Sondors in amministrazione controllata: la moto Metacycle è stata un disastro
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 28 Dicembre 2023, alle 12:42 nel canale Moto ElettricheLa moto elettrica urbana, dal costo super competitivo, era un sogno difficilmente realizzabile, ed ha portato la società sull'orlo del fallimento
Sulle nostre pagine abbiamo parlato spesso dell'americana Sondors, sopratutto da quando aveva messo sul mercato la moto elettrica Metacycle. Un veicolo semplice, futuristico, pensato per la città, ma con un prezzo super competitivo di 5.000 dollari.
Ed in un primo momento le cose sembravano davvero andare a gonfie vele, con gli ordini in quantità, nonostante la pandemia avesse rallentato le operazioni, come successo in molti ambiti. Poi erano finalmente iniziate le consegne della Metacycle, ma dopo poco qualcosa aveva insospettito i clienti.
Le consegne, infatti, avvenivano in modo casuale, senza un ordine cronologico, e con grandi tempi morti tra un lotto e un altro finché, ad agosto, non sono emersi dettagli su una grande difficoltà finanziaria per l'azienda che, nonostante tutto, continuava ad accettare ordini e caparre, oltre a presentare nuovi prodotti.
Oggi scopriamo che Sondors è finita in amministrazione controllata, una procedura che mira a proteggere i creditori, vendendo l'azienda, le sue proprietà ed i suoi asset, tra cui diversi brevetti nel mondo delle due ruote elettriche. Una società esterna è stata incaricata di gestire la transizione, ed accetterà offerte fino al 19 gennaio 2024. Offerte fatte sulla base di una presentazione PDF, che però risulta redatta nel gennaio 2023.
Ciò significa che Sondors, ed in particolare il patron Storm Sondors, ha continuato ad accettare preordini, ed a presentare prodotti (come la seconda moto, un modello da cross) pur sapendo delle difficoltà, e progettando la transizione forzata a cui stiamo assistendo. Ci sono migliaia di clienti (sembrerebbero 10.000, ma potrebbero essere di più o di meno, in base al numero di moto effettivamente consegnate) che hanno versato una caparra, ma che probabilmente non vedranno mai il prodotto per cui hanno pagato, a meno che qualcuno non rilevi l'attività e decida di portare avanti il progetto.
6 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIn realtà, avendo nascosto le difficoltà fino all'ultimo minuto, non hanno mai spiegato molto.
Le ricostruzioni varie parlano di costi di produzione e logistici sottovalutati, così come la necessità di avere più personale per gestire la mole di lavoro.
Moto? ci vuole coraggio a definirla " moto"!
spiace sempre quando una azienda innovativa non riesce nei suoi intenti però, quella " cosa" vista con gli occhi di un esperto motociclista di lunghissima data, lasciatemelo dire fa davvero cag..re!!!!! potevano almeno tentare di dare una forma alla ciclistica più rassomigliante ad un tealio classico di motocicletta!!! ripeto, spiace per come è finita, se davvero è finita male, ma io che non sono un top designer, avrei saputo disegnarla assolutamente meglio e chissà, anche con il prezzo leggermente più elevato ma con una visione d'insieme più snella, elegante e classicheggiante chissà forse l'azienda non sarebbe arrivata alla prematura fine!Te che sei un designer l'avresti fatta più simile alle altre e più costosa e che senso avrebbe avuto?
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