Tutto sulla nuova Tesla Model Y: autonomia in autostrada, prova bagagliaio e dettagli
di Massimiliano Zocchi pubblicato il 23 Maggio 2025 nel canale Auto Elettriche
Abbiamo guidato per diversi giorni la nuova Tesla Model Y, in versione di lancio dual motor e con batteria long range. Ecco tutto quello che c'è da sapere sull'erede dell'auto più venduta al mondo
La Tesla Model Y è stata l'auto più venduta in Europa e nel mondo, non solo tra le elettriche, ma tra tutte le automobili in generale, ed è dunque normale che ci fosse tantissima curiosità per il lancio di quella che in codice si chiamava Juniper, ma che più semplicemente potremmo definire un restyle.
Tesla ha infatti scelto la stessa strada intrapresa con la Model 3, migliorando diversi aspetti della vettura, senza però buttarsi in un progetto completamente nuovo. Dopo un primo contatto avvenuto qualche mese fa, abbiamo potuto guidare la versione di serie per diversi giorni, ed in particolare lo abbiamo fatto con la Launch Edition, la primissima arrivata sul mercato, che include qualche optional in più. Come sempre abbiamo un nostro video di presentazione generale del veicolo:
Essendo in pratica un restyle, l'auto non cambia molto dal passato, anche se è cresciuta leggermente nelle dimensioni: 4,79 metri di lunghezza, 1,98 di larghezza e 1,62 di altezza. Pochi cm in più dunque longitudinalmente, per via del paraurti rivisto, che ha degli elementi più sporgenti. Sempre al retrotreno troviamo una delle novità, ovvero lo spoiler integrato, che ora è un elemento separato dal resto della carrozzeria, ed è fatto in materiale termoplastico, così da poter essere sostituito più facilmente, e con minor spesa, essendo una della parti più soggette a urti.
Resta inteso che la parte più diversa dal passato è il frontale, con il nuovo design tagliente derivato dal pick-up Cybertruck. I fari LED sottili e uniti dalla striscia orizzontale contribuiscono sicuramente a rendere il colpo d'occhio più leggero, mentre la Model Y in passato era forse un po' troppo sgraziata. Sempre all'anteriore troviamo una novità tecnologica importante, con la videocamera frontale che ora è posizionata proprio in basso, sul paraurti, per rendere l'assistenza alla guida e al parcheggio decisamente più precisa. Per il resto non ci sono differenze, e per trovare i cambiamenti più grandi bisogna salire a bordo.
All'interno vale lo stesso discorso dell'esterno, con l'abitacolo che è la copia di quello della nuova Model 3. Quindi troviamo un cambiamento nei materiali, con l'addio agli inserti in legno, ed in generale una forma avvolgente che appare più curata nel disegno, impreziosita anche dalle luci ambient che fanno il giro di tutto l'interno, anche sulle portiere posteriori. Buona la combinazione di materiali con Alcantara e tessuti, simil pelle su volante e sedili. Sedili che però sono microforati, perché anche qui esordisce la funzione di ventilazione, oltre al solito riscaldamento della seduta.
Più pulita la console centrale, e realizzata con materiali più solidi e piacevoli al tatto. All'estremità posteriore troviamo incastonato il display dedicato a chi sta seduto dietro, che permette la regolazione della climatizzazione, o anche dei sedili anteriori per creare più spazio, ma all'occorrenza offre pure l'accesso ai servizi di streaming e intrattenimento. Ed ovviamente all'anteriore domina sempre il display principale, nel quale risiedono tutti i controlli, ad eccezioni di pochissimi tasti fisici.
Ed a proposito di controlli fisici, torna la leva sinistra al volante per gli indicatori di direzione, dopo che in tantissimi si erano lamentati degli scomodi pulsanti sulla razza. Non torna invece la leva di selezione della marcia, funzione che resta sul display, anche se in determinate circostanze c'è l'aiuto del sistema automatico, in grado di capire quale direzione innestare senza che l'utente intervenga. Durante la nostra prova però non sempre ha funzionato in maniera corretta, lasciandoci più sicuri inserendo manualmente la marcia.
Nella Model Y il bagagliaio è sempre un punto forte, e lo è anche in questa versione in virtù del telaio non modificato. A disposizione ci sono ben 854 litri di carico, che aumentano grazie all'enorme pozzetto sotto il pianale posteriore, dove ci sta una valigia trolley più altro spazio ancora libero, e grazie al frunk, generosissimo, dove trova spazio un'altra valigia oltre al cavo di ricarica, e ancora una volta spazio residuo. Per questo aspetto abbiamo realizzato il nostro test in video con kit di valigie standard, per mostrarmi l'effettiva capacità di carico:
Le vetture Tesla alla guida sono sempre molto piacevoli, performanti e incollate alla strada, e per questo ci ha stupito non poco trovare ulteriori migliorie in questa nuova Model Y. Le sospensioni sono state migliorate, seppur fedeli agli schemi già visti, e sono ancora più stabili, con un feedback di sicurezza assoluta, anche quando abbiamo premuto l'acceleratore più a fondo sulle curve di montagna. Mai un'incertezza o una perdita di aderenza, merito anche degli pneumatici con da 20" con impronta a terra di 255 mm.
L'auto è anche meglio insonorizzata rispetto al passato, con doppi vetri in tutti i finestrini, e materiali fonoassorbenti rivisti e forse meglio posizionati. Dentro l'abitacolo quasi si fatica a sentire il clacson quando viene premuto. Persino alle alte velocità i fruscii sono inferiori rispetto al passato, segno che l'aerodinamica frontale, che include prese d'aria laterali, fa un ottimo lavoro. L'efficienza quindi si mantiene su buoni livelli, pur trattandosi di un SUV, e lo abbiamo verificato con la severa prova di autonomia reale in autostrada con velocità di 130 km/h. Qui trovate com'è andata:
La nuova Model Y, nonostante un clima non perfetto e la costante alta velocità, ha percorso circa 340-350 km, rivelandosi ancora una volta una delle migliori tra le elettriche da questo punto di vista. Ottenere un risultato del genere a queste velocità significa che la versione con batteria long range può facilmente arrivare ai 400 km reali in autostrada, moderando leggermente la velocità massima. La ricarica poi è sempre la solita già vista per le batterie più capienti, con potenza che supera ampiamente i 200 kW, e quindi recupera autonomia molto velocemente. In AC restano i soliti 11 kW, ormai una standard quasi per tutta l'industria automotive.
La versione Launch include anche l'Acceleration Boost di serie, per cui è ingeneroso parlare dello scatto da fermo e della progressione, con lo 0-100 coperto in 4,2 secondi. La normale AWD non fa per altro molto peggio, fermando il cronometro a 4,8 secondi. La batteria è la solita da circa 75 kWh, omologata per 586 km nella AWD, ma sappiate che caricando al 100% non troverete mai questo valore, che nel nostro caso era appena sotto i 500 km. Autopilot base sempre di serie, e come sempre si è rivelato utile in autostrada e preciso, nonostante sia spesso sotto attacco mediatico. Tesla sarà forse indietro per la tanto sbandierata guida completamente autonoma, ma sui sistemi cruise control e autosteer resta tra le migliori del mercato.
Tutto quanto descritto finora si traduce in tragitti molto confortevoli, con seduta rialzata tipica dei SUV, ma con la possibilità di mantenere una guida più dinamica, se è nelle nostre preferenze. I passeggeri hanno tantissimo spazio a disposizione, ed anche in cinque adulti si viaggia comodi, e senza rinunciare a spazio di carico, davvero abbondante. Niente di nuovo sotto il sole, verrebbe da dire, se non le migliorie che abbiamo elencato fin qui, che rendono il prodotto più maturo rispetto a quanto era inizialmente, esattamente come successo con la Model 3.
Passando al capitolo prezzi, dopo la breve parentesi in cui era disponibile all'ordine solo la versione che abbiamo guidato, ora i clienti hanno accesso alla solita gamma a cui Tesla ci ha abituato. Alla base del listino troviamo quindi la trazione posteriore con batteria standard, per un prezzo di 44.990 euro, se vi potete accontentare di 500 km secondo il ciclo WLTP. Si passa poi a un modello molto apprezzato, ovvero trazione posteriore ma con batteria long range, che costa 49.990 euro, e propone l'autonomia migliore del lotto, con 622 km WLTP. Infine la All-Wheel-Drive Long Range, per 52.990 euro, e 586 km di autonomia WLTP. Quest'ultima è praticamente in pronta consegna, mentre le due varianti a trazione posteriori saranno in consegna nel mese di giugno 2025.
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