MINI: saranno tutte elettriche dal 2030
di Rosario Grasso pubblicata il 15 Marzo 2021, alle 14:01 nel canale Mercato
Mini si prepara alla transizione alla mobilità elettrica: prima all'interno del Gruppo BMW
Mini segue le altre case automobilistiche che hanno annunciato tempistiche ben precise per il completamento della transizione all'elettrico, sempre più stimolata da legislatori e da istanze legate al cambiamento climatico. Entro il 2030 tutte le nuove Mini commercializzate avranno un propulsore completamente elettrico, con l'ultimo veicolo a combustione endotermica previsto per il 2025.
Mini: solo auto elettriche dal 2030
Mini diventa così il primo brand interno al Gruppo BMW a realizzare un annuncio simile, e si pone sulla scia di altri costruttori come Jaguar Land Rover, Ford, Volvo e General Motors, che hanno annunciato piani analoghi nelle ultime settimane.
La prima Mini completamente elettrica è stata la Mini Cooper SE, dotata di un motore elettrico da 184 CV e con autonomia fino a 270 km. Secondo fonti non ufficiali arriverà presto una versione full-electric anche della Countryman, che dovrebbe entrare in produzione entro il 2023. Mini starebbe lavorando anche su due nuovi crossover.
Mini è il marchio più dinamico all'interno del Gruppo BMW. Spesso viene usato per sperimentazioni e per tastare il terreno circa le nuove evoluzioni. BMW potrebbe quindi valutare con Mini gli effetti di un tipo di annuncio come questo per poi estenderlo al proprio catalogo.
32 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPer ora sonno annunci e belle intenzioni, da qui alla data effettiva, fanno sempre in tempo a cambiare idea.
Va bene un obiettivo, ma tecnologicamente ancora non ci siamo per tanti motivi (che tutti conoscono), se all'approssimarsi della data limite ancora non saranno stati risolti, faranno presto a spostare il tutto.
Nemmeno io ci credo, ma, come ho scritto sopra.
intanto si pongono un obiettivo, a spostarlo fanno sempre in tempo.
Si, al capolinea in italia, dove ci sono migliaia di paesini piccoli e cittadine di
provincia che hanno 1-2 colonnine pubbliche se va bene. Nella mia provincia
vagano solo 2-3 auto in totale elettriche tutte tesla.
Tutte le nazioni che non producono macchine vogliono una data per la fine del motore a scoppio, le nazioni che producono macchine invece fanno orecchie da mercante. La transizione ecologica non può essere esclusivamente sulle spalle dei consumatori, non posso comprare una macchina che ha 250 km di autonomia e pagarla 15-20000 euro.
fosse solo quello, hai dimenticato che in rete domestica si carica forse in 12h
e hai dimenticato che se 60.000.000 di italiani caricano la notte la loro auto contemporaneamente, la rete elettrica farà PUF.
dettagli insomma
e hai dimenticato che se 60.000.000 di italiani caricano la notte la loro auto contemporaneamente, la rete elettrica farà PUF.
dettagli insomma
Questa è una colossale leggenda metropolitana.
La rete AD OGGI, anche nella tua assurda ipotesi che tutti carichino insieme è più probabile che faccia PUF perché cade un albero su una linea ad alta tensione che non per il carico in se.
Ehm... I calcoli puoi farli anche tu stesso: ipotizza anche solo una auto a famiglia.
La famiglia media italiana ha il contatore da 3KW, di cui ne usa, in media, 1 o meno.
Una auto in ricarica consuma dai 2 KWh in sù.
Ora, considerando che la rete in estate va in crisi già solo per i condizionatori e che i piani italiani sono sviluppati in modo che più prelevi e più paghi puoi trarre le facili conclusioni.
Discorso diverso in altri paesi dove il contatore da 15KW è la norma.
Quello che mi fa sorridere è che nessuno sembra essersi accorto che durante il primo lockdown, nonostante di auto in giro ce ne fossero pochissime i dati sull'inquinamento non si sono praticamente mossi
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