e-bikeKamingo

L'incredibile accessorio che trasforma la tua bici in e-bike in poche mosse (e prezzo basso)

di pubblicata il , alle 15:01 nel canale Mobilità Elettrica L'incredibile accessorio che trasforma la tua bici in e-bike in poche mosse (e prezzo basso)

Kamingo promette di trasformare molte bici in e-bike, velocemente e senza modifiche invasive, e per un prezzo decisamente abbordabile. La campagna di crowdfunding va alla grande

 

Vorresti avere un po' di spinta in più quando vai in bici, oppure ti piace l'idea di una e-bike, ma non vuoi abbandonare la tua bici muscolare preferita? Su Kickstarter sta spopolando una nuova campagna, per finanziare la costruzione e la vendita di un accessorio che può risolvere questi problemi.

Si tratta di Kamingo, un add-on compatibile con un ampio di numero di bici, che, una volta fissato al telaio nei pressi della sella, applica una pressione diretta alla gomma posteriore, e con la sua piccola ruota motorizzata gli trasmette trazione, trasformando una normale bici in e-bike.

Nel kit è presente anche la batteria, dall'aspetto di una semplice borraccia, con 266 Wh di capacità, ed un controller wireless da applicare al manubrio per scegliere uno dei tre livelli di assistenza elettrica. Kamingo dichiara una potenza di picco di 750 W, ma spiega anche che il kit è settabile per rispettare le varie legislazioni, inclusa quella europea, con limite di 250 W e 25 km/h di velocità.

Kamingo e-bike kit

Il peso è di soli 2,3 kg, ed il motore a pressione ha anche una leva che permette di disinserirlo al volo, nel caso si voglia pedalare solo con le proprie forze. Entrambi i componenti, motore e batteria, possono altresì essere rimossi in pochi secondi, nel caso si tema per un furto durante una sosta. La batteria si ricarica tramite un comune cavo USB-C.

Nel momento in cui scriviamo la campagna ha già raggiunto oltre 372.000 euro, su un obiettivo che era infinitamente più piccolo, e ci sono ancora ben 48 giorni al termine della raccolta fondi. La consegna è stimata per dicembre 2025, anche se, è bene ricordarlo, spesso i progetti crowdfunding non rispettano i tempi, ed a volte finiscono anche in un nulla di fatto. L'offerta lancio prevede uno sconto del 41%, ed un costo di 308 euro per un singolo Kamingo, ma volendo è possibile prenotare anche bundle da due o tre kit, per rispettivamente 598 euro e 892 euro.

8 Commenti
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v1doc14 Giugno 2025, 15:37 #1
Ma c'è ancora qualcuno che butta i soldi su Scamstarter? Quel sito è un ricettacolo di truffatori
io78bis14 Giugno 2025, 15:37 #2
Come giustamente indicato nell'articolo poi bisogna vedere se il prodotto vedrà mai la luce e soprattutto se mantiene le promesse fatte. Da esperienze l'articolo arriva sempre ma i risultati difficilmente sono quelli annunciati.

Già leggendo la sezione commenti/FAQ non si trovano sempre risposte a domande più tecniche o dettagliate su come si raggiunge un certo risultato (es. Frenata rigenerativa).

Di apparecchi uguali, tranne per la AI che gestisce aderenza del sistema alla ruota ) ne esistono da anni ma poi all'atto pratico si sono rivelati meno efficienti
randorama14 Giugno 2025, 15:41 #3
praticamente... un solex a batteria.

ehm.. "un solex" non "una solex" :E
AlPaBo14 Giugno 2025, 17:01 #5


Visto che proponi varie alternative, forse sai rispondere a un mio dubbio.

Le biciclette a pedalata assistita devono fornire energia solo quando si spinge sui pedali, perché altrimenti sono ciclomotori. Immagino che nei casi presentati il sistema dovrebbe riconoscere la pedalata dalla forza trasmessa dalla ruota al motore e non dalla forza sui pedali. Ma non credo che possa distinguere tra la pedalata della persona e, per esempio, una discesa.

Secondo te, questi sistemi sono a norma o rischiano di non essere ammessi?
bancodeipugni14 Giugno 2025, 18:16 #6
dipende dalle norme
ciokele14 Giugno 2025, 20:43 #7
Originariamente inviato da: AlPaBo
Visto che proponi varie alternative, forse sai rispondere a un mio dubbio.

Le biciclette a pedalata assistita devono fornire energia solo quando si spinge sui pedali, perché altrimenti sono ciclomotori. Immagino che nei casi presentati il sistema dovrebbe riconoscere la pedalata dalla forza trasmessa dalla ruota al motore e non dalla forza sui pedali. Ma non credo che possa distinguere tra la pedalata della persona e, per esempio, una discesa.

Secondo te, questi sistemi sono a norma o rischiano di non essere ammessi?
Ciao AlPaBo probabilmente nel primo link ti è sfuggito quanto segue

>I sensori di velocità e cadenza, collegati al motore e all'applicazione, hanno il compito di interrompere l'assistenza quando si smette di pedalare o quando si raggiungono i 25 km/h.<
Poi dipende dalle normative nei vari stati/merecati di vendita come fà notare bancodeipugni Ciao
AlPaBo14 Giugno 2025, 22:42 #8
Originariamente inviato da: ciokele
Ciao AlPaBo probabilmente nel primo link ti è sfuggito quanto segue

>I sensori di velocità e cadenza, collegati al motore e all'applicazione, hanno il compito di interrompere l'assistenza quando si smette di pedalare o quando si raggiungono i 25 km/h.<
Poi dipende dalle normative nei vari stati/merecati di vendita come fà notare bancodeipugni Ciao


Quello che mi chiedevo è come fa a sapere che si è smesso di pedalare.
Dichiararlo è una cosa, ma non è un problema banale se mancano i sensori ai pedali.

Sui 25 km/h non ho problemi: basta controllare la velocità della ruota. Per la pedalata l'unico modo che mi viene in mente è verificare la componente della rotazione della ruota in avanti: se è maggiore di quella impressa dal motore, allora c'è una forza che fa avanzare la bicicletta. Il problema è che questa forza può derivare sì dalla pedalata ma anche da altri motivi, per esempio dal fatto che si stia andando in discesa. Posso anche immaginare controlli più sofisticati delle forze in gioco, ma ho qualche dubbio in proposito.

Insomma, gli esempi che hai portato sono stati approvati dal ministero? Oppure, se ti fermano l'onere della prova è tuo?

Se il controllo avvenisse con altri metodi, sarei contento di sentirlo.

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