Siemens, WiTricity e MAHLE assieme per la ricarica wireless delle auto elettriche
di Giulia Favetti pubblicata il 19 Settembre 2023, alle 19:12 nel canale Soluzioni di ricaricaCome annunciato all'inizio di settembre, Siemens AG, WiTricity Corporation e MAHLE hanno lanciato una Wireless Power Transfer Taskforce sotto l'egida di CharIN, il cui obiettivo è promuovere l'adozione globale e la standardizzazione di soluzioni di ricarica wireless per i veicoli elettrici
La ricarica wireless per veicoli elettrici, potrebbe effettivamente arrivare: al netto di dubbi e scetticismi da parte di esperti del settore e di opinionisti, che si interrogano sulla perdita di energia del sistema senza fili, alcune aziende leader del settore hanno deciso di unirsi in una task force per concentrare i loro sforzi in quella direzione.
Siemens AG, WiTricity Corporation e MAHLE hanno quindi lanciato una Wireless Power Transfer Taskforce sotto la guida di CharIN, un'organizzazione senza scopo di lucro che accoglie la partecipazione di qualsiasi azienda, in qualsiasi parte del mondo, impegnata in attività legate alla mobilità elettrica.
L'obiettivo di CharIN è garantire l'interoperabilità e la compatibilità delle soluzioni di ricarica tra diversi produttori e regioni stabilendo standard comuni, facilitando in questo modo l'adozione dei veicoli elettrici.
Al momento infatti non esiste un univoco standard di ricarica: sebbene in Europa e Nord America quasi tutte le colonnine ospitano attacchi o cavi CCS e di Tipo 2, in Giappone vi è quasi unicamente la CHAdeMO, presente anche sulla nuova Nissan Leaf.
Quello che ne risulta è una diffusione disomogenea degli attacchi di ricarica maggiormente diffusi, che, fra l'altro, non coprono la totalità di quelli presenti sulle auto elettriche.
In questo senso l'iniziativa di Tesla (di cui abbiamo parlato più volte) per un cavo e un attacco lato auto unico, il NACS, che ha avuto (e continua ad avere) un largo seguito è un'ottima notizia per i possessori di veicoli a batteria, tanto presenti quanto futuri.
La Task Force CharIN mira a sua volta a colmare questi gap rapidamente, garantendo il successo dell'integrazione e dell'uso della tecnologia di trasferimento di potenza wireless (WPT) nel panorama costantemente in evoluzione della mobilità elettrica.
Concentrandosi su un sistema di ricarica statico da 11 kW, l'alleanza lavorerà attivamente per armonizzare gli standard per la tecnologia WPT, definendo rigorose procedure di test e standard di certificazione per l'interoperabilità. In questo modo la Task Force cercherà di garantire soluzioni di ricarica wireless affidabili, efficienti e compatibili su più piattaforme.
Come ha spiegato Thomas Wuerz, responsabile del trasferimento di energia wireless presso Siemens, in un'intervista a Power Electronics News, la Task Force ha deciso di concentrarsi su un sistema di ricarica statico da 11 kW perché corrisponde al livello di potenza massimo attualmente definito in SAE J2954 (Power Class WPT3).
La ricarica wireless, ha proseguito Wuerz, è un sistema complesso composto da due parti: veicolo e infrastruttura. Per il trasferimento di potenza, l'interfaccia è quella magnetica, mentre per la comunicazione è lo standard ISO15118-20 tramite Wi-Fi.
"Dobbiamo garantire che entrambe le parti, infrastrutture e veicoli, parlino la stessa lingua/dialetto e che il magnetismo trasferisca potenza con la massima efficienza", ha affermato il manager.
A causa dei numerosi gradi di libertà (tensione della batteria da 400 V/800 V, stato di carica della batteria, dimensioni e forma dei componenti magnetici del veicolo, dimensioni e forma dei componenti magnetici del gruppo terra, offset x/y/z, inclinazione, imbardata, connessione alla rete , tensione CC sul lato terra e altro), questo è un compito di ottimizzazione multidimensionale.
La Task Force mira anche a risolvere i problemi di coesistenza delle tecnologie rilevanti per il WPT, fra cui, per citarne una, i caricabatterie wireless, che non devono interferire negativamente con nessuno dei sistemi disponibili (ad esempio, sistemi keyless go, sensori del bagagliaio, banda AM, ecc.). Testando e collaborando con gli organismi di regolamentazione globali, i conflitti fra le diverse tecnologie saranno evitati.
Secondo Wuerz, uno dei punti in sospeso dello standard è la disponibilità di punti di ricarica adiacenti nei parcheggi più grandi. Ogni punto di ricarica wireless deve essere identificabile e anche l'accoppiamento tra l'auto e il pad deve essere effettuato in modalità senza fili, un altro aspetto su cui l'alleanza dovrà lavorare.
Per quanto riguarda l'integrazione della tecnologia di ricarica wireless con l'infrastruttura dei veicoli elettrici esistente, Siemens ritiene che dipenda dal caso d'uso (pubblico, privato o semi-pubblico). I caricabatterie ibridi o i caricabatterie conduttivi con un'opzione per il WPT potrebbero favorire un'ulteriore adozione e integrazione.
Infine, c'è l'importante aspetto inerete la sicurezza ed affidabilità della ricarica wireless. Come ha illustrato Wuerz durante l'intervista, i caricabatterie wireless sono installazioni elettriche che devono seguire le normali regole descritte nelle norme elettriche VDE o UL. La norma vigente definisce due sistemi di sicurezza:
- Il rilevamento di oggetti estranei, che rileva gli oggetti metallici e spegne il sistema per evitare che si surriscaldino nel campo magnetico a causa di perdite di correnti parassite;
- La protezione degli oggetti viventi, che rileva l'avvicinamento di animali o esseri umani al campo magnetico sotto l'auto. Il sistema verrà commutato in uno stato sicuro finché l'essere vivente non lascerà lo spazio tra l'insieme del suolo e l'insieme del veicolo.
"In questo caso lo standard del caricabatterie wireless è molto più restrittivo rispetto, ad esempio, alle regole per i fornelli a induzione", ha affermato Wuerz. "Lì non si applicano misure di sicurezza anche se abbiamo un'esposizione magnetica simile".
4 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoe fu così che venne scelto il sito per la sperimentazione: vicenza
Credevo fosse diffuso solo a Trieste (rivalita' calcistica dicono) il mito dei Vicentini ghiotti di felini
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".