Stellantis

Il ministro Urso: "il governo ha fatto la sua parte, Stellantis no". Minaccia di togliere le risorse PNRR

di pubblicata il , alle 12:31 nel canale Mercato Il ministro Urso: "il governo ha fatto la sua parte, Stellantis no". Minaccia di togliere le risorse PNRR

Dal meeting di Rimini il ministro Adolfo Urso torna ad attaccare Stellantis, accusandola di aver disatteso gli accordi. L'azienda rimanda al mittente

 

Della lotta, più o meno a distanza, tra il governo italiano e Stellantis ne abbiamo parlato spesso, ed il meeting di Rimini è stata una buona occasione per tornare sull'argomento.

Lo ha fatto ancora una volta il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, che è tornato a puntare il dito contro l'azienda di Carlos Tavares, e lo ha fatto senza mezzi termini, e senza quel velo di diplomazia che aveva caratterizzato recenti dichiarazioni: "Tocca alla Fiat assumersi la responsabilità sociale, tocca a Stellantis rilanciare l’auto in Italia e noi aspettiamo una risposta da tempo. Il governo ha fatto la sua parte, Stellantis no".

Il ministro ha ripercorso le tappe che hanno portato allo stallo attuale: "nel primo incontro con Tavares lui mi chiese due cose per progettare lo sviluppo dell'auto italiana per raggiungere l'obiettivo di un milione di veicoli. La prima di rimuovere l'ostacolo dell'Euro 7, e ci siamo riusciti, per questo Stellantis ha annunciato il prolungamento di alcuni modelli. Poi ci chiese un piano incentivi commisurato alla produzione in Italia e abbiamo fatto il più grande piano incentivi sull'auto, un miliardo di euro".

Continua Urso: "Avevamo come obiettivi la rottamazione di veicoli altamente inquinanti e poi consentire che l'auto elettrica fosse alla portata anche dei ceti più deboli. Abbiamo raggiunto questi obiettivi, ma quello del sostegno della produzione italiana non è stato raggiunto. Perché era Stellantis che doveva aumentare la produzione nel nostro Paese per rispondere alle richieste sollecitate dagli incentivi. Quindi il governo ha fatto la sua parte, l'azienda no".

Adolfo Urso

Il titolare del dicastero ha anche parlato dei fondi PNRR assegnati a progetti Stellantis, per i quali è necessario muoversi in tempi brevi: "Stellantis deve dare una risposta a breve, perché se non risponde positivamente sul progetto della gigafactory a Termoli, le risorse del Pnrr saranno destinate ad altri. Non possiamo perdere le risorse del Pnrr perché Stellantis non mantiene gli impegni. E la scadenza è nelle prossime ore".

Una situazione intricata, e che include diversi punti, tra cui la quinta auto a Melfi, gli investimenti a Pomigliano e Cassino, o la produzione della Fiat 500 ibrida a Mirafiori. Urso ci tiene anche a sottolineare che "i contratti di sviluppo si fanno con chi crea occupazione, non con chi la riduce". Tante questioni a cui Stellantis sembra aver risposto con poche parole:

"È essenziale che tutti gli attori della catena del valore - compreso il Governo - contribuiscano a creare le giuste condizioni per la competitività, la dinamica del mercato e anche per la tranquillità, indispensabili per realizzare la transizione epocale che la mobilità sta vivendo. Con riferimento alle dichiarazioni odierne, che seguono le numerose dei giorni scorsi, l'azienda rimane concentrata sull’esecuzione del piano per l’Italia per i prossimi anni, già comunicato ai partner sindacali, che include progetti importanti come quello per Mirafiori 2030".

15 Commenti
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TorettoMilano23 Agosto 2024, 12:34 #1
qualcuno si è accorto di regalare soldi a stellantis mentre non ci torna indietro nulla anzi producono fuori dall'italia, oggi si prevede neve
nonsidice23 Agosto 2024, 12:39 #2
Se lo stato avesse dato un vitalizio a tutti i dipendenti ora Stellantis in Italia già dagli anni 2000 invece di miliardi a pioggia al padrone, si sarebbe speso la metà e non ci sarebbe il Tavano e rompere i @@.
Con buona pace del "meid in Itali"
Darkon23 Agosto 2024, 12:45 #3
Ma speriamo che una volta per tutte smettiamo di regalare soldi a Stellantis.

Fosse per me abolirei proprio in generale qualsiasi sovvenzione all'industria dell'auto ivi compreso meccanismi perversi di indebitamento come valore dell'usato garantito e altre formule che alla fine portano le famiglie a vivere in un perenne stato di indebitamento e rateizzazione.
TecnoPC23 Agosto 2024, 13:12 #4

Ma di cosa stiamo parlando?

Gli industriali hanno da sempre gioco facile sulla mediocrità della classe politica Italiana (sia DX che SX) ...e i sindacati, lasciamo perdere!!!
sk0rpi0n23 Agosto 2024, 13:30 #5
"Avevamo come obiettivi la rottamazione di veicoli altamente inquinanti e poi consentire che l'auto elettrica fosse alla portata anche dei ceti più deboli. Abbiamo raggiunto questi obiettivi"

Ma dove?!?
Darkon23 Agosto 2024, 14:31 #6
Originariamente inviato da: sk0rpi0n
"Avevamo come obiettivi la rottamazione di veicoli altamente inquinanti e poi consentire che l'auto elettrica fosse alla portata anche dei ceti più deboli. Abbiamo raggiunto questi obiettivi"

Ma dove?!?


Stiamo parlando di Urso... non è che puoi aspettarti che abbia contezza di quello che accade veramente fra la gente comune.
Rei & Asuka23 Agosto 2024, 15:35 #7
Qualunque coda dica Urso, vedendo il listino Fiat, ha ragione.
E' ora di staccare la spina, una volta per tutte, a questa mangeria di soldi a tradimento.
Nui_Mg23 Agosto 2024, 15:42 #8
Originariamente inviato da: Rei &
E' ora di staccare la spina, una volta per tutte,

Ci crederò solo quando lo vedrò...e anche così mi sa che non basterà
Rei & Asuka23 Agosto 2024, 15:44 #9
Ah lo so, ma lasciami almeno la speranza quella è gratis.
Tigre.23 Agosto 2024, 16:10 #10
Originariamente inviato da: Rei &
Qualunque coda dica Urso, vedendo il listino Fiat, ha ragione.
E' ora di staccare la spina, una volta per tutte, a questa mangeria di soldi a tradimento.


Più che altro è ora di smetterla di regalare i soldi dei contribuenti "sulla parola", prima mi fai vedere i fatti, che significa modelli nuovi prodotti in Italia e incremento della relativa occupazione/consolidamento di quella esistente e poi possiamo anche discutere di incentivi, a cui peraltro sono contrario ma se servono per l'occupazione può anche andare bene.

La questione è che il volpone del CEO di Stellantis si è fatto dare i quattrini da noi poi ha aperto una fabbrica a Strasburgo cioè in Francia mettendo contemporaneamente i nostri operai in cassa integrazione, così la pigliamo in quel posto due volte visto che questa forma di ammortizzatore sociale la paga sempre la collettività, è ora di finirla davvero......

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