Stop alle nuove auto a combustione interna nel 2035, la decisione del governo italiano
di Manolo De Agostini pubblicata il 11 Dicembre 2021, alle 10:11 nel canale MercatoIl governo italiano ha definito le tempistiche di sostituzione dei veicoli con motore a combustione interna: il phase out delle nuove vetture con motore a combustione interna dovrà avvenire entro il 2035, mentre per i furgoni e i veicoli da trasporto commerciale leggeri entro il 2040.
153 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNel 2034 tu compreresti un’auto a benzina? Io no.
Nel 2033? Nemmeno.
32?
Etc.
Sarebbe un bel rischio, no?
Io e te probabilmente no. Ma penso che ti sorprenderesti di quanta gente ha una specie di fissazione per cose come "il rumore del motore" o ho sempre comprato X e quindi compro X fino all'ultimo.
Purtroppo in tanti casi vi è una resistenza al cambiamento illogica che è difficilissima da estirpare.
E fino a quando manterranno catene di montaggio, con assistenza e ricambi di auto che staranno per non poter più immatricolare?
Anche qua ti dico che è un non problema. Se consideri che ad oggi si trovano tranquillamente pezzi di ricambio per auto degli anni '50 sia nuovi fatti su misura che new old stock capisci bene che probabilmente salvo che su auto particolarmente rare non ci saranno nel breve grossi problemi. Semmai prima o poi ci potrebbe essere il problema dei rifornimenti dato che sarà sempre meno conveniente mantenerli in piedi.
Molte hanno già annunciato l’abbandono dei motori endotermici già da molto prima, tipo dal 25 o dal 30.
Lentamente avremo listìni sempre più elettrici e temo che nel 2035, se la legge sarà mantenuta (come hai giustamente detto, SE) non ci saranno auto a benzina nuove già da un bel pezzo.
Sicuramente circoleranno ancora le vecchie, ma alla prima incentivazione o alla prima tassazione saranno un ricordo.
Già ora mi pare che l’Europa abbia scelto di differenziare il costo dei pedaggi in base alle emissioni, mi pare da gennaio 2023 con i governi che dovranno adeguarsi, aumentandoli a chi inquina di più, o riducendoli a chi inquina di meno (leggevo di pedaggi zero per le elettriche).
Su questo concordo.
Ciao
Purtroppo in tanti casi vi è una resistenza al cambiamento illogica che è difficilissima da estirpare.
Siamo d’accordo su tutto mi pare e comunque… beh… anche se ho un’elettrica e mi piacerebbe vedere quel mondo… un po’ di magone mi viene se penso che vedremo tipo solo Ferrari elettriche.
.....
Torneremo a sentire i rumori e gli odori della città, come il vociare di un asilo ....
e aumenteranno gli investimenti di pedoni che attraversano senza sentire le auto che arrivano...
Quindi non ci dovrebbero essere problemi a trovare pezzi di ricambio o anche cambiare il motore.
A parte questo, l'unica altra cosa certa é che se si punta seriamente sulle auto BEV bisognerà anche cominciare a pianificare ed attuare per tempo un sacco di altre cose a livello di infrastrutture nazionali.
"L'eu mette al bando le auto a pile in quanto la situazione del clima è più drammatica di quanto si credesse; non possiamo permetterci un auto a testa. Tutti dovranno usare il car sharing o i mezzi pubblici".
che bella l'incoerenza dei politici
Intanto bisognerà vedere, non è detto che saranno applicate su tutto.
E se ci sara più disponibilità di energia, il prezzo scenderà.
A differenza del petrolio, la corrente non è una risorsa limitata e non sei costretto a comprarla da Russia o OPEC, ma dirittura te la puoi produrre in casa.
E poi entro tot anni le rinnovabili mi auguro saranno più diffuse e a buon mercato.
L’ideale sarebbe avere i tetti coperti di pannelli (se non ci sarà di meglio) e che ognuno si farà la propria corrente in casa, gratis.
Se lo fanno nei paesi del nord che hanno poche ore di luce al giorno, non vedo perché noi che siamo tra i paesi più a sud non possiamo.
Magari con degli accumulatori di vicinato, senza spese di produzione e trasporto con colonnine locali.
Le idee ci sono e altre ne verranno.
Sicuramente non serve a nulla mettere la testa sotto la sabbia e ripetersi che ci saranno accise, senza considerare minimante tutto il resto.
Anche i treni andavano a vapore (alcuni vanno ancora a diesel per la verità, eppure…
Secondo me hai una visione molto ottimistica.
In primis già adesso non abbiamo energia sufficiente per coprire il fabbisogno nazionale. Se tutti avessimo bisogno di ulteriori 20/30kWh al giorno per un minimo di ricarica, il fabbisogno si moltiplicherebbe per n volte.
La produzione col fotovoltaico, almeno per la ricarica dell'auto, la vedo quasi da fantascienza. Il giorno produci l'energia che devi immagazzinare da qualche parte (perchè almeno io il giorno sono al lavoro) per poi riversarla nell'auto la notte. Produrre quei 50kWh in un giorno da solo fotovoltaico (se hai un paio di auto ti servono tutti) necessita di un impianto da almeno una decina di kWh, soprattutto in inverno con le poche/nulle ore di sole.
Di altre rinnovabili abbiamo ben poco (idroelettrico/eolico) e spesso sono legate ai problemi di cui sopra.
Il tutto elettrico te lo puoi permettere se hai una rete di distribuzione all'altezza, e se ti produci la corrente dal nucleare. Per entrambi i fattori, in Italia, abbiamo già perso il treno.
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