Una provincia cinese anticipa l'Europa: basta auto a combustione dal 2030
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 24 Agosto 2022, alle 11:19 nel canale MercatoLa provincia cinese di Hainan ha deciso di vietare la vendita di auto con motore a combustione a partire dal 2030. Per sostenere questo programma ci sarà una decisa crescita della rete di ricarica
Si è discusso molto della decisione della Commissione Europea di vietare la vendita di auto con motore a combustione dal 2035, ma altrove c'è chi si è posto limiti ancora più ambiziosi.
È il caso della provincia cinese di Hainan, che ha già iniziato la fase di abbandono delle motorizzazioni tradizionali, con il limite ultimo delle vendite al 2030, quindi cinque anni prima di quello europeo.
Hainan punta anche sul suo isolamento, essendo un'isola, collegata alla terra ferma solo da traghetti, e provincia più a sud di tutta la Cina. Tuttavia la popolazione non è limitata, con circa 9 milioni di abitanti. Per fare un confronto, è come se tale decisione venisse presa in Lombardia.
Si può dire però che cittadini e amministrazione non attenderanno l'ultimo momento per supportare il passaggio. Entro il 2030 si vuole raggiungere quota 45% di auto elettriche circolanti, anche se in realtà la norma decisa cita quelli che in Cina sono chiamati NEV, New Energy Vehicle, che includono anche auto a idrogeno e plug-in hybrid.
Visto il ban per i motori a combustione è probabile che ci sia un'interpretazione più restrittiva, vietando anche le ibride ricaricabili. La rete di ricarica sarà ovviamente fondamentale per la transizione, e la crescita dell'infrastruttura inizierà già dal 2025, e si stima di arrivare a un rapporto di 2,5 auto per ogni colonnina. Questa stima però tiene conto anche della media delle ricariche casalinghe, mentre considerando solo le colonnine pubbliche si sale a 7 auto per ogni punto di ricarica.
L'amministrazione locale darà il buon esempio, con tutti i veicoli pubblici che saranno NEV entro il 2030. Verranno dunque sostituiti quelli più vecchi, mentre per quelli già dal 2025 si potranno acquistare per il servizio pubblico solo NEV.
3 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoCerto, se la Lombardia fosse sotto il controllo di uno stato totalitario.
Certo, se la Lombardia fosse sotto il controllo di uno stato totalitario.
Che caspita centra.
Stiamo parlando di un'isola. E' più facile alimentare un'isola con un elettrodotto sottomarino che non tramite petroliere o traghetti che portano autocisterne.
Qui stiamo parlando di amministrazione e costi locali non di regime totalitario.
E poi il passaggio all'elettrico è necessario. Dati i costi "sopratuttto" per l'industria è ovvio che deve essere imposto dalla politica.
Cambiare la linea di produzione in una fabbrica ha costi notevoli, come attrezzatura, formazione personale e tempi necessari (con fermo produzione).
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