Emissioni di metano: recuperarlo in atmosfera salverebbe il clima e risolverebbe la crisi energetica
di Giulia Favetti pubblicata il 11 Ottobre 2022, alle 17:08 nel canale MercatoQuanto accaduto ai gasdotti Nord Stream 1 e 2 nel Baltico ha messo in luce un’altra grande necessità europea, quella di dotarsi di un sistema di misurazione e controllo delle emissioni di metano, che aiuterebbe anche il suo recupero
Dei gasdotti Nord Stream 1 e 2 e di quanto è avvenuto a settembre abbiamo parlato in questo articolo e se da una parte le dinamiche dell’evento sono ancora sotto indagine, dall’altra quanto accaduto ha messo in luce l’inadeguatezza europea nel monitorare le emissioni di metano. Contrariamente a quanto accade per la CO2, in Europa oggi abbiamo una scarsa conoscenza delle potenzialità del metano come gas clima-alterante, e quanto avvenuto nel Baltico lo ha messo ben in evidenza.
In termini di emissioni antropogeniche, il metano è il secondo gas serra più abbondante dopo l’anidride carbonica ed è responsabile di circa il 30% del riscaldamento attuale; ha inoltre una straordinaria capacità di intrappolare il calore (tecnicamente GWP, potenziale di riscaldamento globale), pari a 84 volte quella della CO2 considerando un periodo di 20 anni ed è un precursore dell’ozono troposferico (da non confondere con l’ozono in stratosfera – a più di 10 km di altezza –, che ci protegge dagli UV solari).
Nonostante la pericolosità del CH4, le stime relative alle sue emissioni sono soggette a un elevato grado di incertezza, eppure attualmente saremmo in grado di recuperare buona parte del metano disperso ottenendo due risultati di grande importanza: diminuire sensibilmente l’effetto serra presente nell’atmosfera riappropriandoci al contempo di una preziosa risorsa.
Secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia (Iea), oltre il 70% delle emissioni globali di metano dell’industria Oil&Gas può essere recuperato utilizzando le tecnologie oggi disponibili, con costi minimi o marginali per i fornitori. La Clean Air Task Force (CATF), una delle organizzazioni partner dell’Environmental Defense Fund, ha condotto una campagna di sensibilizzazione mirata a evidenziare le emissioni fuggitive di metano in Europa e quelle programmate dell’industria energetica, documentando per due anni l’inquinamento da metano proveniente da oltre 215 impianti Oil&Gas in 13 Paesi dell’Unione.
Secondo la Iea, se nel 2021 le perdite globali di metano da operazioni fossili fossero state recuperate e commercializzate, il mercato avrebbe avuto una disponibilità di altri 180 mld di mc di gas: per fare un paragone, secondo le stime del MiSE il nostro consumo annuale di metano è compreso fra i 73 e 76 miliardi di metri cubi.
17 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoRecuperarlo in atmosfera...
Ma non spiega come farlo ...Nel pagliaio c'è un ago che vale molto...
Ci sono delle tecniche in studio, tra cui il famoso grafene o la zeolite, in forma
di membrane... quindi, campa cavallo...
Potremmo suggerirlo a Cingolani... chissà, magari con qualche aggeggio
apposito, riusciamo a contribuire sulle scorte
ma se ha costi minimi o marginali come mai non lo fanno ? pigrizia perchè schifano i soldi ?
o forse è una fesseria come al solito ?
mai sentito di un'impresa che ritiene che non valga la pena di spendere 5 per guadagnare 100 ..
più facile trovare articoli che dicono cavolate e che sostengono che costi 5 ma in realtà costa 100 e che non si vende a 100 (costi marginali vuol dire grandi guadagni) ma a 5 ..
le solite bolle di metano...
ma ormai mi sono abituato a leggere il gossip quando leggo questi articoli.. cavolo.. verrebbe voglia di invitare al convegno domani qualcuno ... ma è a numero chiuso.. solo addetti del settore..
Basterebbe estrarlo con le tecnologie odierne così da non dover comprare l'uranio da Paesi esteri e poi giù ad alimentare centrali nucleari italiane!
Va bene così?
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