Terremoto Volkswagen: l'azienda si rivolta contro il CEO Herbert Diess: troppa attenzione a Tesla e all'elettrico
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 05 Novembre 2021, alle 09:32 nel canale MercatoIl CEO del Gruppo Volkswagen, Herbert Diess è sottoposto a un voto di sfiducia, per via di una rivolta interna nata dai lavoratori. Non sono piaciute le troppe attenzioni a Tesla, all'elettrico e la paventata perdita di posti di lavoro. L'azienda è di fatto bloccata
Ciò che sta avvenendo in queste ore all'interno del Gruppo Volkswagen è un vero e proprio terremoto aziendale. Le notizie che arrivano dalla Germania sono ancora frammentarie, ma dalle ricostruzioni di Handelsblatt e di Electrive è chiaro che il CEO Herbert Diess stia fronteggiando un vero e proprio ammutinamento.
Il consiglio dei lavoratori si è mobilitato contro il CEO, dopo le sue dichiarazioni sulla necessità di muoversi più velocemente verso l'elettrico, e che la mancanza di intraprendenza su questo fronte avrebbe messo a rischio 30.000 posti di lavoro. Queste parole non sono piaciute, ed è stata aperta una procedura contro Diess, che sarà sottoposto a voto di sfiducia. Il malcontento non arriva solo dai lavoratori, ma nelle scorse ore è mancato anche l'appoggio strategico e diplomatico di Stephan Weil, membro del consiglio di sorveglianza ma anche politico della Bassa Sassonia.
In particolare sono contestate a Diess le sue convinzioni sul passaggio all'elettrico, definite quasi un'ossessione, e la sua continua attenzione nei confronti di Tesla e di Elon Musk. Proprio il CEO americano era stato invitato in forma virtuale a una conferenza interna, come "insegnante" per i dirigenti Volkswagen, ed è forse questa la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Elon Musk collegato da remoto per spiegare ai dirigenti VW come lavorare meglio
Non è del tutto chiaro cosa accadrà ora. Diess ha immediatamente sospeso un viaggio, programmato per oggi negli Stati Uniti, per fronteggiare la situazione, e ci sono già le prime parole rivolte agli impiegati. In particolare il numero uno di VW è tornato sulla questione Tesla: "Mi viene spesso chiesto perché continuo a confrontarci con Tesla. So che questo è fastidioso per alcuni. Anche se non parlo più di Elon Musk, sarà ancora lì e rivoluzionerà il nostro settore e continuerà a diventare più competitivo rapidamente".
Il CEO ha toccato anche il tasto dolente dei possibili posti di lavoro persi, spiegando meglio il suo intento: "Sì, sono preoccupato per Wolfsburg. Voglio che i vostri figli e nipoti possano ancora avere un lavoro sicuro qui da noi a Wolfsburg. Questo è il mio punto oggi. Questo è il motivo per cui sono qui".
Al momento sembra che Diess abbia ancora alleate le famiglie Porsche e Piëch, che però non fanno parte del consiglio di mediazione indetto per analizzare la situazione. Le soluzione inoltre non appare a breve termine. Il consiglio di mediazione potrebbe impiegare anche fino a dicembre inoltrato per sbrogliare la matassa, e fino a quel momento le decisioni importanti sono sospese, tra cui anche investimenti non approvati definitivamente. Di fatto, secondo alcuni, l'azienda è bloccata, in un momento cruciale come le vendite di fine anno e con i numeri del mercato cinese insoddisfacenti.
147 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoquesti sono tutti fuori di testa, non sarà fattibile manco nel 2040... forse forse 2050...
Quelle 30.000 persone andranno riconvertite, ma non è detto che si riuscirà a convertirle tutte, quindi il rischio di perdita di posti di lavoro c'è, o meglio di quei posti, perché allo stesso tempo l'elettrico apre nuovi scenari.
A meno che non vogliano fare stile Alitalia, tenendo sul groppone migliaia di persone che di fatto che non serviranno.
cut
imho il problema è che non puoi elogiare la concorrenza in questo modo
Ma non é affatto vero!
Tutti facciamo meno di 40Km al giorno, tutti viviamo in cittá dove ci saranno vagonate di colonnine e tutti quelli che vivono fuori cittá (ma esistono veramente?) hanno il garage elettrificato.
Tutti possiamo permetterci di spendere 30000€ per una utilitaria come seconda auto e 50K per la prima auto e caricare due auto in contemporanea (o noleggiare l'auto per i viaggi).
Tutti possiamo tranquillamente parcheggiare a 5 Km dal lavoro per lasciare l'auto dalla colonnina, per poi tirar fuori il monopattino e fare l'ultimo tratto di statale in monopattino.
Ah, ovviamente almeno 15-30 minuti di pausa ogni circa 3 ore di guida non sono un problema.
Ah e non esistono zone con scarsa infrastruttura, quindi le colonnine saranno abbondanti e sempre disponibili anche nella localitá piú remota degli appennini.
/s
Tutti facciamo meno di 40Km al giorno, tutti viviamo in cittá dove ci saranno vagonate di colonnine e tutti quelli che vivono fuori cittá (ma esistono veramente?) hanno il garage elettrificato.
Tutti possiamo permetterci di spendere 30000€ per una utilitaria come seconda auto e 50K per la prima auto e caricare due auto in contemporanea (o noleggiare l'auto per i viaggi).
Tutti possiamo tranquillamente parcheggiare a 5 Km dal lavoro per lasciare l'auto dalla colonnina, per poi tirar fuori il monopattino e fare l'ultimo tratto di statale in monopattino.
Ah, ovviamente almeno 15-30 minuti di pausa ogni circa 3 ore di guida non sono un problema.
Ah e non esistono zone con scarsa infrastruttura, quindi le colonnine saranno abbondanti e sempre disponibili anche nella localitá piú remota degli appennini.
/s
Il tuo è lo stesso ragionamento che facevano i sostenitori del cavallo nei confronti delle automobili.
Sarai smentito dalla Storia.
Sono le norme sul lavoro diverse. Tesla in europa non potra' liberarsi su due piedi di dipendenti come fa in usa.
L'elettrico è il presente e il futuro, tutto il resto è naturale resistenza umana al cambiamento, resistenza che verrà spazzata via nel giro di un decennio.
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