CATL svela i piani per la rete di scambio batteria: fino a 10.000 stazioni
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 02 Settembre 2024, alle 16:40 nel canale Soluzioni di ricaricaCATL è sempre più un colosso, e vuole puntare forte anche sullo scambio batteria, creando uno standard con migliaia di stazioni sul territorio
Mentre nel resto del mondo ci si interroga ancora sul ruolo della mobilità elettrica, in Cina non si perde tempo. CATL è sempre più un colosso nel settore delle batterie, con una quota di mercato mondiale vicina al 40%, e di recente ha anche lanciato una piattaforma completa per sviluppo di auto di vari brand.
Ma quest'ultimo non è l'unico nuovo settore in cui vuole crescere, avendo puntato da tempo anche allo scambio batteria nelle auto elettriche. Una metodologia di ricarica resa famosa da un'altra casa cinese, NIO, che sta sviluppando una rete importante di scambio batterie, e ad oggi conta già 2.500 stazioni.
CATL vuole arrivare velocemente a questi numeri, e superarli ampiamente, puntando ad avere 10.000 stazioni che, a differenza di quelle di NIO, verranno utilizzate da qualsiasi marchio deciderà di sfruttare la batteria standard di CATL.
Per raggiungere l'ambizioso traguardo finale, l'azienda ha reso nota la tabella di marcia da seguire. CATL punta ad avere 500 nuove stazioni entro il 2025, per arrivare poi a 1.500 stazioni operative entro il 2026, in 70 città, e poi ancora 3.000 stazioni entro il 2027. Da lì in poi una crescita costante.
Il servizio è già disponibile in città come Hefei, Fuzhou, Guiyang e Xiamen, e proprio quest'ultima vanta il numero più alto di stazioni di sostituzione delle batterie CATL: 12.
Diversamente dalla concorrenza CATL inoltre utilizza il pacco batteria chiamato Choco-SEB (swapping electric block), perché ricorda nelle forme una tavoletta di cioccolato. In realtà i quadrati sono i moduli che compongono la batteria, ed i proprietari possono decidere di scambiare batterie con più o meno moduli, a seconda delle necessità di autonomia.
14 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoHa realizzato una piattaforma 80pV, da vendere a terzi, batterie incluse.
Se là sopra ci mette batterie sostituibili, potrebbe pre dere piede perché a quel punto la userebbero più marchi.
Magari prima o poi qualcuno capisce che esportare la produzione ci renderà più poveri.. qua le auto non le compra più nessuno.. mancano i soldi..
L'idea non è nuova ma...
L'idea non è nuova, ma l'incertezza, almeno in Europa, sembra un fattore molto importante: https://insideevs.it/news/699833/st...o-battery-swap/Devi effettuare il login per poter commentare
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