Tecnologia e innovazione nelle auto: una parte è ritenuta non necessaria dal pubblico

Chi si è trovato a sostituire la propria automobile nel corso degli ultimissimi anni, magari dopo aver "pensionato" un modello con più di una decina di primavere sulle spalle, potrebbe aver provato un senso di disorientamento una volta entrato nell'abitacolo: nell'ultimo decennio nel settore automobilistico i produttori hanno instancabilmente riempito i loro veicoli di ogni genere di dispositivo tecnologico, in parte per migliorare la sicurezza di guida, in parte per elevare l'esperienza d'uso e il comfort a bordo della vettura.

La disponibilità di "tecnologia" in senso ampio (chip, potenza di calcolo e miniaturizzazione) ha reso possibile tutto ciò, ma come spesso accade in questi casi i produttori si sono gettati a testa bassa nel "fare" senza chiedersi se tutto ciò avesse realmente senso. Questa domanda se l'è posta la società di analisi di mercato JD Power e l'ha girata al pubblico in forma di sondaggio, rivelando che non tutte le novità tecnologiche sono accolte con favore o entusiasmo dagli acquirenti delle nuove automobili.

Non si tratta chiaramente di una demonizzazione trasversale della tecnologia applicata all'automobile, dal momento che molte innovazioni che si sono diffuse nel corso degli anni hanno risolto problemi concreti, migliorando in generale l'esperienza di guida. Così come le soluzioni che sono state adottate a seguito di normative o per prepararsi in anticipo a nuove regolamentazione, molte delle quali incentrate sul tema della sicurezza: sensori di parcheggio, dispositivi di frenata assistita, ABS, airbag e via discorrendo.

Il sondaggio Tech Experience Survey di JD Power condotto presso il pubblico statunitense ha però evidenziato che non tutte le innovazioni sono state in grado di risolvere nel concreto problemi reali. Per esempio dal sondaggio emerge che all'interno della categoria dei sistemi avanzati di assistenza alla guida, noti come ADAS, vi sono innovazioni apprezzate, come il monitoraggio degli angoli ciechi, e altre scarsamente utilizzate, come ad esempio i sistemi per automatizzare le manovre di parcheggio. Il sondaggio ha inoltre messo sotto i riflettori come i sistemi che automatizzano parzialmente un'attività di guida hanno una bassa utilità percepita, andando in qualche modo a collimare con un'analisi effettuata in precedenza dall'Insurance Institute for Highway Safety che aveva riscontrato come l'automazione parziale dei veicoli non abbia statisticamente contribuito a rendere le auto più sicure.

Ma ad attirare maggiormente le perplessità se non addirittura lo scetticismo dei consumatori sono gli schermi infotainment per i passeggeri anteriori. Si tratta di una tendenza innescata da Ferrari e poi adottata in seguito da marchi premium come Porsche, Audi e Mercedes che però viene vista come un'innovazione superflua da una parte del pubblico: JD Power evidenzia che questi schermi aggiuntivi vengono spesso recensiti in maniera negativa dai proprietari e sottolinea le difficoltà che i concessionari e venditori incontrano nell'istruire i clienti sull'uso di un secondo display, quando già non è così immediato l'uso di quello principale.

Tra le altre tecnologie che si propongono di risolvere problemi avvertiti da nessuno vengono elencate quelle di riconoscimento facciale, gli scanner per le impronte digitali e i controlli a gesture. In questo caso però le perplessità non sono riservate all'affidabilità o alla maturazione delle tecnologie, che spesso sono anzi piuttosto avanzate e consolidate, quanto più al fatto che il pubblico non rilevi in esse un vero valore aggiunto all'esperienza di guida. Nel rapporto di JD Power viene citato il riconoscimento facciale utilizzato da Genesis, produttore coreano del gruppo Hyundai, che non ha convinto gli utenti a lasciare a casa le chiavi dell'automobile, e i controlli gestuali di BMW che innescano comandi involontari magari durante una conversazione animata... o uno scambio acceso con qualche utente della strada non propriamente rispettoso. 

In maniera un po' sorprendente, invece, alcune funzionalità basate sull'intelligenza artificiale, come il controllo intelligente del climatizzatore, hanno rapidamente guadagnato consensi tra gli utenti, riaffermando il concetto che i consumatori sono più inclini ad accogliere favorevolmente l'innovazione e la tecnologia quando offrono risposte ad esigenze reali e migliorano l'esperienza di guida. 

Il sondaggio di JD Power è uno strumento prezioso per le case automobilistiche, poiché è da questo genere di riscontri che vengono prese alcune considerazioni per orientareele decisioni di investimento in ricerca e sviluppo, aiutando i produttori a concentrarsi sulle innovazioni che realmente rispondono alle esigenze dei consumatori.