Ricarica auto elettriche: con la rete da 350 kW costa come una sportiva da 9 km con un litro
di Rosario Grasso pubblicata il 30 Gennaio 2020, alle 18:41 nel canale Soluzioni di ricarica
È finito il periodo di promozione iniziale per Ionity, il noto network europeo di stazioni di ricarica ad alta potenza: le tariffe definitive sono più salate di quanto qualcuno immaginasse
119 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infosemplicemente le officine non sono (ancora) preparate a un nuovo tipo di veicolo.
Propaganda: le auto elettriche sono semplicissime, non c'è bisogno di manutenzione (neanche da cambiare il filtro dell'aria, perchè non c'è niente!!!1!
Realtà: problemi elettronici difficili da gestire.
E così via.
Propaganda: le auto elettriche sono semplicissime, e quindi economicissime.
Realtà: costano un sacco, perchè sono piene di cose complicate e costose.
Di quanto sia "densa" l'energia trasportata dai carburanti.
Infatti non sono io a dirle. Ma soprattutto... che attinenza ha la densità di energia dei carburanti con il discorso che si stava facendo?
Lo dimostra ampiamente il prezzo dei carburanti, alla pompa, al netto delle imposte.
E invece non dimostra nulla, dato che sono costosi, informati. E naturalmente hanno un ammortamento abbastanza lungo a causa di questi costi.
Continui a parlare di "conti che dimostrano" ma questi conti non esistono.
La filiera è valida per tutto, con la differenza che l'elettricità può essere prodotta in tanti modi (anche se ti ostini a parlare dell'argomenti come se fosse prodotta solo da fonti fossili), mentre per i carburanti la scelta è molto più ristretta (fossile e biomasse in piccola parte)
Beh, ovviamente, è noto che un produttore che deve occuparsi dello smaltimento si accolli da subito il costo quanto può guadagnare del riutilizzo delle batterie nei sistemi di accumulo.
Con una breve ricerca potrai vedere che diversi produttori (Tesla in primis) già riutilizzano le batterie vecchie dei veicoli elettrici o stanno investendo in tal senso. E questo con un mercato dell'auto elettrica ancora in fase embrionale. Con il crescere di questo mercato dare una seconda vita alle batterie diventerà sempre più conveniente e diverrà un approccio standard.
Eppure continui a considerare un solo approccio di produzione dell'energia, cosa che già oggi non rispecchia il panorama reale e in futuro lo farà ancora meno. E il panorama non è quello che stai dipingendo.
E no, l'efficienza del motore non è doppia, è almeno tripla.
E la fusione nucleare non è fantascienza, solo ancora un po' lontana.
Certo, perchè oggi l'energia elettrica non la trasportiamo, le industrie funzionano a manovella e a casa si accendono le candele.
I problemi insolubili ci sono con le risorse fossili, che solo il passaggio all'elettrico può consentire, pian piano nel tempo, di rendere minoritarie, per lo meno nel campo dei trasporti.
Immagino che consideri i programmi scientifici che passavano in TV propaganda allora, perchè sono quasi certo di averne sentito parlare li, con tanto di interviste a scienziati e operatori del settore.
Ma tu sei certamente più informato e immune alla propaganda.
Interessante... direi che c'è qualcosa che non va nelle normative. =_='
Prova a cercare notizie sugli incentivi ai combustibili fossili, visto quanto stai affermando credo rimarrai piuttosto sorpreso.
Realtà: problemi elettronici difficili da gestire.
LOL.
Un utente ha avuto un problema banale con un'auto elettrica, non risolto altrettanto banalmente a causa dell'incompetenza dei meccanici dell'officina, e ora vuoi assumerlo ad esempio dell'inaffidabilità delle auto elettriche?
Per metterla come stai facendo tu:
Propaganda: le auto elettriche hanno problemi come le altre auto.
Realtà: le auto elettriche sono meccanicamente molto più semplici di quelle a combustione interna, hanno meno parti soggette ad usura e consumo ma, come tutte le cose, possono essere soggette a guasti. Ma essendo più semplici, ne sono meno soggette delle auto a combustione interna.
Realtà: problemi elettronici difficili da gestire.
E così via.
Propaganda: le auto elettriche sono semplicissime, e quindi economicissime.
Realtà: costano un sacco, perchè sono piene di cose complicate e costose.
beh che la propaganda non sia necessariamenente lo specchio della realtà credo sia risaputo, ma vale per le pubblicità sulle auto elettriche, come per le volkswagen ( dieselgate :fiufiu
La mia esperienza con la renault può essere presa come modello standard...sarebbe un ragionamento un po' sempliciotto.
Anche perché è vero che le auto elettriche sono più semplici e necessitano di minor manutenzione rispetto ad una termica.
Tieni presente che il mio "problemi elettronici difficili da gestire" era veramente facile da gestire, andava usato un megaohmetro (una specie di multimetro più potente) come descritto nei loro manuali di training, mentre la loro tecnica di diagnostica è stata "c'havemo buttato sopra l'acqua pe un'ora e non è successo niente"
Oltre a questo, la mia esperienza dice anche che nonostante ciò, ora ho due auto elettriche (come auto principali e nessuna termica), e ad oggi ti dico che per nessuna ragione tornerei sul termico.
Il resto lo ha già detto calabar: meno parti che possono rompersi ed usurarsi...e se qualcosa si rompe, costa mediamente quanto la controparte termica...
È finito il periodo di promozione iniziale per Ionity, il noto network europeo di stazioni di ricarica ad alta potenza: le tariffe definitive sono più salate di quanto qualcuno immaginasse
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Mi vien da ridere
Purtroppo per loro sono mosse disperate che non avranno un gran risultato.
LOL guarda, dopo 'sta perla di rara saggezza ed illuminazione, non commento oltre... riconosco la tua superiore esperienza...
è un problema di scala. Una automobile emette fumi nell'ordine di grandezza dei metri cubi (all'ora o al km) e quindi fare un trattamento di "cattura" degli inquinanti richeide certe strutture.
un grande impianto emette fumi nell'ordine di milioni di metri cubi al giorno: trattarli tutti in un tempo ed in uno spazio ragionevole è ovviamente un problema notevole.
pertanto, la normativa prevede dei limiti "al mc" ma nessun limite "totale".
per le polveri, ovviamente non si può usare un filtro "a tappo" come i FAP (che come saprai sono fatti come tanti canali a nido d'ape) perchè fare un filtro del genere per trattare milioni di mc vorrebbe dire un filtro grande come un palazzo.
per altro genere di inquinati, un catalizzatore con metalli preziosi come quello delle auto richiederebbe... un sacco di metalli preziosi. per cui...
questo vale per impianti (centrali a carbone, inceneritori) che emettono polveri. ovviamente le centrali a metano non hanno di questi problemi.
premesso che conosco l'argomento in generale, ma non professionalmente, se ti riferisci a https://www.researchgate.net/public...tion_With_BiPbO direi che riguarda solo lo Iodio129 che è uno dei mille prodotti di fissione (talvolta definite "ceneri"
Insomma, mi pare una (piccola) parte del problema, non una "Soluzione complessiva".
comunque, una volta che hai vetrificato lo iodio129, ti trovi in mano del vetro radioattivo... si, sempre meglio che buttarlo tal quale direttamente a mare come pare facciano francesi e inglesi nei loro impianti di ritrattamento... ma cmq non è vetro per farci le finestre
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