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Volkswagen e E.ON presentano la colonnina fast a batteria: plug and play, non servono lavori sulla rete

di pubblicata il , alle 17:01 nel canale Soluzioni di ricarica Volkswagen e E.ON presentano la colonnina fast a batteria: plug and play, non servono lavori sulla rete

Una colonnina fast che si collega alla normale rete elettrica, senza bisogno di potenze elevate, poiché supportata da una batteria interna. È la soluzione che lanciano Volkswagen e E.ON per far crescere rapidamente il network di ricarica

 
29 Commenti
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plinio0128 Settembre 2021, 09:41 #11
Originariamente inviato da: calabar
Non saprei dire se si trattasse di rapporto capacità/preso o densità di carica (quindi volume), ma ricordo differenze di un ordine di grandezza.
Hai qualche fonte aggiornata da proporre?


Un esempio di cosa già ora offre il mercato:
https://zoxcell.com/it/
!fazz28 Settembre 2021, 10:02 #12
Originariamente inviato da: Axel.vv
Volani sottovuoto su cuscinetti magnetici. Sembra assurdo, ma ad oggi è la tecnologia col miglior rapporto peso/energia accumulata.

https://it.wikipedia.org/wiki/Volano_(batteria)

Non si usurano, si ricaricano velocemente, e possono scaricare tutta l'energia in poco tempo. Dicono che mantengano la "carica" per decenni.


naa le FES vanno bene per immagazzinare energia in un brevissimo lasso di tempo (secondi o meno) e per fornire la stessa energia nello stesso lasso di tempo non vanno bene per stoccare enormi quantità di energia da rilasciare con gradualità nell'ordine dei minuti anche perchè hanno prezzi folli ed infatti si usano per compiti molto specifici tipo i sistemi emals e per poco altro (a memoria giusto un rollercoaster negli usa).

l'unica soluzione di accumulo per un grosso impianto di ricarica per auto elettriche sono le batterie di flusso, le uniche il cui prezzo non scala linearmente con la capacità non ci si scappa

riguardo ai supercap, io li ho utilizzati qualche anno fà per alimentare un agv, rispetto ad una batteria piompo acido a scarica profonda di pari dimensioni la capacità era ridicola (da 8h di autonomia si passava a 2 minuti) ma li potevo caricare il veicolo mediante biberonaggio ogni circa 30 secondi permettendomi quindi di creare un impianto che funzionasse h24 senza cambi batteria ma ad un costo folle e con una complicazione dell'elettronica visto che tanti si dimenticano che a differenza della batteria il condensatore all'aumentare della carica aumenta la sua tensione e quindi ti serve un dc-dc con i controfiocchi
plinio0128 Settembre 2021, 10:09 #13
Due rapidi conti a partire dalle caratteristiche che dichiarano sull'accumulatore per carrelli elevatori:
https://zoxcell.com/it/solutions/fork-lift-battery.html

Energia 21.000 Wh, dimensioni 567 x 484 x 540.5 mm.

Quindi in litri il volume é: 5,67 x 4,84 x 5,405 = 148,32 litri.

La densità energetica è pari a: 21.000 / 148,32 = 141,58 Wh/L

Se non ricordo male, ma dovrei controllare (correggetemi nel caso), l'attuale produzione commerciale delle batterie al litio oscilla tra i 250 e 530 Wh/L.

Non è un valido sostituto della batteria specificatamente per una autovettura, ma per un accumulo stazionario direi proprio di si. Certo sono anche da valutare i costi di una soluzione del genere.
plinio0128 Settembre 2021, 10:17 #14
Originariamente inviato da: !fazz
tanti si dimenticano che a differenza della batteria il condensatore all'aumentare della carica aumenta la sua tensione e quindi ti serve un dc-dc con i controfiocchi


Questo è vero, ma in parte è un vantaggio nel senso che ti basta leggere la tensione per sapere la carica, cosa che con le batterie non è mai semplice e scontata. In più hanno il vantaggio di un range di temperatura di lavoro più ampio.
!fazz28 Settembre 2021, 10:30 #15
Originariamente inviato da: plinio01
Questo è vero, ma in parte è un vantaggio nel senso che ti basta leggere la tensione per sapere la carica, cosa che con le batterie non è mai semplice e scontata. In più hanno il vantaggio di un range di temperatura di lavoro più ampio.


se pensi che la tensione variabile sia un vantaggio mi sa che non lavori con l'elettronica
barzokk28 Settembre 2021, 10:31 #16
Intelligente soluzione per mitigare un problema che prima non avevamo.

Originariamente inviato da: Paganetor
ma al contempo quando le batterie sono "fiacche" (metti che l'hanno usata con diverse auto) arrivi tu e carichi a pochi kW...

Quindi in un orario di punta dopo 3 clienti, il 4° cliente ricarica con 10kW della utenza di e-distribuzione ?
E questo accade per tutti i clienti successivi, finchè le colonnine non restano inutilizzate per un po' di ore ?
Quindi va bene solo per una fase di transizione, quando i possessori di elettrica sono pochi.
!fazz28 Settembre 2021, 10:36 #17
Originariamente inviato da: barzokk
Intelligente soluzione per mitigare un problema che prima non avevamo.


Quindi in un orario di punta dopo 3 clienti, il 4° cliente ricarica con 10kW della utenza di e-distribuzione ?
E questo accade per tutti i clienti successivi, finchè le colonnine non restano inutilizzate per un po' di ore ?
Quindi va bene solo per una fase di transizione, quando i possessori di elettrica sono pochi.


dipende da come dimensioni l'accumulo generalmente i distributori sono soggetti a picchi (mattina e sera coincidenti con l'orario di entrata ed uscita dall'ufficio) se dimensioni l'accumulo per gestire il picco puoi tranquillamente evitare di svuotare la batteria (calcola che poi è impensabile pensare che un impianto pensato per la ricarica delle auto elettriche abbia 10 kW di potenza ne ho ad esempio 60 io in ufficio che mi serve il trifase
plinio0128 Settembre 2021, 10:49 #18
Originariamente inviato da: !fazz
se pensi che la tensione variabile sia un vantaggio mi sa che non lavori con l'elettronica


Puoi smentire quello che ho detto? Cioè che per sapere la carica di un condensatore basta leggere la tensione a suoi capi?

Ho parlato di vantaggio solo in questo senso. Vuoi forse affermare che è possibile leggere lo stato di carica di una batteria come lo fai con un condensatore e che quindi questo non rappresenta un vantaggio?
barzokk28 Settembre 2021, 11:00 #19
Originariamente inviato da: !fazz
dipende da come dimensioni l'accumulo generalmente i distributori sono soggetti a picchi (mattina e sera coincidenti con l'orario di entrata ed uscita dall'ufficio) se dimensioni l'accumulo per gestire il picco puoi tranquillamente evitare di svuotare la batteria (calcola che poi è impensabile pensare che un impianto pensato per la ricarica delle auto elettriche abbia 10 kW di potenza ne ho ad esempio 60 io in ufficio che mi serve il trifase

Ma sì, fino a 100kW puoi avere la trifase, ma le colonnine sono più di una, quindi la potenza dell'utenza enel verrà ripartita, non saranno 10kw ma 20.
Comunque il concetto è chiaro: un container strapieno di batterie che si ricaricano di notte, imbelinato dietro alla siepe
Axel.vv28 Settembre 2021, 11:09 #20
@!fazz Non ho esperienza diretta sulle FES, quindi mi baso su informazioni che potrebbero essere puro marketing. Un collega che lavora nel settore datacenter mi ha detto che alcuni le usano come UPS. Ma in versione molto spartana: grosse ruote di metallo che girano relativamente lente, che spesso hanno causato gravi incidenti.

Riguardo la versione più sofisticata, in vuoto spinto e cuscinetti magnetici, ho letto che mantengono la carica decenni. Secondo Wikipedia (che prendo con le pinze): [...] mantenere livelli di energia nel tempo che sono misurabili sulla scala di decine di anni prima che il volano rallenti ad un movimento non operativo, che cioè si scarichi [...]. Quello che possono fare in pochi secondi è caricarsi e scaricarsi completamente, con efficienze, fra l'altro, comprese fra l'85% e il 90%.

I costi, è vero, sono molto elevati, ma perché non c'è ancora una produzione industrializzata. Considera che non c'è bisogno di terre rare o materiali tossici, per produrli. Il vuoto, a seconda del livello che si vuole raggiungere, può richiedere tempo, ma puoi applicarlo contemporaneamente a più dispositivi contemporaneamente.

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