Europa, altre brutte notizie sui semiconduttori: dopo Intel, anche un'altra azienda frena su un impianto in Germania
di Manolo De Agostini pubblicata il 25 Ottobre 2024, alle 11:31 nel canale MercatoAccantonato o "rimandato a data da destinarsi" il piano di Wolfspeed di costruire una Fab in Germania da 3 miliardi di euro per produrre semiconduttori al carburo di silicio su wafer da 200mm, fondamentali per le auto elettriche. Altro duro colpo al CHIPS Act europeo.
Secondo il Financial Times, Wolfspeed avrebbe accantonato il progetto di costruire una fabbrica di semiconduttori a Ensdorf, in Germania, a causa del rallentamento dell'adozione dei veicoli elettrici.
Per l'Europa si tratta di un altro duro colpo al CHIPS Act, dopo la scelta di Intel di sospendere per almeno 2 anni i piani di investimento in Germania e Polonia. L'obiettivo del CHIPS Act è quello di produrre in Europa il 20% dei semiconduttori globali entro il 2030, ma sembra irraggiungibile.
Mercoledì, il primo ministro del Saarland, Anke Rehlinger, ha affermato che il progetto Wolfspeed "non è stato abbandonato, ma è stato rinviato a una data indeterminata nel futuro, principalmente a causa dell'evoluzione del mercato". Wolfspeed ha affermato che Ensdorf rimane il suo "sito preferito" per una potenziale espansione in Europa. Frasi di circostanza che non cambiano lo stato delle cose.
Già a giugno si erano addensate le voci sulla sospensione dei piani di Wolfspeed, la quale nel 2023 aveva annunciato un impianto da 3 miliardi per produrre semiconduttori al carburo di silicio su wafer da 200mm. All'epoca si puntava il dito contro l'assenza di finanziamenti adeguati, più in particolare le lungaggini europee nel concedere l'approvazione della Commissione europea per gli aiuti di Stato, senza i quali investimenti simili non sono finanziariamente sostenibili.
A Reuters è stato confidato che ZF Friedrichshafen, azienda multinazionale tedesca che realizza componenti per l'industria dei trasporti e che avrebbe dovuto fornire un importante contributo economico all'operazione, avrebbe deciso di sfilarsi dall'operazione.
La notizia ha chiaramente fatto scatenare l'opposizione del primo ministro Scholz, che si era vantato di come i progetti di Ensdorf e Magdeburgo - Wolfspeed e Intel - dimostrassero il potenziale della Germania per diventare il fulcro del rinnovato slancio europeo nel settore dei semiconduttori.
"Un altro progetto di prestigio governativo è stato polverizzato", ha affermato Julia Klöckner, parlamentare per i cristiano-democratici dell'opposizione. "La bolla dei sussidi è scoppiata e consente una sola conclusione: la politica economica della coalizione Scholz ha fallito".
"Tali sussidi... non affrontano i veri ostacoli agli investimenti in Germania", ha affermato Oliver Holtemöller del Leibniz Institute for Economic Research di Halle. Secondo lui, il governo di Scholz dovrebbe invece concentrarsi su "politiche economiche che migliorino l'ambiente imprenditoriale per tutte le aziende, comprese quelle che non sono ancora state fondate".
Al momento in Germania la vera novità è rappresentata dalla Fab di ESMC - joint venture tra TSMC, Robert Bosch, Infineon Technologies e NXP Semiconductors - sovvenzionata da sussidi pari a 5 miliardi di euro, per la quale non sembrano esserci intoppi.
In Italia, invece, in attesa di Silicon Box procede il piano di STMicroelectronics, sempre sul carburo di silicio, insieme ad altri progetti come quello di MEMC.
13 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPerché grazie al libero mercato non si può più, al massimo lo Stato può finanziare o avere partecipazioni
È stara una bella parentesi ma nei nuovi equilibri di potere mondiale non c'è più posto per noi se non da spettatori
Ora si sta focalizzando sul suo mercato nazionale (gli USA), l'importante invece è che i produttori Europei (come ad esempio ST, Bosch, Infineon, ecc.) continuino con il riportare o potenziare la capacità produttiva in Europa
(così magari si prendono loro le quote di mercato a cui puntava Wolfspeed).
ST ha uno dei suoi due poli produttivi dei componenti e chip in Carburo di Silicio (SiC) proprio da noi a Catania e lo sta potenziando, tanto per dirne una.
È stara una bella parentesi ma nei nuovi equilibri di potere mondiale non c'è più posto per noi se non da spettatori
Per esempio, l'estremo oriente ha una natalità decisamente inferiore a quella europea, zero immigrazione e società che diventeranno geriatriche, così come economie non brillanti.
Il principale problema europeo è la burocrazia e l'integrazione a metà, non sono cose irrisolvibili.
Sei un poveraccio
Perché lo stato imprenditore è un fallimento assoluto,
Leggevo un articolo di cui parlava che la Germania sta vendendo le sue aziende all' estero,quindi per i tedeschi il discorso scalata Unicredit non è l'unica cosa che sta accadendo in Germania.
Mi dispiace dirlo,anche se sono pro ambiente,i verdi tedeschi che hanno manipolato il parlamento europeo,hanno fatto grossi disastri,hanno fatto in modo di distruggere parte del sistema economico tedesco ed europeo per evidente stoltezza e grande ignoranza.
Mettiamo che in tutta Europa diventiamo tutti belli green,tanto da vantarci da primi della classe,sapete di quanti punti percentuali calerebbe l'inquinamento?
Un numero talmente basso che il resto del mondo ci prende giustamente per il sedere visto che già l'Europa, è uno dei continenti più green.
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