Stellantis fa il punto sull'elettrico: 47 modelli entro il 2024, Gigafactory italiana nel 2026
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 14 Aprile 2023, alle 14:01 nel canale MercatoL'assemblea annuale dei soci ci offre qualche aggiornamento sui piani del Gruppo. 23 modelli elettrici già in commercio che diventeranno 75 entro il 2030
Per la prima volta dalla pandemia di Covid-19, si è tenuta l'assemblea annuale dei soci Stellantis di persona. Il presidente John Elkann è intervenuto facendo il punto su diverse cose, ponendo l'accento sul piano di elettrificazione.
Come già sappiamo l'elettrico è una priorità per Stellantis, ed abbraccerà tutti i marchi gestiti, quelli popolari, quelli di lusso, europei o americani, senza troppe distinzioni.
Difatti Elkann ha sottolineato il buon risultato di vendite dell'ultimo anno: "Un altro elemento chiave del nostro lavoro è la leadership nei veicoli elettrici a batteria, dove abbiamo registrato un aumento del 41% delle vendite globali anno su anno in Europa".
Al momento i modelli elettrici sul mercato, considerando tutti i marchi, sono 23, ma presto aumenteranno, arrivando praticamente al doppio. Il presidente infatti ha ricordato che entro il 2024 i modelli elettrici saranno ben 47, per salire poi fino a 75 entro il 2030.
Un così consistente numero di modelli avrà ovviamente bisogno di un gran numero di batterie, ed ecco che Stellantis sta già correndo ai ripari con diverse Gigafactory pronte ad entrare in funzione. Già quest'anno inizieranno le operazioni in quella di Douvrin, mentre bisognerà attendere il 2024 per quella di Windsor. Nel 2025 si continuerà sulla stessa strada, con una doppietta, a Kaiserslautern e Kokomo, mentre nel 2026 sarà finalmente il turno dell'Italia con Termoli. Il totale di produzione sarà di 400 GWh.
15 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMa qui in Italia quando siamo pronti a livello di rete e risorse per gestire questa flotta di veicoli elelttrici??
Perchè pare piuttosto chiaro che ad oggi stamo messi veramente male.
Ma qui in Italia quando siamo pronti a livello di rete e risorse per gestire questa flotta di veicoli elelttrici??
Perchè pare piuttosto chiaro che ad oggi stamo messi veramente male.
E per l'ennesima volta devo rispondere che no... ad oggi in Italia abbiamo una quantità di torrette per l'elettrico, punti di ricarica ecc... ecc...
che sono ABBONDANTEMENTE sovradimensionate rispetto alle vetture elettriche circolandi.
Se tutti avessero l'elettrico sarebbero poche? Ovvio, ma ad oggi non siamo in quella situazione.
Prima di essere in quella situazione ci vorranno nella migliore delle ipotesi (per i pro elettrico) altri 30 annni. Realisticamente ci vorranno dai 50 ai 60 anni che senso avrebbe creare oggi una infrastruttura che verrebbe forse usata fra 50 anni?!
Ad oggi chi ha una elettrica trova senza particolari problemi un punto di ricarica libero.
Quando il fabbisogno crescerà le infrastrutture saranno costruite.
Ossia bisognerà attendere gli ultimissimi anni per proclamare un emergenza, visto che sembra essere l'unico modo per sburocratizzare in Italia.
che sono ABBONDANTEMENTE sovradimensionate rispetto alle vetture elettriche circolandi.
Se tutti avessero l'elettrico sarebbero poche? Ovvio, ma ad oggi non siamo in quella situazione.
Prima di essere in quella situazione ci vorranno nella migliore delle ipotesi (per i pro elettrico) altri 30 annni. Realisticamente ci vorranno dai 50 ai 60 anni che senso avrebbe creare oggi una infrastruttura che verrebbe forse usata fra 50 anni?!
Ad oggi chi ha una elettrica trova senza particolari problemi un punto di ricarica libero.
Vero, i punti di ricarica ci sono.. ma come giustamente hai detto è perchè le auto elettriche sono pochissime oggi.
Ma è anche vero che a furia di spingere (si parla praticamente solo di modelli elettrici) nel giro di pochi anni ci sarà un boom.
Il punto non sono le colonnine.. il punto è la rete e soperattutto la produzione per l'enorme fabbisogno richiesto.
Ma è anche vero che a furia di spingere (si parla praticamente solo di modelli elettrici) nel giro di pochi anni ci sarà un boom.
Il punto non sono le colonnine.. il punto è la rete e soperattutto la produzione per l'enorme fabbisogno richiesto.
Io non credo che ci sarà un boom e te lo dico da uno che crede fortemente nell'elettrico.
Secondo me il passaggio avverrà ma sarà graduale nonostante tutto e anche se penso che prima del 2035 praticamente tutti i costruttori avranno solo auto nuove elettriche comunque il cambio sarà graduale.
Previsione mia ci vorranno più di 15 anni anche solo per arrivare al 40% di elettrico.
Secondo me il passaggio avverrà ma sarà graduale nonostante tutto e anche se penso che prima del 2035 praticamente tutti i costruttori avranno solo auto nuove elettriche comunque il cambio sarà graduale.
Previsione mia ci vorranno più di 15 anni anche solo per arrivare al 40% di elettrico.
Non so.. magari hai ragione in pieno.
Una cosa è certa.. per adguare la produzione di energia elettrica ai nuvi fabbisogni in questa nazione 15 anni sono meno di una scorreggia.
che sono ABBONDANTEMENTE sovradimensionate rispetto alle vetture elettriche circolandi.
Se tutti avessero l'elettrico sarebbero poche? Ovvio, ma ad oggi non siamo in quella situazione.
Prima di essere in quella situazione ci vorranno nella migliore delle ipotesi (per i pro elettrico) altri 30 annni. Realisticamente ci vorranno dai 50 ai 60 anni che senso avrebbe creare oggi una infrastruttura che verrebbe forse usata fra 50 anni?!
Ad oggi chi ha una elettrica trova senza particolari problemi un punto di ricarica libero.
Le macchine elettriche sono ancora pochissime rispetto al numero di auto circolanti. Se diventeranno milioni la situazione sarà più problematica.
Poi forse al nord italia ci sono molte infrastrutture ma più giù la situazione non è così incoraggiante
Una cosa è certa.. per adguare la produzione di energia elettrica ai nuvi fabbisogni in questa nazione 15 anni sono meno di una scorreggia.
Se il governo la smettesse di mettere i bastoni tra le ruote a Comunità Energetiche e impianti rinnovabili in generale, se invece di buttare 13 miliardi nel cesso per un ponte inutile si finanziassero progetti FER di grandi dimensioni entro 15 anni avremmo energia per tutta la nazione.
La Germania ha pianificato 10GW al 2030 di Eolico esclusivamente offshore, il portogallo stessa cifra e altre nazioni si muovono su questa strada. L'italia ha in piano 900MW di Eolico, cioé una scorreggia.
Se si desse il via ai progetti eolici in mare, e solo quelli più concreti, avremmo capacità ben oltre il necessario.
Sul fotovoltaico invece bisogna solo spingere di più sull'acceleratore, se il residenziale va benino e la grande industria finalmente ha capito che deve investire, sulla piccola e media impresa non ci siamo assolutamente.
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