Occhio ai cinesi: anche Geely punta sulle stazioni di scambio batteria. Sostituzione in soli 59 secondi
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 28 Settembre 2021, alle 16:57 nel canale Soluzioni di ricaricaAnche Geely, dopo un progetto pilota, ha deciso di puntare con forza sulle stazioni di scambio batteria. Impiega solo 59 secondi grazie a diversi brevetti, e presto saranno pronte 5.000 stazioni di scambio
Nel settore dei veicoli elettrici lo scambio batteria va alla grande, ma solitamente è considerato solo per i veicoli urbani, come nel caso degli scooter. In realtà il costruttore di auto elettriche cinese NIO ha deciso di puntare con forza su questa tecnologia anche per le vetture, e finora pare averci visto giusto. Gli scambi batteria in patria vanno così bene che NIO ha deciso di esportare in Europa, oltre alle sue vetture, anche le stazioni di scambio.
Ma non è l'unica, tra le aziende cinesi, che ha scommesso sul battery swap. Al suo fianco c'è la potentissima Geely, che già nel 2017 aveva iniziato le ricerche in tal senso, e nel settembre 2020 aveva attivato una serie di stazioni per un progetto pilota. Ora il colosso cinese annuncia di voler rendere operative fino a 5.000 stazioni di scambio entro il 2025, con un nuovo servizio chiamato E-Energee.
Geely dichiara inoltre di aver sviluppato un sistema che permette lo scambio in soli 59 secondi, senza nemmeno che il guidatore scenda dal veicolo. In questo video realizzato da China Uncut si vede in funzione uno dei primi prototipi della stazione:
Geely ha silenziosamente sviluppato il progetto, forte di un team composto da più di 1.000 dipendenti dedicati, che negli anni hanno permesso la registrazione di "centinaia di brevetti". Negli ultimi 12 mesi sono già dieci le province cinesi servite da E-Energee.
Al momento le stazioni di scambio attive vengono utilizzate solo da auto elettriche di proprietà di flotte aziendali, ma il servizio si allargherà a prodotti consumer, tra cui dovrebbero esserci l'auto elettrica 30X e il van elettrico 80V, entrambi del marchio Maple, una joint venture di Geely con Kandi Fengsheng.
27 Commenti
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rompono le scatole per il cablaggio dei cellulari.. facciano qualcosa anche per settori un pelino più importanti..
https://www.youtube.com/watch?v=H5V0vL3nnHY
musk ha poco da ridere, quell' auto con 90 litri di benzina fa tre volte la strada che percorre una sua long range
rompono le scatole per il cablaggio dei cellulari.. facciano qualcosa anche per settori un pelino più importanti..
Sono più importanti i cellulari, perché sono un disastro da riciclare.
Le auto saranno molto più semplici, e il battery swap ha senso solo in paesi come la cina.
A vedere i dati di vendita, e soprattutto i trend di vendita, Musk può ridere tanto, ma proprio tanto.
Finchè sono flotte aziendali, dai veicoli commerciali leggeri a quelli più pesanti, servizi di autonoleggio e taxi, il tutto è più "controllabile" da parte del produttore delle auto.
Con i privati, lascerei perdere.
Poi se parliamo di costi d'infrastruttura, persino le stazioni per l'idrogeno potrebbero apparire economiche al confronto.
Compreremo le auto e poi avremo una subscription annuale per pagare rifornimento, cambio batterie e servizi aggiuntivi. Il mercato in qualsiasi ambito sta andando in quella direzione.
La transizione green sarebbe più facilmente attuabile senza quella porcheria delle colonnine
Ma l’ideale è ben lontano dalle idee dei legislatori nonostante le richieste dei regolatori..
Altro che Cina.. in Italia sarebbero perfette e in 5 anni con quelle stazioni e le loro batterie potremmo abbattere il gas usato nelle centrali in modo consistente ma se neanche pin-head guarda più in là del naso è dura sperare nel green..
L'unico problema e' che considerando che in Italia non ci fidiamo nemmeno del telepass, figuriamoci avere una batteria sostituita, che poi te ne rifilano una mezza scassata...Utile forse per le auto in car-sharing. :-)
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