mani del conducente, inoltre, non erano sul volante come invece dovrebbe essere utilizzata la modalità di guida assistita della compagnia. Quest'ultimo incidente sulla Model 3 è particolarmente emblematico, visto che riprende in maniera abbastanza ravvicinata il primo incidente mortale avvenuto con una Model S e Autopilot attivo. Nel 2016 moriva Joshua Brown in seguito all'impatto della sua autovettura con il rimorchio di un camion (a circa 120 km/h). In realtà, però, le tecnologie usate dalle due auto erano molto differenti, a dispetto del nome identico. Nel 2016 la Model S utilizzava una tecnologia sviluppata dall'israeliana Mobileye, oggi invece viene usato un sistema sviluppato e aggiornato in casa.
Autopilot utilizza oggi principalmente un sistema radar per rilevare gli altri veicoli, abile soprattutto nell'analisi degli oggetti in movimento attraverso l'effetto Doppler. Tuttavia i sistemi radar non sono così efficaci con gli oggetti stazionari o con oggetti che non si spostano in direzione uguale o contraria rispetto a quella del veicolo. Il caso di un rimorchio di un camion che attraversa perpendicolarmente il percorso dell'automobile può essere abbastanza significativo, ma anche facilmente risolvibile con fotocamere o altre tecnologie estremamente costose come LiDar (di cui lo stesso Musk non si è mai rivelato fiducioso).
LiDar manda raggi laser verso l'ambiente, che possono rimbalzare e tornare indietro una volta incontrato un oggetto lungo il percorso. Misurando il tempo necessario per il ritorno il sistema può individuare con estrema precisione la distanza dell'oggetto rispetto all'automobile, e basare sui dati raccolti le manovre da compiere. I sistemi con un range sufficiente per l'uso su strada possono però costare anche decine di migliaia di dollari, e sono ad oggi inapplicabili sulle auto vendute nel mercato mainstream. Vale la pena però chiedersi se l'uso di LiDar avrebbe potuto salvare le vite di Banner e Brown.
48 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info1 morto in una tesla. 1000 articoli. 10000morti al giorno... 1 articolo...
Quante auto non-Tesla senza "Autopilot"?
Perché se vi piacciono tanto le statistiche che tirate fuori a ogni articolo, allora poi bisogna considerarle tutte e non solo quelle che fanno piu' comodo.
Siccome i sostenitori della guida autonoma sostengono che sia la soluzione del futuro per diminuire gli incidenti mortali, e' anche giusto che venga sottolineato che al momento non e' cosi'.
Io ad esempio, se mai avessi i soldi per comprarmi una Tesla...DI CERTO l' "Autopilot" se lo tiene poi Musk.....io la Tesla la apprezzo per la tecnologia e per le sue performances come vettura full electric....STOP....non di certo per un sistema "Autopilot" che continua a far schiantare auto a destra e manca.
LiDAR
Chissà se qualcuno che cita così tanto i LiDAR come sacro graal, si è mai fermato a ragionare su quanto in fretta decadano le prestazioni (a dispetto dei RADAR) in caso di pioggia, foschia, sensore sporco, pannelli altamente riflettenti (come i cartelli stradali, le strisce bianche sull'asfalto), su quanto sia alto il crosstalk, su quanto costino quelli di qualità decente, di quanto siano grossi, di [u]quanti ne servano[/u] a bordo del veicolo perché sia sicuro, ecc ecc.............
Considerando il tempo che il camion ci mette a porsi con lo spazio libero tra assi anteriori e posteriori in mezzo alla carreggiata, direi proprio di si... in ogni caso un automobilista "tradizionale" avrebbe frenato e sterzato andando o fuori strada o andando ad impattare con il muso della motrice, di sicuro non venendo decapitato dal rimorchio alla Sleepy Hollow.
Dall'inizio della storia dell'aviazione si rischia ancora di morire per collisione in volo, nonostante gli ausili elettronici ci siano e il mondo dell'aviazione abbia molte meno variabili della strada.
Le auto a guida autonoma devono farne di strada ancora.
La vera svolta epocale si avrà solo quando tutti i veicoli saranno a guida autonoma e comunicheranno tra loro, allora si che il numero di incidenti si avvicinerà allo zero, quando la stupidità umana verrà rimpiazzata.
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