Volkswagen
Terremoto Volkswagen: l'azienda si rivolta contro il CEO Herbert Diess: troppa attenzione a Tesla e all'elettrico
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 05 Novembre 2021, alle 09:32 nel canale MercatoIl CEO del Gruppo Volkswagen, Herbert Diess è sottoposto a un voto di sfiducia, per via di una rivolta interna nata dai lavoratori. Non sono piaciute le troppe attenzioni a Tesla, all'elettrico e la paventata perdita di posti di lavoro. L'azienda è di fatto bloccata
147 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMettiamo di avere un'auto da 450 km di autonomia vuol dire che in 30 minuti carichi 270 km, quanto è la media di km percorsi in un giorno da un italiano? All'incirca 30 km. Quindi non è una ricarica al giorno ma una ogni 9 giorni.
Senti, se vuoi prenderti in giro da solo, non c'e' bisogno che lo faccia pubblicamente. Installare anche solo 1 milione di colonnine supercharge significa dover trovare il modo di erogare una quantita' immensa di energia. Non e' possibile contare su quella roba, non esiste.
Onestamente, mi pare che, almeno in Italia, solo una cittá si salvi sotto questo aspetto.
Nel frattempo, c'é la banda larga, lo smart working, i servizi di delivery per la spesa ed altri benei, l'ecommerce.
Di possibilitá per rifurre la necessitá di un'auto ce ne sono parecchie, ancora poco sfruttate.
Certo, tutto questo vale solo in cittá.
Totalmente d'accordo per un utilizzo "normale" in cui il proprietario dell'auto ha tempo a disposizione (eg tempo morto durante la notte / durante il lavoro) e non ha estrema necessitá di fare una ricarica il tal giorno (eg puó farla 1 volta a settimana).
Per un contesto di "vacanza" la ricarica a bassa tensione potrebbe essere piú complicata, dati i tempi (eg 12+ ore), ma si potrebbero avere piú approcci allo stesso temo.
Molti punti di ricarica in bassa tensione offerti in Hotel / Case di vacanza
Modelli di prenotazione & scheduling per ricariche ad alta tensione.
Non dimentichiamoci che ad oggi il rifornimento di carburante richiede solo 5 minuti (bellissimo) e che per la maggior parte del tempo ai distributori non c'é nessuno.
Potremmo (anche) cambiare il nostro modo di rifornirci...
Se per un giorno devo prenotare la colonnina per ricaricare 30 minuti e avere "il pieno", non mi sembra un gran problema... Basta poterlo fare in anticipo!
Piu' ci penso, piú il problema non mi sembra insormontabile (ovviamente lungi da me pensare che le 2 idee sopra siano la soluzione,... Di idee ce ne possono essere molte e anche molto piú intelligenti. Ma volendo fare le cose... Si possono fare)
Hai la tendenza a fare affermazioni senza comprovarli con numeri e usando superlativi come in questo post, e quando usi i numeri li usi anche a sproposito come nell'altro post...
L'elettrico è il presente e il futuro, tutto il resto è naturale resistenza umana al cambiamento, resistenza che verrà spazzata via nel giro di un decennio.
Cambiamento voluto da chi? Imposto da chi? Dai burocrati?
Non ci arrivi da solo? Un supercharger eroga un 70KW, 1 milioni di sti cosi sono 70GW. E dovrebbero funzionare a regime continuo senza riuscire a soddisfare la richiesta. Quindi moltiplichi per 24 ed hai 1.680GWh ogni giorno.
In italia vengono percorsi ogni giorno 30 km ad automobilista e considerando 40 milioni di automobili in italia abbiamo
1.2 miliardi di km percorsi, che è un numerone lo ammetto anche io...
ma considerando l'efficienza tipica di un'auto elettrica pari a 5km/kwh (la Tesla fa molto meglio) quanta energia serve?
240GWh
che è un sesto di quello che hai calcolato tu. Considera che in italia consumiamo al giorno circa 1000 Gwh
Riguardo alla potenza richiesta, il tuo ragionamento varrebbe solo se a ferragosto 8 milioni di italiani decidessero di caricare la propria macchina ai supercharger anzichè alle colonnine lente la notte prima e tutti contemporaneamente. Mi pare assai poco plausibile, anzi pura fantascienza.
Immagino però che nemmeno le pompe di benzina fossero tante all'inizio.
Sono cose retroattive, più ci sono auto, più spuntano colonnine, più spuntano colonnine più ci sono auto. Non puoi fare solo una di queste due cose.
Il resto del ragionamento avrebbe un senso se si parlasse di convertire un parco auto domani, invece si parla di INIZIARE tra 10 o 15 anni. All'inizio saranno più costose delle utilitarie endotermiche soprattutto perché non saranno utilitarie, ma ci sarà sempre l'endotermica da 10.000 euro finché non sarà possibile comprare l'elettrica da 10.000 euro.
No, sbagli decisamente i conti. Facciamoli giusti:
- in Italia si producono circa 350 TWh di energia elettrica all'anno;
- in Italia esistono 39 milioni di automobili, con una percorrenza media di 11.000 km all'anno;
- in Italia si vendono circa 2 milioni di auto all'anno;
- un'auto elettrica percorre mediamente 6 km con un kWh.
Da questi dati si calcola:
- un'auto elettrica in Italia consuma in media 1,8 MWh all'anno;
- 2 milioni di auto elettriche in Italia consumerebbero 3,6 TWh all'anno.
Ovvero: se a partire da oggi in Italia si vendessero SOLO auto elettriche, allora il fabbisogno di energia elettrica aumenterebbe dell'1% all'anno, e in 20 anni il parco auto sarebbe interamente elettrico e il fabbisogno sarebbe aumentato complessivamente del 20% rispetto ad oggi. Mettici pure le perdite di distribuzione, ma i numeri non cambiano tanto.
Sarebbe già così uno scenario perfettamente sostenibile (aumentare la produzione di energia elettrica dell'1% all'anno), ma dato che non è affatto vero che si venderanno da oggi solo auto elettriche, e nemmeno nel prossimo futuro, è chiaro che l'impatto dell'elettrificazione del parco auto sul fabbisogno di energia elettrica sarà ancora molto più lento di quell'1% all'anno e non ci sarà nessuna difficoltà nell'adeguare con tutta calma sia la produzione che la distribuzione.
Perciò, cortesemente smettete di sparare frottole fantasiose sull'immaginaria futura crisi della produzione di energia causata dalle auto elettriche.
Sono cose retroattive, più ci sono auto, più spuntano colonnine, più spuntano colonnine più ci sono auto. Non puoi fare solo una di queste due cose.
Il resto del ragionamento avrebbe un senso se si parlasse di convertire un parco auto domani, invece si parla di INIZIARE tra 10 o 15 anni. All'inizio saranno più costose delle utilitarie endotermiche soprattutto perché non saranno utilitarie, ma ci sarà sempre l'endotermica da 10.000 euro finché non sarà possibile comprare l'elettrica da 10.000 euro.
Certamente all'inizio erano poche, cosí come erano poche le auto.
ora peró la situazione é diversa, le auto sono decine di milioni e ti devi confrontare con quelle, non con il cavallo.
Vero, si inizierá tra 14 anni, ma il poveraccio che, tra 14 anni, si troverá a cambiare auto perché si rompe, dovrá comunque avere una situazione infrastrutturale dignitosa, perché a lavoro dovrá andarci e l'auto continuerá a servirgli, quindi non puoi pensare "tanto é tra 14 anni, c'é tempo", devi pensare "cosa devo fare OGGI, per farmi trovare pronto tra 14 anni?"
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