Stellantis-Renault, tornano le voci sulla fusione, con un terzo incomodo
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 30 Settembre 2024, alle 17:06 nel canale MercatoSono di nuovo insistenti i rumor secondo cui le due aziende starebbero trattando una possibile fusione, con Luca de Meo come CEO, e con la partecipazione di un terzo nome
A circa un anno di distanza dalle vecchie voci, in rete tornano insistenti i rumor su un possibile matrimonio tra Stellantis e Renault, operazione che andrebbe a creare un Gruppo con un numero considerevole di marchi.
Un anno fa le parti avevano smentito le voci, ma il fatto che fossero così diffuse, e da organi di stampa molto diversi tra loro, dallo scandalistico allo specialistico, secondo molti addetti ai lavori era segno che i colloqui si siano effettivamente tenuti.
La trama si ripete, ed addirittura si parla di Luca de Meo come possibile CEO del mega gruppo, ed addirittura entra in gioco un terzo nome decisamente importante nel settore automotive. Secondo le voci, alla data del 15 ottobre, insieme a de Meo e Tavares si siederebbe al tavolo anche Oliver Zipse, per configurare un ruolo di BMW nell'operazione.
Sembra quasi fantascienza industriale, ma in effetti lo sembrava anche per le passate fusioni tra grandi gruppi. Come lecito attendersi, il Presidente di Stellantis, John Elkann ha smentito il tutto, ma forse la fretta nello smentire tradisce un reale interesse.
Se una trattativa ci sarà davvero, non sarà sicuramente semplice. Al momento Stellantis e Renault hanno prodotti in netta sovrapposizione, con i clienti che addirittura a volte li accusano di copiarsi a vicenda. In uno scenario simile non sarebbe facile organizzare produzione, vendita e marketing dei modelli, considerando la mole di marchi che sarebbero coinvolti, compresi i marchi americani, e poi Dacia e Alpine.
29 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoEhhh questo è un bel segnale... Una mazzata così, in una singola giornata di contrattazione, va oltre alla mera speculazione.
Forse a qualcuno, magari dalle parti di Berlino ed oltreoceano, questa ipotesi di fusione in un mega gruppo a trazione francese non piace affatto!!
Quindi gli è stato dato un bel altolà!!
Rimane il fatto che più di una società di analisi di mercato, per conto delle grandi banche d'investimento, reputi che in Europa non ci sia spazio per più di gruppi automobilistici.
Insomma la deadline del 2035 assieme agli step Euro per i motori termici ha sconvolto diversi equilibri dell'industria automobilistica europea. Le macchine termiche costano troppo ed hanno margini risicati, le elettriche sono ancora un buco nero che inghiotte capitali e basta. Per marchi come BMW, Audi, Mercedes e VW la Cina era un polmone che dava ossigeno alle casse ma ora le cose sono cambiate in peggio ed i debiti con le banche alla fine vanno saldati.
Ne vedremo delle " belle "!!
E intanto.....
.....l'Europa continua con la guerra ideologica contro le veture termiche,che sono solo una parte minore dell'inquinamento terrestre con aerei che volano in più di 10000 ogni giorno,per ore e ore......navi che fanno di peggio......aziende in Cina,India e USa< che buttano l'inferno nell'aria.....ma le auto le puoi colpire facilmente, gli altri,no.E dire che una panda cross non ibrida a prezzi accessibili non sarebbe stata neppure male.
Grazie Elkazz. Vi siete dimostrati per quello che siete. Esattamente come quegli altri dei vostri.
E dire che una panda cross non ibrida a prezzi accessibili non sarebbe stata neppure male.
Grazie Elkazz. Vi siete dimostrati per quello che siete. Esattamente come quegli altri dei vostri.
Volevo cambiare quella di mia moglie, una aygo automatica del 2007 con tutti gli acciacchi dovuti all'età, alla fine sono costretto a risistemarla perchè di piccolo, compatto e automatico non trovo nulla a prezzi umani.
E' impressionante come nel giro di pochi anni la produzione europea dell'auto sia andata a ramengo.
sai.. è brutto dire alla gente che il grosso dell'inquinamento del settore "trasporti" non è dato dalla gente che usa la macchina ma dalla gente che compra all'estero perchè è la logistica il primo inquinatore del settore del "trasporto" e non il movimento personale della gente con la propria automobilina..
come fai a dargli che è meglio se smette di compare cinese su amazon al posto che cambiare la macchina ?
la gente sta qua sui forum a parlare di inquinamento e di green ma poi continua a spingere perchè si possa comprare produzione inquinante made in cina trasportata in europa con navi a nafta o con aerei quando si ha fretta
dell'ecologia ci interessa solo quando stiamo sui forum.. per tutto il reso c'è [S]mastercard[/S] bitcoin..
Quoto assolutamente,
la notizia è così agghiacciante che mi lascerebbe dubbioso sull'acquisto di una BMW...
Spero solo che siano al tavolo per tentare di acquistare i marchi che Stellantis ha sputtanato Jeep, e Maserati
come fai a dargli che è meglio se smette di compare cinese su amazon al posto che cambiare la macchina ?
la gente sta qua sui forum a parlare di inquinamento e di green ma poi continua a spingere perchè si possa comprare produzione inquinante made in cina trasportata in europa con navi a nafta o con aerei quando si ha fretta
dell'ecologia ci interessa solo quando stiamo sui forum.. per tutto il reso c'è [S]mastercard[/S] bitcoin..
Infatti reputo che questo sia l'errore madre fatto dalla politica europea con il suo " green deal ": hanno colpito e penalizzato il settore meno inquinante nel panorama dei trasporti e di quello industriale.
Una politica dirigista cieca ed ottusa che ha sottostimato le capacità, non tecniche, dell'industria automobilistica europea nel portare avanti la transizione; ha sottostimato, o se vogliamo proprio scriverlo se ne è fregata ampiamente, della capacità di assorbimento da parte del mercato di una tecnologia ancora acerba ( per quanto riguarda i tempi di ricarica e l'autonomia delle batterie ); ha sottostimato, altro eufemismo, che la leadership tecnologica sulle batterie appartiene alla Cina e, sempre a questa, appartiene il monopolio de facto delle materie prime per produrle, tutte " armi " che ci stanno usando contro. Il risultato è che il conto da pagare è sempre più salato e sono a rischio decine di migliaia di posti di lavoro, decine di migliaia di redditi, di ricchezza reale prodotta.
Viviamo in un continente dove più dei 3/4 delle merci è trasportata su gomma: ogni giorno migliaia e migliaia di autotreni portano in giro tonnellate di merci da un capo all'altro dell'Europa. Tutti alimentati a nafta!! Perchè allora non iniziare ad incidere subito in questo settore? Perchè non investire in una seria transizione green della logistica spostando il più possibile le merci su ferro e gomma per l'ultimo miglio?
Perchè, come hai giustamente fatto notare, non " sanzionare " quelle merci voluttuarie d'importazione come certi alimenti esotici modaioli? Perchè non applicare una tassa sul " fast shipping "? E' così che si correggono, assieme ad una educazione mirata, certi comportamenti dei consumatori che hanno un alto impatto ecologico.
Invece hanno colpito dove era più facile mandando a donnine un intero comparto industriale...
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