Kerbo Charge
A Londra parte un progetto pilota per nascondere il cavo di ricarica nei marciapiedi
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 14 Agosto 2024, alle 15:47 nel canale Soluzioni di ricaricaNel distretto di Enfield parte il progetto pilota che usa il sistema Kerbo Charge, con il cavo che affonda in canali appositi nel marciapiede
27 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infomeglio un supporto alto tipo doccia con un braccio che sporge retraibile/girevole, tipo quelli che usano nei pit stop di F1 per le pistole dei cambia-gomme.
Azz, ora lo brevetto e ci faccio i 'gnardi!
questo post testimonia la mia prior art!
Si può tranquillamente affermare che circa la metà degli italiani vive in case singole.
Che ciò poi non sempre corrisponda ad [U]un proprio posto auto davanti a casa[/U] è un altro ragionamento.
Comunque il problema, come confermi anche tu, è il posto libero "fisso" davanti casa.
La mia soluzione "aerea" ha un' estendibilità un po' maggiore, basta mettere un cavo avvolgibile.
https://greenmove.hwupgrade.it/news...edi_117194.html
Rete di ricarica che sarebbe assolutamente necessaria per poter effettuare la transizione alla mobilità elettrica, ma di cui nessuno parla.
La UE, tanto solerte nel fissare date come se le auto fossero mozzarelle al supermercato che scadono, non ha minimamente pensato a questo, e gli stati latitano.
Abbiamo già visto come sta andando il piano infratel, servirebbe qualcosa di analogo per la rete di ricarica, ma siamo già in ritardo!
Il 2035 è un'utopia!
Massimiliano Zocchi, la tua statistica del 42% è corretta, ma la valuto in maniera molto molto negativa rispetto a quanto fai tu, in una nazione dove l'auto è sostanzialmente un bene necessario.
In una nazione dove vi sono oltre 40 milioni veicoli circolanti, sapere che quasi il 60% dei veicoli non ha un posto di ricarica fisso (fonte: dati pra e del catasto) getta grosse ombre sulla riuscita della transizione.
Che poi, le soluzioni esistono, come si vede qui, ma nessuno pensa ad implementarle.
I dati sulla rete di ricarica italiana sono imbarazzanti, nonostante i toni trionfali con cui le associazioni di categoria li sbandierano.
Stiamo correndo a velocità elevata verso un nuovo Digital divide, molto più grande ed impattante per la vita dei cittadini.
Temo, purtroppo, che i segnali lanciati all'ultima tornata elettorale non siano stati colti e che, da parte della UE, non ci sarà il cambio di rotta necessario a rendere la transizione in successo.
https://www.motus-e.org/news-associ...sfida-del-pnrr/
Poi ci sono molti più punti di ricarica privati rispetto al parco circolante (oltre 400.000 vs 260.000 auto)
https://www.motus-e.org/news-associ...sfida-del-pnrr/
Poi ci sono molti più punti di ricarica privati rispetto al parco circolante (oltre 400.000 vs 260.000 auto)
Certo, uno ogni 5 perché siamo tra i più grandi mercati auto Europei, ma con la percentuale di vendite di BEV tra le più basse in assoluto.
Facile deformare le statistiche, ma i numeri e la distribuzione sono imbarazzanti se si parla di sostenere una transizione che, per effetto delle leggi Europee, dovrà prevedere una vendita consistente di BEV già al 2030.
Dove sono queste colonnine?
Ad Affi, a momenti devono metterle in multipiano, a Marcon hanno messo un wallbox per ogni singolo posto auto del centro commerciale, poi arrivo a casa e a lavoro e non c'è mezza colonnina.
Per non parlare di quando scendo in Toscana, dove passano decine di km senza vedere nemmeno una AC.
Chi è o è stato Digital diviso può capire.
Facile deformare le statistiche, ma i numeri e la distribuzione sono imbarazzanti se si parla di sostenere una transizione che, per effetto delle leggi Europee, dovrà prevedere una vendita consistente di BEV già al 2030.
Dove sono queste colonnine?
Ad Affi, a momenti devono metterle in multipiano, a Marcon hanno messo un wallbox per ogni singolo posto auto del centro commerciale, poi arrivo a casa e a lavoro e non c'è mezza colonnina.
Per non parlare di quando scendo in Toscana, dove passano decine di km senza vedere nemmeno una AC.
Chi è o è stato Digital diviso può capire.
Nessuna deformazione statistica, i dati sull'infrastruttura elettrica di ricarica sono lì e si possono confrontare con quelle degli anni precedenti per verificarne l'evoluzione.
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