Gogoro inizia l'espansione: si parte da Israele, con le stazioni di scambio nei benzinai
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 11 Maggio 2022, alle 17:08 nel canale Moto ElettricheL'azienda che domina il panorama dello scambio batterie per veicoli a due ruote, inizia l'espansione verso occidente, partendo dalla ricettiva Israele
Solo due giorni fa abbiamo visto come Kymco stia per portare in Italia i suoi scooter elettrici e le sue stazioni di scambio batteria. Per l'occasione avevamo citato anche Gogoro, definendola più cauta nelle strategie di espansione al di fuori dell'Asia, ma proprio da questo punto di vista ci sono novità importanti.
Gogoro ha annunciato il primo passo della sua espansione verso i mercati occidentali, individuando come prima tappa Israele. Lo stato, in realtà in zona araba, ma spesso associato all'occidente, è sempre stato molto ricettivo nei confronti della mobilità elettrica, compresi scooter elettrici e moto elettriche.
Per entrare in questo mercato, dalla prossima estate, Gogoro si avvale di due fondamentali collaborazioni. La prima è con il principale distributore locale del settore delle moto, Metro Motor, che si occuperà di importare gli scooter, che sono stati identificati in due modelli, il Gogoro Gogoro S2 ABS e Gogoro 2 Plus. La seconda riguarda le famose stazioni di scambio, che verranno posizionate presso i distributori di carburanti di Paz Group, analogamente a quanto fatto con alcune colonnine di ricarica in joint venture con famosi gruppi petrol.
Il lancio avverrà in una prima fase a Tel Aviv, con la possibilità di allargarsi ad altre città in futuro. Secondo quanto riportato da electrek.co, che cita una fonte di Gogoro, le stazioni di scambio batteria saranno da subito 10, e raggiungeranno quota 35 entro fine anno. L'idea è quella di includere l'area metropolitana di Tel Aviv, sfruttando i due moduli che gli scooter possono caricare, che offrono autonomia di 170 km.
L'immagine pubblicata qui sopra mostra un rendering del possibile aspetto di una GoStation presso un distributore Paz. L'ingresso in Israele è particolarmente interessante poiché ci offre un'anteprima di una metodologia che potrebbe essere facilmente replicabile anche in Europa, tramite i giusti partner.
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