VolkswagenAudi
Possibile cessione di Italdesign da parte di Audi: i sindacati esprimono preoccupazione
di Rosario Grasso pubblicata il 09 Maggio 2025, alle 15:30 nel canale Mercato Green
Rappresentanti sindacali in Italia segnalano che Audi, marchio del Gruppo Volkswagen, avrebbe avviato procedure per la vendita della sua controllata Italdesign. Questa mossa rientrerebbe in un'ampia strategia di riduzione dei costi a livello di gruppo.
20 Commenti
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Le aziende esistono per il dividendo e questo vale per qualsiasi attività economica che supera una certa dimensione.
Definire i prezzi "assurdi" è soggettivo e dipende dalla percezione del consumatore. Tuttavia, l'aumento significativo dei prezzi delle auto è un dato di fatto, spinto da vari fattori (costi materie prime, tecnologia, inflazione, strategie di riposizionamento).
E' chiaro che la R&S nel settore automobilistico odierno è una ricetta per il declino, ma intanto bisognerebbe domandarsi se l'EU sia un contesto favorevole alla crescita dell'industria dell'auto. Fattori come la riduzione demografica e scelte come quella di introdurre schemi di tassazione punitivi quelli della normativa CAFE (Corporate Average Fuel Economy), energia costosa per scelte folli sotto il profilo ambientale, introducono costi che si riverberano poi sulla redditività dle imprese e che mettono in forse la loro esistenza.
Dopo certi livelli semplicemente non è più conveniente costruire auto in Europa. Si fa prima a spostare gli investimenti soldi in altri settori o paesi.
Senza lalleri non si lallera.
Alle spalle di chi esattamente? Gli azionisti sono gente che mette il capitale in una azienda per farlo rendere.
Credo che solo da noi in Italia si abbia una idea così negativa. Forse perchè l'educazione finanziaria è così scarsa che sono ben pochi quelli che mettono i soldi in borsa è c'è sicuramente una influenza della cultura cattolica e comunista che vede sempre il profitto e l'attività finanziaria a qualcosa di intrinsecamente sospetto.
Ma se i prezzi sono sempre aumentati... semmai volevano un maggior dividendo ma la competitività l'hanno totalmente calpestata.
Green ? Sbaglio o è una decisione presa dall'UE ?
Il green ripeto è ininfluente. Può aver accelerato le cose non ne sono sicuro ma diciamo che l'ha fatto. Rimane il punto che il risultato non cambia e che sarebbe comunque finita così. D'altra parte facciamo un parallelismo:
Se da domani Apple o Samsung ti proponessero che ne so S26/27/28 e via via avesse meno funzioni, meno qualità costruttiva ma costasse sempre di più mentre dalla Cina ti propongono un nuovo concept di smartphone futuristico a un prezzo minore secondo te come andrebbe a finire nel tempo? Certo per anni Apple e Samsung venderebbero solo per il nome ma prima o poi la massa si disaffeziona anche ai marchi più forti.
Le aziende esistono per il dividendo e questo vale per qualsiasi attività economica che supera una certa dimensione.
Diciamo che entrambi avete ragione nel senso che negli anni 70/80/90 è vero che tutti puntavano al dividendo ma c'era anche un vero e proprio senso di sfida che si rifletteva anche sulle testate di settore e c'era una ricerca anche di scalare la classifica delle maggiori vendite. Al punto che a volte facevano promozioni assurde solo per tirare la volata.
Mah... su questo ho seri dubbi. Possiamo discutere sui numeri di dettaglio ma quando hai una marginalità spropositata rispetto alla stragrande maggioranza dei prodotti del mercato definire il prezzo "assurdo" non sarà il termine tecnico migliore ma non è nemmeno sbagliato. La riprova è che se l'abbozzassimo con gli incentivi (tutti eh) i prezzi si adeguerebbero senza certo mettere in perdita nessuno.
Mi sembra una domanda assurda... NO. Il lavoro costa uno sproposito e non è nemmeno qualificato, senza contare che nessuno vuole più stabilimenti e grosse infrastrutture vicino casa. Quindi non è tanto l'UE come entità astratta e lontana è che il cittadino medio dell'UE non vuole più l'industria pesante di nessun tipo sotto casa.
Eh... non esageriamo. Parliamo di industrie che hanno utili miliardari. Non di industrie che tirano a campare e non fanno pari a fine bilancio.
Verissimo ma ripeto questo non è conseguenza della UE come se fosse un governo alieno ma della volontà degli europei o della maggior parte degli europei d'altra parte vedi come in Italia a tutt'oggi il nucleare sia tabù quando invece sarebbe la scelta più ovvia.
C'è differenza tra rendimento e pretese irragionevoli. Anche nel mio settore c'è chi viene e mi dice che vuole rendimenti del 30% perché il promotore X gli ha detto che li garantisce e a volte dopo anni tornano che hanno perso tutto. Nelle SPA vale la stessa cosa: se per un rendimento esagerato distruggi l'azienda poi non venire a piangere.
Non nego che ci sia anche questo aspetto ma in questo specifico caso penso che non abbia torto chi dice che una ricerca esasperata di un dividendo monstre ha svuotato le casse e gli investimenti nel settore automotive europeo.
Il green ripeto è ininfluente. Può aver accelerato le cose non ne sono sicuro ma diciamo che l'ha fatto. Rimane il punto che il risultato non cambia e che sarebbe comunque finita così. D'altra parte facciamo un parallelismo:
Centra eccome il green, una delle cause principali dell'aumento dei prezzi è legata proprio alle emissioni di CO2, con le regole sempre più stringenti per ridurre le emissioni. Con le collaborazioni di gentaglia schifosa in tutta EU come Beppe Sala che vincola la circolazione dei veicoli e fa aumentare la domanda per modelli specifici.
Bisogna poi considerare i dispositivi di sicurezza che sono aumentati ed e alcuni son diventati dirittura obbligatori come la frenata automatica, e a questi si aggiunge la moda dei grandi infotainment. Dopodichè è ovvio che probabilmente vi siano i margini di guadagno che ogni produttore impone, però quest'ultimo non è solo una causa del prezzo più alto ma anche della qualità più bassa, proprio per incrementare i guadagni a parità di prezzo.
Le aziende esistono per il dividendo e questo vale per qualsiasi attività economica che supera una certa dimensione.
Definire i prezzi "assurdi" è soggettivo e dipende dalla percezione del consumatore. Tuttavia, l'aumento significativo dei prezzi delle auto è un dato di fatto, spinto da vari fattori (costi materie prime, tecnologia, inflazione, strategie di riposizionamento).
E' chiaro che la R&S nel settore automobilistico odierno è una ricetta per il declino, ma intanto bisognerebbe domandarsi se l'EU sia un contesto favorevole alla crescita dell'industria dell'auto. Fattori come la riduzione demografica e scelte come quella di introdurre schemi di tassazione punitivi quelli della normativa CAFE (Corporate Average Fuel Economy), energia costosa per scelte folli sotto il profilo ambientale, introducono costi che si riverberano poi sulla redditività dle imprese e che mettono in forse la loro esistenza.
Dopo certi livelli semplicemente non è più conveniente costruire auto in Europa. Si fa prima a spostare gli investimenti soldi in altri settori o paesi.
Senza lalleri non si lallera.
Alle spalle di chi esattamente? Gli azionisti sono gente che mette il capitale in una azienda per farlo rendere.
Credo che solo da noi in Italia si abbia una idea così negativa. Forse perchè l'educazione finanziaria è così scarsa che sono ben pochi quelli che mettono i soldi in borsa è c'è sicuramente una influenza della cultura cattolica e comunista che vede sempre il profitto e l'attività finanziaria a qualcosa di intrinsecamente sospetto.
Mah, idea negativa... partiamo dal presupposto che una industria che si chiamava FIAT faccia auto, e che ci debba anche guadagnare, e mi pare ovvio. se smetti di investire e tiri a campare, 0 modelli nuovi, zero ricerca, alle spalle dello stato nel senso dei contributi che ha investito lo stato italiano a vario titolo, in cambio di promesse di fantasmagorici piani industriali con ricadute occupazionali che non ci sono state.
hanno smesso di progettare auto e punto, ricerca e sviluppo zero, da 20 anni almeno, ben prima della crisi, hanno tirato a campare in quel senso.
Il green ripeto è ininfluente. Può aver accelerato le cose non ne sono sicuro ma diciamo che l'ha fatto. Rimane il punto che il risultato non cambia e che sarebbe comunque finita così. D'altra parte facciamo un parallelismo:
Se da domani Apple o Samsung ti proponessero che ne so S26/27/28 e via via avesse meno funzioni, meno qualità costruttiva ma costasse sempre di più mentre dalla Cina ti propongono un nuovo concept di smartphone futuristico a un prezzo minore secondo te come andrebbe a finire nel tempo? Certo per anni Apple e Samsung venderebbero solo per il nome ma prima o poi la massa si disaffeziona anche ai marchi più forti.
Diciamo che entrambi avete ragione nel senso che negli anni 70/80/90 è vero che tutti puntavano al dividendo ma c'era anche un vero e proprio senso di sfida che si rifletteva anche sulle testate di settore e c'era una ricerca anche di scalare la classifica delle maggiori vendite. Al punto che a volte facevano promozioni assurde solo per tirare la volata.
Mah... su questo ho seri dubbi. Possiamo discutere sui numeri di dettaglio ma quando hai una marginalità spropositata rispetto alla stragrande maggioranza dei prodotti del mercato definire il prezzo "assurdo" non sarà il termine tecnico migliore ma non è nemmeno sbagliato. La riprova è che se l'abbozzassimo con gli incentivi (tutti eh) i prezzi si adeguerebbero senza certo mettere in perdita nessuno.
Mi sembra una domanda assurda... NO. Il lavoro costa uno sproposito e non è nemmeno qualificato, senza contare che nessuno vuole più stabilimenti e grosse infrastrutture vicino casa. Quindi non è tanto l'UE come entità astratta e lontana è che il cittadino medio dell'UE non vuole più l'industria pesante di nessun tipo sotto casa.
Eh... non esageriamo. Parliamo di industrie che hanno utili miliardari. Non di industrie che tirano a campare e non fanno pari a fine bilancio.
Verissimo ma ripeto questo non è conseguenza della UE come se fosse un governo alieno ma della volontà degli europei o della maggior parte degli europei d'altra parte vedi come in Italia a tutt'oggi il nucleare sia tabù quando invece sarebbe la scelta più ovvia.
C'è differenza tra rendimento e pretese irragionevoli. Anche nel mio settore c'è chi viene e mi dice che vuole rendimenti del 30% perché il promotore X gli ha detto che li garantisce e a volte dopo anni tornano che hanno perso tutto. Nelle SPA vale la stessa cosa: se per un rendimento esagerato distruggi l'azienda poi non venire a piangere.
Non nego che ci sia anche questo aspetto ma in questo specifico caso penso che non abbia torto chi dice che una ricerca esasperata di un dividendo monstre ha svuotato le casse e gli investimenti nel settore automotive europeo.
come non essere d'accordo, il dividendo è il leitmotiv, ma se una impresa fa una cosa, a aparte la finanza, che ci vuole, dovrebbe pensare a fare qualcosa, mica vale solo per fiat/FCA, che se la sono pappata i francesi che caso strano non hanno smesso di progettare auto in questi 20 anni, pur curando l'aspetto finanziario al pari di FCA,
hanno smesso di progettare auto e punto, ricerca e sviluppo zero, da 20 anni almeno, ben prima della crisi, hanno tirato a campare in quel senso.
Questo è un discorso che per me non fa altro che rafforzare l'idea che i contributi di stato, come sono stati dati in Italia, siano il male assoluto.
Investire presuppone un piano industriale. Quello che ha fatto lo Stato è erogare sussidi che è ben diverso.
Se paga lo Stato quando si è in difficoltà, mentre s'incassano utili quando le cose vanno bene a che serve fare prodotti migliori?
Sul lungo periodo è un incentivo per rendere le aziende meno competitive. E per essere competitivo devi investire in R&S
Se non si ritiene più una attività produttiva si vende o chiude.
Non tutte le attività hanno la forza o la volontà di rimanere competitive.
Qualcuno decide di mungere la vacca finchè fa il latte e di spostarsi a fare altro
Guarda che i prezzi sono aumentati da sempre. È dagli anni '60 che i prezzi delle auto sono in aumento. Il tuo discorso sarebbe condivisibile se nei 50 anni precedenti ci fossero stati anche importanti cali o comunque un andamento non lineare invece i prezzi sono sempre e solo aumentati. L'unico momento in cui c'è stato un andamento non lineare è nella fase immediatamente dopo la guerra in una economia di ricostruzione dove fino a buona parte degli anni 60 si è passati all'auto d'elite all'auto di massa e anche lì ci sarebbe da discutere perché più che una diminuzione dei prezzi semplicemente si sono introdotti modelli che prima non esistevano.
Certo, infatti non dico che l'aumento del prezzo sia totalmente ingiustificato ma che nell'automotive ci sono stati aumenti ampiamente superiori al giustificabile e quindi se per certe cose sono aumenti dovuti e riferibili a tante cose che hai elencato e altre non elencate è altrettanto vero che ci hanno ampiamente marciato sulla cosa.
Investire presuppone un piano industriale. Quello che ha fatto lo Stato è erogare sussidi che è ben diverso.
Se paga lo Stato quando si è in difficoltà, mentre s'incassano utili quando le cose vanno bene a che serve fare prodotti migliori?
Sul lungo periodo è un incentivo per rendere le aziende meno competitive. E per essere competitivo devi investire in R&S
Se non si ritiene più una attività produttiva si vende o chiude.
Non tutte le attività hanno la forza o la volontà di rimanere competitive.
Qualcuno decide di mungere la vacca finchè fa il latte e di spostarsi a fare altro
sono d'accordo, ma in realta non hanno nè venduto nè chiuso, hanno delocalizzato quello che potevano e poi sono andati col cappello in mano in giro a chiedere soldi, non è questione di forza, è questione di cercare la scorciatoia per fare utili senza fare nulla. se poi arriva un trump qualsiasi che gli scopre gli altarini improvvisamente si rendono conto che possono anche fare impresa investendo davvero.
Se c'è una politica che lo permette perchè no? Mica è una onlus.
Trump non c'entra nulla in questa storia.
Mi preoccuperei più della ragione perchè la politica italiana fornisce sussidi in questo modo e non si pensa mai a politiche industriali serie...e non ci vuole molto a capire perchè.
Lo fanno perchè tutti guadagnano, tranne i contribuenti si capisce.
Riguardo a Trump riparliamone tra un anno...
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