Enel X, colonnine di ricarica ultra rapide nelle stazioni di servizio IP
di Rosario Grasso pubblicata il 17 Gennaio 2021, alle 10:01 nel canale Soluzioni di ricaricaEnel X e IP danno un nuovo impulso alla diffusione della mobilità elettrica in Italia, creando una rete di stazioni ultrafast che permetterà ai possessori di veicoli elettrici e ibridi plug-in di fare il pieno di energia in circa 15 minuti
Enel X e IP hanno annunciato un nuovo accordo che porterà all'installazione di una rete di stazioni ultrafast all'interno delle stazioni di servizio IP. Si tratta di sette infrastrutture di ricarica HPC, posizionate all’interno di importanti aree di rifornimento a marchio IP, che rientrano nel progetto europeo “E-VIA FLEX-E”, coordinato da Enel X in collaborazione con EDF, Enedis, Verbund, Nissan, Groupe Renault e Ibil e co-finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito della call Connecting Europe Facility Transport 2016. Attraverso questo programma verranno creati anche quattro siti ultrafast in Spagna e due in Francia.
Le prime tre stazioni di ricarica ultra veloci fino a 350 kW sono già operative presso le stazioni di servizio IP di Peschiera del Garda, in provincia di Verona, di Zanica (Bergamo) e Biandrate (Novara) dove è possibile ricaricare contemporaneamente quattro veicoli in circa 15 minuti. A queste se ne aggiungeranno altre quattro nel corso del 2021. Grazie a questo progetto Enel X diventa il primo CPO in Italia (Charge Point Operator) in grado di gestire tutte le tipologie di caricatori presenti sul mercato.
Le stazioni di ricarica a 350 kW rappresentano un requisito fondamentale per poter concretizzare definitivamente la transizione alla mobilità elettrica, perché le uniche in grado di ricaricare i veicoli moderni velocemente. Enel X punta a raggiungere entro il 2022 fino 28.000 punti di ricarica sul solo territorio italiano confermando l'impegno dell'azienda ad investire maggiormente nel nostro paese; per maggiori informazioni sulla rete di ricarica marchiata Enel X vi invitiamo a visitare la pagina ad essa dedicata o consultare la App Enel X JuicePass per su Google Play o App Store.
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22 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoCon questo prezzo arriviamo anche al costo di 15€ per 100 km di percorrenza in pratica si spende il doppio a km di un auto a benzina...
Tre punti:
1) l'energy mix in Italia è sorprendentemente più green di quello che ci si aspetti
2) se comunque preoccupa la parte ancora prodotta con combustibili fossili la soluzione non è tenersi le auto ICE ma incrementare la produzione di energia green (spoiler: il trend è quello)
3) ma anche il bilancio globale fosse identico... Le auto elettriche consentono di decentralizzare l'inquinamento. Capisco il globale ma esiste anche il locale. Domani sembrerà pazzesco che si inquinava dove si viveva esattamente come ci sembrerebbe pazzesco fare le discariche di rifiuti in mezzo alle città.
Non è che si incrementa la mobilità, la si sostituisce.
Adesso con le auto a benzina abbiamo un misero rendimento del 25%-30%, per arrivare fino al 40% del diesel.
Una centrale che usa la benzina per farne l'elettricità ha un rendimento almeno 2,5 volte superiore.
Credo che basti leggere questa proporzione per dire che i vecchi motori a combustible fossile sono ormai superati, antichi, anti economici e anti ecologici.
Con questo prezzo arriviamo anche al costo di 15€ per 100 km di percorrenza in pratica si spende il doppio a km di un auto a benzina...
Alla fast o super fast ti ci fermi quella volta che fai un lungo viaggio, tipo andare in vacanza o simili, se paghi a consumo, altrimenti, se sei un "viaggiatore" ti fai un abbonamento flat da tot euro al mese e paghi tutti i kWh 30 cent su qualsiasi colonnina. L'utilizzo è in base alla convenienza, come per tutte le cose.
Adesso con le auto a benzina abbiamo un misero rendimento del 25%-30%, per arrivare fino al 40% del diesel.
Una centrale che usa la benzina per farne l'elettricità ha un rendimento almeno 2,5 volte superiore.
Credo che basti leggere questa proporzione per dire che i vecchi motori a combustible fossile sono ormai superati, antichi, anti economici e anti ecologici.
Non è così. Una centrale elettrica a ciclo combinato ha una efficienza:
intorno al 50%-60%. Poi l'elettricità deve percorrere lunghe distanze e quindi ci sono le perdite di rete:
che in bassa tensione sono del 10%. Poi ci sono le dispersioni di potenza abbastanza elevate se si fa il raffronto tra l'energia che esce dalla pistola di ricarica all'energia consumata dalle ruote per esempio con un pieno.
BLDC senza spazzole: ~ 93%, inverter: ~ 97% (flyback sincrono o controllo isteretico), NET = 90%
(Utilizzato sulla Peugeot e-208, VW ID.3, Opel Corsa, Mazda MX-30)
AC induzione: ~ 91%: inverter: 97% (flyback sincrono o controllo isteretico), NET = 88%
(Renault Zoe)
DC con spazzole: motore: ~ 80%, controller DC: ~ 94% (flyback passivo), NET = 75%
Partendo da una efficienza del motore elettrico del 90% si deve aggiungere una efficienza della batteria e cioè quanta energia entra e quanta ne esce che sarà probabilmente intorno al 90%. vedi link:
https://luigimarchifaenza.altervist...-rendimento-90/
Certo che se si carica una batteria con forti correnti allora il rendimento scende. Non ho numeri per le auto elettriche.
Poi penso si debba conteggiare anche l'efficienza delle ruote che quando si parla dell'efficienza del motore termico sono conteteggiate.
Comunque già con questi conteggi il risultato è:
0.50*0.90*0.90*0.90 che fa una efficienza del 36%
che considerando anche lo scarico dell'energia del motore elettrico a terra probabilmente porterà via un altro fattore 10% arrivando al 33%.
Quindi riassumendo un litro di gasolio che viene bruciato in una centrale termoelettrica si trasforma in una energia di 0.33 litri a terra dall'auto elettrica.
Un altro calcolo interessante fatto in questo sito è:
https://www.alvolante.it/news/consu...ivalenza-369182
dove si calcola che con un litro di diesel con il ciclo WLTP si fa 70 km in un'auto elettrica.
Ora con un litro di diesel una centrale elettrica convenzionale produce l'energia 0.4 litri di diesel, poi ci sono le perdite di rete (10%) e si arriva a 0.36 litri di diesel, poi ci sono le perdite di carica della batteria (dipende dalla velocità di carica) e quindi supponendo che se ne vada via un 10% si arriva all'energia di 0.32 litri di diesel col quale invece di fare 70 km di percorrenza si fanno:
70*0.32 = 22 km di percorrenza
che è lo stesso della Kona 1.6 CRDi diesel in ciclo WLTP con un litro di diesel: 20,4 km/litro
Certo se invece di considerare un mondo basato sul petrolio si considerano le rinnovabili allora le cose cambiano ma certo le auto elettriche non sono efficienti se si basano sul petrolio.
https://www.enelx.com/it/it/risorse...-auto-elettrica
Per percorrere la stessa distanza un veicolo elettrico necessita 3 volte meno energia rispetto a un veicolo termico tradizionale. O viceversa, a parità di energia utilizzata il veicolo elettrico percorre una distanza tre volte maggiore rispetto ad un’auto a benzina.
In una analisi interna Enel su base dati Terna ed Enerdata effettuata sul mercato italiano, abbiamo confrontato le catene energetiche dei diversi veicoli (benzina a confronto con elettrico).
L’auto a benzina, in una analisi energetica “dal pozzo alla ruota”, necessita queste fasi:
la raffinazione del petrolio e la raffinazione
il trasporto
la conversione in energia meccanica della benzina attraverso il motore
L’efficienza complessiva di questo processo è del 18-19%.
Per le fasi legate al veicolo elettrico invece, consideriamo:
la produzione di elettricità
la trasmissione lungo la rete
la trasformazione dell’energia elettrica accumulata nelle batterie in energia meccanica attraverso il motore
Qui l’efficienza complessiva sale a circa il 52%.
Con maggiore efficienza energetica e maggiore risparmio, la mobilità elettrica contribuisce al raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni dell’Accordo di Parigi (COP21), ossia la ventunesima conferenza annuale tra Stati e le Nazioni Unite sui cambiamenti climatici in cui gli Stati hanno preso impegni nazionali in termini di efficienza energetica e riduzione emissioni.
Inoltre, secondo uno studio del Politecnico di Milano “Apriamo la strada al trasporto elettrico nazionale”, in uno scenario di 1.000.000 di veicoli elettrici l’incremento che si avrebbe sui consumi di elettricità nazionali per la loro ricarica sarebbe di circa lo 0,3%. A questa cifra si arriva considerando un consumo medio delle auto di 0,15 kWh/km per una auto interamente elettrica e di 0,25 kWh/km per una auto plug-in, con una percorrenza media annua di 10.000 km/anno per le auto interamente elettriche e 5.000 km/anno per le auto plug-in con 60% di ricariche in ambito pubblico. Date queste ipotesi, i consumi addizionali relativi ad 1 milione di veicoli elettrici sono pari a 1,3 TWh/anno.
L’auto a benzina, in una analisi energetica “dal pozzo alla ruota”, necessita queste fasi:
la raffinazione del petrolio e la raffinazione
il trasporto
la conversione in energia meccanica della benzina attraverso il motore
L’efficienza complessiva di questo processo è del 18-19%.
Per le fasi legate al veicolo elettrico invece, consideriamo:
la produzione di elettricità
la trasmissione lungo la rete
la trasformazione dell’energia elettrica accumulata nelle batterie in energia meccanica attraverso il motore
Qui l’efficienza complessiva sale a circa il 52%.
L'ho letta ma è una analisi di parte. Ho notato subito che l'efficienza della raffinazione del petrolio e il trasporto incide molto sui numeri dell'auto a benzina, poi non hanno scelto l'auto diesel che ha una maggiore efficienza, poi l'efficienza complessiva dell'auto elettrica non ha sicuramente considerato molti fattori o meglio li ha considerati nel loro lato più ottimistico.
52% di efficienza complessiva è veramente tropo ottimistico se pensiamo che una centrale a ciclo combinato raggiunge al massimo una efficienza del 60%. Certo se hanno considerato che una centrale eolica o idroelettrica fornisce energia gratis perché non consuma petrolio allora si spiega. Hanno fatto sicuramente molte assunzione discutibili.
Una casa ha una linea a 3,3 kW, quindi servono l'equivalente di 106 utenze domestiche per ricaricare 4 macchine?
Appena ci saranno 4 milioni di auto elettriche non vedo l'ora di vedere come la rete elettrica reggera' il carico. Anzi, no, con il blackout non vedro' nulla.
Comunque, cavi a 350 kW, batterie al litio da decine di kg, il tutto in stazioni di servizio piene di carburante... cosa mai potra' andare storto?
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