Stellantis
Stellantis prolunga lo stop di Mirafiori, e Tavares va in parlamento in audizione
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 02 Ottobre 2024, alle 11:51 nel canale MercatoLo stop della produzione della Fiat 500 elettrica è stato prolungato fino a novembre, e nel frattempo il CEO Carlos Tavares riferirà in parlamento
57 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoio ho l'impressione che la disgrazia di Fiat sia cominciata quando ha smesso di produrre la "scatoletta economica e inarrestabile".
chiamala 128, ritmo, uno, punto... quello che vuoi; la macchinetta per la famiglia che costava poco, andava sempre, si riparava facile.
poi per carità; molto probabilmente se avessero continuato a produrle i ricchissimi italiani gliele avrebbero schifate, ma tant'è.
Con quelle non ci campi, il guadagno è percentuale, su auto di basso valore era già un buon risultato se non ci perdevi, finchè bastava girare i soldi ma far lavorare le linee poteva andar bene, adesso che se non dai dividendi ti lasciano in braghe di tela non basta più
ah beh, mentre invece fare i macchinoni gli è andata bene :\
ed ecco perchè Fiat era sempre in merda...vendeva le utilitarie e guadagnava niente, i tedeschi vendevano C e D e si riempivano le tasche.
Li devi fare decentemente eh... se fai i macchinoni ma fanno pena come la 500 elettrica non li vendi, chiaramente.
Vendevano C e D perché se li potevano permettere.
In Italia quanti sacrifici doveva fare una famiglia media per permettersi una SW?
In Italia quanti sacrifici doveva fare una famiglia media per permettersi una SW?
Questo può valere ora, fino alla crisi del 2008 non c'era tutta questa disparità di potere d'acquisto, infatti C e D tedesche si vendevano alla grandissima, erano quelle italiane che a confronto erano dei cessi a 4 ruote (non tutte ma quasi)
A sto punto non ci vuole un genio, il problema non è la propulsione ma il prezzo.
Sono almeno 3-4 anni che il mercato dell'auto di tutti i tipi e generi segna un trend negativo, spesso anche a doppia cifra. Chissà come mai....
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Comunque quando lo dicevo io che l'auto elettrica aveva come scopo principe non diminuire l'inquinamento che ammesso avvenga era solo un di più ma ridurre il parco circolante a un terzo di quello attuale mi veniva detto che ero un pazzo. Ora che piano piano si va in quella direzione voglio vedere quanti si ricordano di quello che scrivevo mesi forse anni fa prendendomi gli insulti se vengono a dirmi che avevo ragione.
Confermo quanto dicevi ed è ciò che penso anch'io. Lo scopo della "transAzione Green" è rendere la mobilità privata una cosa elitaria. Sicuramente nei grandi centri urbani ( zone che evito come la peste se posso).Tutto questo è il risultato dei cambiamenti di equilibrio tra Occidente non più produttivo ma di soli servizi e l'Oriente che ambisce ad essere l'ombelico del mondo produttivo ( al momento di tanta paccottiglia a basso costo ma con alto margine per diverse ragioni).
Sotto ricatto sindacale e dei comitati per garantire il posto di lavoro si è fatto di tutto... Era un Mondo diverso e anche le regole erano diverse.
Tuttavia Marchionne stava riuscendo nell'impresa di rilancio , purtroppo è morto anzitempo e i risultati sono sotto gli occhi di tutti, negarlo è da orbi!
I tedeschi vendevano anche le B, ma fatte mediamente meglio rispetto a Fiat, almeno non iniziavano a marcire dopo due anni, con il brand VW sinonimo di qualità! Se le facevano pagare un pò di più e ci tiravano fuori un margine superiore facendo profitto anche sul volume.
Come hai giustamente scritto ciò che è mancato a Fiat, Gruppo Fiat con Lancia e Alfa Romeo, sono state le berline di fascia superiore e lusso. Ci hanno provato con le varie 164, 166, Thema, Thesis ma non sono mai state competitive per qualità e dotazioni perchè le risorse venivano assorbite comunque dalle produzioni di fascia bassa.
Inoltre c'è da ricordare che prima dell'era Marchionne e la creazione di FCA, ai fratellini Agnelli dell'auto gli importava il giusto o, meglio, nella misura in cui gli garantisse quei ritorni alla holding di famiglia per le loro finanze.
Dimostrazione fu il siluramento di Ghidella, che aveva delle idee molto chiare su come sviluppare il gruppo Fiat, su quali macchine fare, come farle e con quale marchio, rimpiazzato da Cesare Romiti.
I tedeschi, al tempo, con VW hanno razionalizzato la loro produzione, hanno costruito dei brand dedicati e dediti ad ogni fascia di mercato, investito seriamente nella qualità del prodotto ed omogeneizzato le piattaforme.
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