Stellantis

Oggi Mirafiori riparte, traferimenti in Polonia per chi vuole evitare la cassa integrazione?

di pubblicata il , alle 12:15 nel canale Mercato Oggi Mirafiori riparte, traferimenti in Polonia per chi vuole evitare la cassa integrazione?

A Mirafiori riparte la produzione, ma ancora in bassi volumi e ranghi ristretti. Per alcuni operai ci sarebbe la possibilità di una trasferta a Tychy

 
56 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info
polli07902 Settembre 2024, 16:22 #21
Originariamente inviato da: megamitch
ma è una trasferta di qualche mese o una chiusura ?

io personalmente ho fatto 3 anni in trasferta, non sono morto. Purtroppo a volte i sacrifici sono necessari.

E non ero single, ma non avevo figli, giusto per completezza di informazione.


Dicono:

a Tychy ci sarebbe posto per dieci operai carrelisti, per una trasferta di massimo due settimane

quindi in teoria potrebbe essere fattibile ma pariamo di 10 persone per 2 settimane insomma, non un gran piano di azione.
Alodesign02 Settembre 2024, 16:27 #22
Ma quando i polacchi alzeranno la testa e pretenderanno salari più alti e condizioni di lavoro più alti?
Dove si va?
polli07902 Settembre 2024, 16:39 #23
Originariamente inviato da: Alodesign
Ma quando i polacchi alzeranno la testa e pretenderanno salari più alti e condizioni di lavoro più alti?
Dove si va?


C'è sempre un paese dove costa meno.
Alodesign02 Settembre 2024, 16:51 #24
Originariamente inviato da: polli079
C'è sempre un paese dove costa meno.


Dai che a fuoria di girare la FIAT torna in Italia.
barzokk02 Settembre 2024, 18:54 #25
Originariamente inviato da: ilariovs
Perché chi diceva che l'elettrico danneggiata l'automotive italiano che faceva?
O trollava o non sapeva che diceva.

Scegli quella che ti piace di più.

https://www.reuters.com/business/au...any-2024-09-02/
[i]Volkswagen considers historic German plant closures in cost-cutting drive
VW, which drives most of Volkswagen's unit sales, is the first of its brands to undergo a cost-cutting drive targeting 10 billion euros ($11 billion) in savings by 2026 as it attempts to streamline spending to survive the transition to electric car[/i]
AlexSwitch02 Settembre 2024, 19:11 #26
Originariamente inviato da: barzokk
https://www.reuters.com/business/au...any-2024-09-02/
[i]Volkswagen considers historic German plant closures in cost-cutting drive
VW, which drives most of Volkswagen's unit sales, is the first of its brands to undergo a cost-cutting drive targeting 10 billion euros ($11 billion) in savings by 2026 as it attempts to streamline spending to survive the transition to electric car[/i]


Stavo per intervenire con la stessa notizia...
Per noi in Italia è una bruttissima notizia visto che l'industria automobilistica tedesca ha una buona parte della supply chain qui da noi!! Poche macchine fatte in Italia ( Stellantis ), taglio della produzione VW ( per ora come marchio ) in Germania sono un mix letale per la nostra economia.
Approfondendo la notizia pare che il tracollo della casa di Wolfsburg sia dovuto, oltre al rallentamento dell'economia tedesca a causa soprattutto dell'aumento del costo dell'energia dopo le vicende in Ucraina, all'incapacità di produrre modelli elettrici relativamente economici e competitivi e al non aver voluto investire nell'ibrido!!
Insomma VW ha confidato troppo su una transizione relativamente veloce ed indolore verso l'elettrico e si sono fregati con le loro mani. ID3 ed ID4 sono due costosi aborti di vetture, soprattutto la prima; nel segmento lusso la Porsche Taycan elettrica è un altro chiodo che non riescono a piazzare se non con forti sconti ( e ciao ciao agli utili ), stesso discorso per Audi.
Intanto a Bruxelles si tace facendo spallucce...
Strato154102 Settembre 2024, 19:30 #27
La gestione post Marchionne è stata disastrosa... A dir poco...
Tuttavia tutto il settore auto sta soffrendo a causa delle scelte scellerate dell'europa.. Volenti o nolenti le pagheremo tutte perchè tutto sta favorendo il mercato cinese.
Phantom II02 Settembre 2024, 21:16 #28
Originariamente inviato da: AlexSwitch
Piccola chiosa su politica e sindacati: ora si stanno rendendo conto, forse, degli errori commessi nel corso degli anni con FIAT/FCA/Stellantis e di quanto lo Stato ha pagato in sovvenzioni, contributi, ammortizzatori sociali per ritrovarsi con un pugno di mosche e il rischio concreto di una desertificazione industriale in futuro.
Invece di scrivere parole di fuoco che rimangono sulla carta i sindacati italiani dovrebbero seguire le orme dei loro colleghi americani che hanno minacciato serrate di tutti gli impianti produttivi se Stellantis non rispetta le quote di produzione pattuite con il nuovo contratto collettivo. In Italia Stellantis parla con comunicati stampa, negli USA è andato direttamente Tavares per rassicurare i sindacati ed i lavoratori.

Nel merito credo sia utile essere più specifici.
La politica non deve rendersi conto di nulla. Lo stato attuale delle cose - la deindustrializzazione generalizzata - non è una novità dell'oggi e nemmeno di ieri, ma degli ultimi 35 anni e la politica l'ha accompagnata con convinzione sulla spinta di una classe imprenditoriale che ha abdicato a ogni idea di imprenditoria in favore della rendita (gli Agnelli-Elkann ma pure i Benetton ecc. sono la dimostrazione plastica di questo stato di cose).
I sindacati, segnatamente quelli confederali (CGIL, CISL e UIL) è da altrettanto tempo, se non di più, che conducono soltanto battaglie utili al proprio apparato dirigente sulla pelle degli interessi dei lavoratori.
Qualcuno si ricorda della scandalosa pensione del CISL Bonanni? O di tutti gli alti dirigenti della CGIL passati dal sindacato al parlamento nazionale o europeo dopo aver garantito, soprattutto ai governi di centro sinistra, la "pace sociale" mentre si avallavano delocalizzazioni, contratti precari e aumento costante dell'età pensionabile?
Per non parlare delle lotte a perdere come quella con la Fiat dell'allora Marchionne, dove la FIOM venne abbandonata dal piano confederale nel momento in cui c'era da difendere il CCNL con le unghie e i denti, che invece fu perso a "favore" della contrattazione unicamente aziendale.

Se c'è qualcuno che deve rendersi conto della situazione e agire di conseguenza - a partire dal mollare CGIL-CISL-UIL per rivolgersi a chi, quanto meno, ha un'idea autentica di sindacalismo, tipo l'odierno UAW di Shawn Fain - sono i lavoratori.
CYRANO03 Settembre 2024, 06:57 #29
ilariovs03 Settembre 2024, 07:09 #30
Originariamente inviato da: barzokk
https://www.reuters.com/business/au...any-2024-09-02/
[i]Volkswagen considers historic German plant closures in cost-cutting drive
VW, which drives most of Volkswagen's unit sales, is the first of its brands to undergo a cost-cutting drive targeting 10 billion euros ($11 billion) in savings by 2026 as it attempts to streamline spending to survive the transition to electric car[/i]


A parte che VW è tedesca e non italiana. Quindi NON vedo la correlazione, in Germania circolano 1,4mln di elettriche e vendono il 12% senza 1€ di incentivi.

In Italia circolano 260.000 BEV e vendono il 3,8% con incentvi (4 spicci vero ma ci sono stati).

Quindi, senza essere dei professori universitari, se in due posti così diversi succede la stessa cosa allora l'elettrico NON c'entra e solo degli ignoranti possono pensarlo VERO?


Ma visto che è in inglese te lo traduco IO, non vorrei che è per questo che non hai colto.

" La piattaforma MEB non ha dato i frutti sperati, BYD e Tesla hanno preso grosse fette del mercato cinese, dove noi eravamo primi nelle vendite da 20 anni. Il diesel ha fatto fetecchia, ci è costato mld di € di multe e non lo compra più nessuno manco in Europa.
Quindi ci troviamo a gareggiare sul termico con i motori a combustione contro gli ibridi giapponesi, e con la MEB ed il suo software contro Tesla, BYD, Geely ecc quindi dobbiamo riorganizzare l'azienda per tirare fuori liquidità da investire in un nuovo progetto BEV e PHEV per tenere il mercato cinese oppure rischiamo di ridimensionarci enormemente"

Così dovrebbe essere più chiaro.
Ma in buona sintesi

Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".

La discussione è consultabile anche qui, sul forum.
^