USA, guerra alle elettriche cinesi: Biden pronto a quadruplicare le tasse d'importazione
di Nino Grasso pubblicata il 13 Maggio 2024, alle 10:31 nel canale MercatoNel tentativo di frenare l'avanzata dei produttori cinesi di veicoli elettrici nel mercato statunitense, l'amministrazione Biden si sta preparando ad annunciare massicci aumenti delle tariffe sui veicoli elettrici cinesi importati. I dazi potrebbero quadruplicare dal 25% attuale al 100%, rendendo i veicoli elettrici cinesi molto meno competitivi negli USA.
L'amministrazione Biden si sta preparando a lanciare un duro colpo contro l'industria cinese dei veicoli elettrici, con piani per aumentare drasticamente i dazi sulle importazioni di EV dalla Cina. Secondo fonti citate da Reuters, il Presidente Biden annuncerà nei prossimi giorni un quadruplicamento dei dazi sugli EV cinesi, portandoli dall'attuale 25% al 100%.
Una mossa ferrea che intende rappresentare solo l'ultimo degli sforzi dell'attuale governo americano per proteggere l'industria automobilistica interna dalla sempre più forte concorrenza cinese nel settore dei veicoli elettrici. La Cina ha rapidamente ampliato la sua quota di mercato dei veicoli elettrici venduti negli USA, raggiungendo il 37% del mercato e superando molti altri paesi leader in questo processo.
Gli USA pronti ad aumentare i dazi sulle importazioni di EV cinesi
L'aumento dei dazi mira a rendere i veicoli elettrici cinesi molto meno competitivi sul mercato statunitense, con i prezzi che potrebbero effettivamente raddoppiare a causa delle nuove tariffe. Attualmente, le auto prodotte in Cina sono soggette a una tariffa del 25% quando vengono importate negli Stati Uniti, oltre a una tariffa aggiuntiva del 2,5% applicata a tutte le auto prodotte all'estero.
Secondo gli esperti, pare sia inevitabile l'invasione dei veicoli elettrici cinesi in diversi paesi stranieri, soprattutto in considerazione dei loro prezzi convenienti e la rapida crescita della capacità produttiva in Cina. I dazi d'importazione hanno lo scopo di frenare notevolmente l'avanzata, preservando le capacità di guadagno delle aziende nazionali. Del resto anche la Commissione Europea intende frenare l'invasione cinese con iniziative simili, che ormai sembrano inevitabili.
L'annuncio da parte dell'amministrazione Biden dovrebbe arrivare entro la fine della settimana, all'interno di una revisione pluriennale più ampia delle "tariffe della sezione 301" implementate dalla precedente amministrazione. Secondo le indiscrezioni, il pacchetto di tariffe ampliate includerà anche aumenti su altre categorie di beni cinesi, come pannelli solari, batterie e prodotti medici, che potrebbero soffrire lo stesso aumento dei dazi di importazione.
L'amministrazione Biden era già scesa in campo nel tentativo di limitare l'accesso dei produttori cinesi di veicoli elettrici al mercato statunitense, ad esempio con l'Inflation Reduction Act. Questa manovra aveva limitato l'accesso al credito d'imposta per i veicoli elettrici, introducendo requisiti al fine di impedire agli EV cinesi di qualificarsi per gli incentivi. Se da una parte l'aumento dei dazi potrebbe proteggere l'industria automobilistica nazionale, dall'altra potrebbe anche avere un chiaro impatto sui consumatori più attenti al risparmio, privandoli dell'accesso a veicoli elettrici economici, seppur dotati di un buon livello di tecnologia.
Le relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina continuano ad essere tese, con entrambe le parti che adottano misure per proteggere le rispettive industrie nazionali. Resta da vedere come reagirà la Cina a questa nuova ondata di dazi statunitensi, se e quando verranno fattivamente applicati, e se ci saranno ritorsioni.
234 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infole nostre case europee sono state a guardare ora siamo nella melma, come ho già detto in altri commenti il ban lo avrei messo magari sempre nel 2035 ma lo avrei annunciati con molti più anni di anticipo
Ho sentito che la Cina attua un dumping massicio sui prezzi all'esportazione, e nel contempo ostacola le aziende europee che entrano in Cina, se fosse davvero così allora parliamo di competizione sfasata altro che WTO e libera concorrenza etc
corretto, gli investimenti esteri in CINA nel 1Q24 sono crollati per questa politica di blocco totale della Cina
noi invece scemi come sempre li facciamo invadere casa nostra con tanto di tappeto rosso (in seta)
ora, non so dove vivi tu, ma se non si muovo a fare il "protezionismo" come lo chiami tu anche in Europa resteremo a piedi.. economicamente parlando
loro non sono competitivi, stanno imbrogliando con il dumping..
l'ipocrita è chi non vede il problema e lascia fare
altro che miopia.. ci vuole un cieco completo per non accorgersene
nel 2024 non ha senso le case investano nel termico, si producano e si vendano ma le case automobilistiche non devono spendere mezzo cent nello sviluppo delle ICE. il senso del ban è questo, spostare gli investimenti da una tecnologia a regime alla tecnologia del presente/futuro
In realtà sono misure che arrivano tardi.
Il libero mercato è possibile se tutti seguono le stesse regole.
La Cina sono vent'anni che sovvenziona con una montagna di soldi i produttori di EV con aiuti di stato. E questo è ben lontano dal mercato libero...si chiama dumping.
I prezzi folli...in base a quale parametro? Se produci usando fondi governativi è chiaro che puoi praticare prezzi più bassi facendo concorrenza sleale.
Che più verosimilmente si tradurrà nel regalare il mercato dell'automotive europeo alla Cina e indebolire i nostri marchi.
>seguiranno contromisure cinesi
e chi ci rimetterà?
>la locomotiva d'europa.
Poi gli americani si compreranno i pezzi pregiati dell'europa disastrata dalla guerra commerciale e a quel punto il progetto di legare gli europei sempre più a loro (una gabbia in pratica), sarà completato.
E' fantascienza ? No! Basta che anche dall'altra parte dell'oceano,cioè questa, chi conta x davvero qualcosa sia d'accordo con questa specie di OPA sul continente europeo. Manco tutti.
La stessa cosa sta avvenendo nello sport. E in altri campi...la basf che apre in america per via degli incentivi...come altre aziende tedesche...si stanno portando via tutto anche in questo modo.
E tutto ciò non è per il nostro bene, è solo ed esclusivamente per mantenere
l'egemonia mondiale da parte di statunitensi e britannici.
In un ipotetico futuro in cui la Cina va gambe all'aria, ci ritroveremmo esattamente come nell'era post caduta del muro; dapprima delocalizzazione poi globalizzazione.
Poi chiaro che vi devono mandare i troll a fare da gatekeeper ...le idee devono rimanere ben confuse,in una discussione che non porta mai a niente. E' la demmocraziaa
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