L'elettrico fa perdere posti di lavoro? Così un'azienda italiana sta diventando dieci volte più grande

di pubblicata il , alle 08:56 nel canale Mercato Green L'elettrico fa perdere posti di lavoro? Così un'azienda italiana sta diventando dieci volte più grande

È vero che il passaggio all'elettrico fa perdere posti di lavoro? Ci sono aziende che al contrario stanno facendo fruttare un know how acquisito in decenni, e sfruttano la transizione per crescere

 
24 Commenti
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acerbo03 Marzo 2022, 12:41 #21
Un'altra eccellenza italiana frustrata dal sistema Italia che sarà assorbita da un gruppo estero.
marchigiano03 Marzo 2022, 13:47 #22
Originariamente inviato da: DevilsAdvocate
I guasti saranno un quinto perché i motori sono molto più semplici ed i loro componenti molto più solidi.


mah.... che un auto elettrica si guasti meno a pari utilizzo è tutto da verificare

c'è gente che fa 800k km con un diesel e altri fondono a 60k

di conseguenza ci sarà gente che non avrà problemi con l'elettrico e altri con la batteria bruciata dopo 2 anni e nessuna garanzia perchè la centralina dichiarerà il cattivo uso
andy4503 Marzo 2022, 13:49 #23
Originariamente inviato da: DevilsAdvocate
Questo dipende, nel caso, da case madri "furbe" che non rendono modulari le batterie. L'unica cosa che manca attualmente alle officine è una batteria più grossa dove scaricare temporaneamente la tua per poterla aprire e cambiarne le celle, ma suppongo questo tipo di attrezzature prima o poi diventeranno la norma.


Vedremo, per ora è troppo presto.

Originariamente inviato da: DevilsAdvocate
I guasti saranno un quinto perché i motori sono molto più semplici ed i loro componenti molto più solidi. Restano trasmissioni ed ammortizzatori o dispositivi di sicurezza dove puoi avere problemi ma per il resto sarà ben difficile che le case madri debbano richiamare esemplari "per guasti al rotore"....


La maggioranza dei guasti sulle auto termiche sono elettrici ed elettronici, a meno di guasti dovuti a usura o a parti difettose per lo più ti ritrovi a sostituire cavi, candele, bobine, alternatore, batteria, fusibili...se sei sfortunato sensori e centralina...sulle elettriche si romperà qualche altra cosa, tranquillo che i produttori non si perderanno la grossa fetta di guadagni dei centri assistenza, come è scontato che i costi di riparazione cresceranno esponenzialmente, proprio perché le auto si guastano meno...ti faranno pagare oro anche il tempo impiegato dal personale iper specializzato che metterà le mani sopra alla macchina.
Personaggio03 Marzo 2022, 16:42 #24
Originariamente inviato da: Tigre.
Assolutamente d'accordo, la questione è ben diversa e sicuramente non come la vuole far passare l'articolo che,a dirla tutta, mi pare scritto più da un fans dell'elettrico che non da un redattore imparziale.

Come una rondine non fa primavera così una azienda con 31 dipendenti non è certo rappresentativa nella questione specifica, certo non lo è anche solo considerando quante officine, magazzini di ricambi e quant'altro legati al motore endotermico chiuderanno con relativa perdita di posti di lavoro, e non solo direttamente ma anche indirettamente considerando l'indotto, visto che è utopistico pensare che tutte si possano riconvertire per le auto elettriche....

Per dire avevo letto di uno studio fatto dall'associazione dei concessionari la quale alla fine della fiera diceva che con il passaggio alle vendite online, anche questo discorso pare che diventi il "futuro" per comprare un'auto cioè ordinarla direttamente dal sito dell'azienda che la produce come per altro già sta avvenendo per alcuni brand, si perderanno qualcosa come 70.000 posti di lavoro, altro che azienda con 31 dipendenti che dovrebbe essere il "modello" da seguire.......


mediamente oggi una mansione esiste per massimo 10 anni, bisogna essere in grado di rivendersi dietro ad un continuo e pressante studio, personalmente in 20'anni di lavoro nel mondo delle TLC ho cambiato completamente mansione 3 volte. Ho iniziato con il monitoraggio delle reti e visto che stava finendo tutto all'estero me ne sono andato prima a fare il tecnico in campo. Con la crescita del livello tecnologico degli apparati è aumentata anche la facilità d'uso, si è passati da 1 giorno per installare una bts lato sw e configurazione, a 10 minuti e senza competenze, oggi basta installare l'HW seguendo la procedura con meno difficolta del montaggio di un mobile IKEA e la configurazione avviene automaticamente da remoto. La manutenzione anche è più semplice, le rotture sono rare e basta cambiare la scheda, il resto è automatico. Sono andato via da lì e oggi faccio il Progettista RF. Anche questa mansione finito il 5G probabilmente sparirà. Per il 6G, la progettazione di rete sarà automatizzata. Colleghi "de coccio" sono voluti rimanere fossilizzati su una delle due mansioni e oggi si trovano senza lavoro o a fare le fotocopie. Come per i dipendenti ci sono gli imprenditori o meglio coloro che si asseriscono di essere tali. Un imprenditore è una persona che sfrutta le potenzialità del mercato per vendere beni e servizi nel momento loro migliore per poi cambiare merceologia o servizio nel momento più opportuno, i migliori sono quelli che anticipano il mercato.
Partiamo dai negozi al dettaglio. Le videoteche sono state spazzate via dalla paytv e anche dal fatto che i soldi dedicati all'intrattenimento domestico di una famiglia sono sempre quelli e sono stati spostati dal video e dalla musica ai videogames che oggi hanno un mercato 100 volte superiore a 20 anni fa. L'unica videoteca ancora esistente in Italia è IBS, era una videoteca/libreria a corso Trieste a Roma, 20'anni fa ha puntato sull'online e oggi ancora esiste grazie alla sua lungimiranza, ma anche Netflix lo era e quando nacque Blockbuster era agli apici, una multinazionale con decine di migliaia di dipendenti e miliardi di fatturato, poi fallita. I prossimi saranno le edicole che ancora insistono di avere aiuti dallo stato quando farebbero meglio a vendersela prima che il suo valore sia 0, gli incentivi rimanderebbero solo l'inevitabile.
Poi ci sono le altre imprese un po' più grandi, se tu oggi produci frizioni per autoveicoli già sai che fra 10 anni non avrai più commissioni e dovresti investire tutto quello che hai per cambiare merce, magari anche fuori dal mondo dell'automotive. Fare imprese significa rischiare, e vanno fatte continuamente scelte drastiche per restare in piedi e se ti dice bene per diventare grandi.
Tu parli dei concessionari? Se avessi un concessionario me lo venderei e con quei soldi mi farei una società che vende veicoli usati importati dal resto d'Europa. Il mercato dell'usato varia molto da paese a paese. Per esempio una 500L o 500X con poche migliaia di km, la paghi 15'000€ in Italia ma 10'000 in Francia o Germania. Inoltre il mercato dell'usato avrà un incredibile impennata nei prossimi anni proprio perché oggi se vuoi una macchina nuova deve essere elettrica altrimenti non potrai più usarla tra qualche anno, ma per comprarla servono molti più soldi soprattutto per chi punta all'utilitaria, quindi si vira molto più sull'usato di una volta.
Il commesso invece è una persona abile alle vendite, può cercare lavoro in un agenzia immobiliare o fare il rappresentante e gli conviene farlo adesso i primi che se ne vanno avranno sicuramente più opportunità.

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