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Google, accordo storico per la cattura del carbonio: 100 dollari per tonnellata di CO2

di pubblicata il , alle 12:01 nel canale Mercato Google, accordo storico per la cattura del carbonio: 100 dollari per tonnellata di CO2

Il colosso di Mountain View stringe un accordo con Holocene, startup impiegata nelle operazioni di cattura del carbonio direttamente dall'aria che fa uso di un processo più efficiente rispetto a quello dei concorrenti

 

Google ha recentemente annunciato un accordo con Holocene, una startup emergente nel settore della cattura diretta dell'aria (DAC), per rimuovere l'anidride carbonica dall'atmosfera. Quello che rende l'annuncio particolarmente interessante è il prezzo pattuito tra le due realtà: 100 dollari per tonnellata di CO2.

Questo prezzo infatti è considerato l'obiettivo, per il settore, a cui tendere poiché rappresenta il punto in cui le tecnologie di rimozione del carbonio possono essere commercialmente sostenibili. L'accordo ha quindi la potenzialità di rappresentare un punto di svolta sia per il settore, ma soprattutto per la lotta al riscaldamento globale. Al momento il prezzo medio del settore è di 600 dollari per tonnellata.

Holocene è una realtà fondata nel 2022 da Anca Timofte, studentessa di economia a Stanford, assieme ad altri co-fondatori provenienti da Climeworks, una delle prime aziende ad avventurarsi nel campo della cattura del carbonio. La startup, nonostante la sua giovane età, ha già attratto l'interesse (e gli investimenti) di figure importanti, tra cui il Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti (DOE), l'Xprize Carbon Removal di Elon Musk e la società di investimenti climatici Breakthrough Energy di Bill Gates.

La tecnologia sviluppata da Holocene si basa su una ricerca condotta dall'Oak Ridge National Laboratory, che ha sviluppato un nuovo processo chimico per filtrare la CO2 dall'aria. Holocene afferma che questo metodo ha una maggior efficienza rispetto ai metodi tradizionali poiché può gestire allo stesso tempo due cicli chimici: uno che assorbe la CO2 dell'aria e un altro che produce un flusso puro di diossido di carbonio che può essere stoccato (sequestrato) stottoterra. 

In particolare il primo ciclo del processo adottato da Holocene riguarda il passaggio dell'aria nell'acqua che contiene amminoacidi che attraggono la CO2. Alla miscela viene poi aggiunta guanidina, che reagisce con il diossido di carbonio dando luogo alla formazione di un cristallo solido che può essere separato dalla fase acquosa. Quest'ultima viene riutilizzata per il primo ciclo del processo, mentre i cristalli vengono riscaldati per produrre un flusso di CO2 pura in forma gassosa che può essere stoccata permanentemente nel sottosuolo. Sia gli amminoacidi, sia la guanidina sono recuperati per poter essere riutilizzati

A titolo di confronto, il processo adottato dalla già citata Climeworks si basa sull'impiego di filtri solidi per l'estrazione della CO2 dall'aria, che devono essere ciclicamente riscaldati per poter rilasciare il gas catturato prima di poter essere utilizzati per un nuovo ciclo di assorbimento. Climeworks ha annunciato negli scorsi mesi che i suoi DAC di prossima generazione dovrebbero consentire di portare il prezzo della cattura a 250-300 dollari per tonnellata.

Holocene al momento dispone solamente di un piccolo impianto pilota a Knoxville, in Tennessee, che ha la capacità di catturare 10 tonnellate di CO2 dall'aria ogni anno. Nell'accordo stretto con Google è prevista la cattura di 100 mila tonnellate di CO2 entro il 2032 che richiederà necessariamente per Holocene un impegnativo percorso di ampliamento delle operazioni. Google, come parte dell'accordo, ha già anticipato una parte sostanziosa dei 10 milioni di dollari dell'accordo, allo scopo di supportare l'espansione di Holocene, che ora dovrà costruire un nuovo stabilimento dimostrativo che possa catturare 5000 tonnellate di CO2 all'anno e successivamente un impianto commerciale con la capacità di cattura di 500 mila tonnellate all'anno di diossido di carbonio.

La stessa Google indica come la cattura di 100 mila tonnellate di CO2 dall'aria equivalga al togliere dalle strade circa 20 mila auto a benzina per un anno. Non si può non ricordare, però, come la stessa Google abbia emesso 14,3 milioni di tonnellate di CO2 solamente nel corso del 2023 per le sue operazioni globali. La lotta al riscaldamento globale e al cambiamento climatico è un problema complesso che, come tale, va affrontato su più fronti: le tecnologie per la cattura della CO2 sono solo un tassello della strategia e inevitabilmente non si può non passare da un impegno nella riduzione delle emissioni.

Inoltre al momento il settore della cattura diretta dell'aria è ancora in una fase iniziale e per poter incidere in maniera sensibile sulla lotta all'inquinamento da diossido di carbonio ha bisogno di una fase di crescita ed espansione. Attualmente esistono (anzi, alcuni sono in costruzione) 27 impianti nel mondo per la cattura diretta dall'aria con una capacità complessiva di 10 mila tonnellate.

Da un certo punto di vista l'accordo tra Google e Holocene è più un modo di stabilire un precedente significativo dal punto di vista del prezzo, che d'ora in poi potrebbe rappresentare un punto di riferimento importante per il mercato e innescare nel settore una corsa agli investimenti.

14 Commenti
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DevilsAdvocate11 Settembre 2024, 12:27 #1
Ci stanno 1000 alberi circa in un ettaro di bosco. ogni albero adulto sequestra 100-200 Kg di CO2 all'anno.
Un ettaro di bosco già sequestra circa 100 tonnellate l'anno, col vantaggio di produrre anche ossigeno, fare ombra/da dissipatore di calore.

Un ettaro è un quadrato 100mx100m, un bosco di 10KM^2 (piccolo) sono 10'000 ettari.

In pratica sono un milione di tonnellate di CO2 sequestrate l'anno, e supporrei che costi meno di 10 milioni di dollari,
e da qui al 2032 gli alberi sono anche cresciutelli.
Mars9511 Settembre 2024, 12:37 #2
Non possono trasformare la CO2 sequestrata in un materiali più inerte? Ho letto qualcosa sul calcare per esempio.
Stoccarla in forma gassosa non mi sembra così definitivo, non basta un cedimento, un terremoto, una perdita qualsiasi per reimmettere nell'ambiente tonnellate di CO2?
Mars9511 Settembre 2024, 12:38 #3
Originariamente inviato da: DevilsAdvocate
Ci stanno 1000 alberi circa in un ettaro di bosco. ogni albero adulto sequestra 100-200 Kg di CO2 all'anno.
Un ettaro di bosco già sequestra circa 100 tonnellate l'anno, col vantaggio di produrre anche ossigeno, fare ombra/da dissipatore di calore.

Un ettaro è un quadrato 100mx100m, un bosco di 10KM^2 (piccolo) sono 10'000 ettari.

In pratica sono un milione di tonnellate di CO2 sequestrate l'anno, e supporrei che costi meno di 10 milioni di dollari,
e da qui al 2032 gli alberi sono anche cresciutelli.


Tutto molto bello, ma prima o poi l'albero muore, si decompone e reimmette la CO2 assorbita.
alien32111 Settembre 2024, 12:46 #4
Originariamente inviato da: Mars95
Tutto molto bello, ma prima o poi l'albero muore, si decompone e reimmette la CO2 assorbita.


Non solo, è già stato dimostrato che piantare alberi non è scalabile,
infatti bisogna tenere conto del tipo di albero del tipo di suolo del clima degli incendi ecc.

Per l'articolo anche questi metodi hanno problemi, stoccare la CO2 in forma gasso nel sottosuolo è problematico e soggetto a fuoriuscite anche per minime attività geotermiche.
matrix8311 Settembre 2024, 13:00 #5
Originariamente inviato da: DevilsAdvocate
Ci stanno 1000 alberi circa in un ettaro di bosco. ogni albero adulto sequestra 100-200 Kg di CO2 all'anno.
Un ettaro di bosco già sequestra circa 100 tonnellate l'anno, col vantaggio di produrre anche ossigeno, fare ombra/da dissipatore di calore.

Un ettaro è un quadrato 100mx100m, un bosco di 10KM^2 (piccolo) sono 10'000 ettari.

In pratica sono un milione di tonnellate di CO2 sequestrate l'anno, e supporrei che costi meno di 10 milioni di dollari,
e da qui al 2032 gli alberi sono anche cresciutelli.


Gli alberi sono proprio la peggior soluzione possibile. Tu guardi solo quello che ti conviene. Ma non parli di quanta CO2 reimmette, che è anche maggiore. Inoltre non è usabile ovunque.
supertigrotto11 Settembre 2024, 13:31 #6
Vado a memoria,ho letto di uno studio che ha dimostrato che con l'aumento della CO2 la vegetazione mondiale è aumentata del 30% ,facendo crescere vegetazione anche in aree desertiche, però questo non ha diminuito la CO2 in atmosfera ne aumentato l'ossigeno perché la pianta,di giorno consuma la CO2 ma di notte consuma ossigeno.
Quindi è stato messo in dubbio il fatto che,piantando grandi foreste ,il problema della CO2 possa essere risolto.
softkarma11 Settembre 2024, 14:10 #7
Originariamente inviato da: supertigrotto
Vado a memoria,ho letto di uno studio che ha dimostrato che con l'aumento della CO2 la vegetazione mondiale è aumentata del 30% ,facendo crescere vegetazione anche in aree desertiche, però questo non ha diminuito la CO2 in atmosfera ne aumentato l'ossigeno perché la pianta,di giorno consuma la CO2 ma di notte consuma ossigeno.
Quindi è stato messo in dubbio il fatto che,piantando grandi foreste ,il problema della CO2 possa essere risolto.


La CO2 viene utilizzata per costruire le parti dell'albero, quindi cattura CO2 mentre l'albero cresce e si stabilizza una volta che l'albero ha raggiunto la maturità e rimane della stessa grandezza.
Dove prima non c'era nulla e poi nasce una foresta si può conservare la CO2 in forma di... legno....
Opteranium11 Settembre 2024, 14:11 #8
che io sappia, gli alberi emettono ossigeno di giorno e anidride carbonica di notte, per cui il risultato finale è un pareggio.
Dovrebbero puntare sulle alghe, che sono state i primi e principali produttori di ossigeno sulla Terra
biometallo11 Settembre 2024, 14:25 #9
Originariamente inviato da: Opteranium
che io sappia, gli alberi emettono ossigeno di giorno e anidride carbonica di notte, per cui il risultato finale è un pareggio.

Senza nascondere la mia ignoranza in materia, ma allora secondo te chi ha prodotto quel 20% di ossigeno che compone l'atmosfera terrestre?

Ad una ricerca veloce risulta che "un albero (la tipologia non viene specificata) emette mediamente quasi 118.000 kg di ossigeno l'anno"
qui il link alla ricerca scientifica da cui è stato tratto quel dato.
https://papers.ssrn.com/sol3/papers...ract_id=2202856
Opteranium11 Settembre 2024, 15:51 #10
bastava guardare il rigo sotto, sono le alghe principalmente

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