Tesla
Elon Musk, ultimatum ai dipendenti Tesla: "basta smart working, o in ufficio o licenziati"
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 01 Giugno 2022, alle 16:35 nel canale MercatoIl patron di Tesla non vuole più accettare lo smart working, e con due lettere ai dipendenti lancia un ultimatum: o si torna in ufficio o ci si trova un altro lavoro. Chi vuole stare a casa deve praticamente vivere per alcuni giorni in fabbrica
64 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMolti usano la semplicistica analogia che un computer usato in ufficio si può usare anche da casa, il che ha di fatto portato ai risultati disastrosi di cui ogni giorno possiamo essere testimoni. Provate ad usare uno qualsiasi dei "servizi al cittadino" telefonici, dove le poche volte che riesci effettivamente a parlare con chi ti serve combatti con impiegati svogliati e sottofondi di schiamazzi casalinghi.
La balla dell'aumento di produttività lavorando da casa non è più credibile, ed in ogni modo se ne vedranno ulteriori danni quando e se il mondo tornerà a regime.
Penserai "ecco, appunto meeting in presenza", peccato che la presenza fosse voluta solo per quei 3gg, perchè TUTTI lavorano da casa da quando l'azienda esiste (10 anni) e si trovano ogni 6 mesi o una volta l'anno per questo genere di eventi.
La società è superproduttiva, sprizza idee e passione da tutti i pori, fanno un sacco di formazione (sia interna, mediante meeting settimanali via Zoom, che esterna) e tutti sono super appassionati (di IT, che è il core business dell'azienda), tutto l'esatto contrario dei "cervelli rammolliti" di cui parli.
Anzi, la possibilità di lavorare in telelavoro ha aumentato di molto le possibilità dell'azienda di assumere personale qualificato (che oggi è veramente difficile da trovare, almeno nel settore IT) senza porsi stupide limitazioni basate sulla geografia, non a caso i dipendenti vanno dal Piemonte alla Sicilia, dalla Puglia al Veneto e alcuni anche dall'estero.
E attenzione, non sto parlando di una multinazionale, parlo di una srl fondata 10 anni fa da due ragazzi di 34 anni, che ora ha 20 dipendenti e nei prossimi mesi punta almeno a raddoppiarli.
Meno luoghi comuni e più fatti plz.
Se confrontiamo una riunione in presenza/telefonica con una riunione fatta con Meet/Zoom/Teams o qualsiasi altro servizio simile la differenza c'è ed è evidente a vantaggio di questi ultimi.
Poter condividere qualsiasi cosa in tempo reale, senza inutili orpelli, e in modo infinitamente più usabile fa una differenza ABISSALE.
Non parliamo poi della possibilità di cedere il controllo su ciò che si sta condividendo.
Ma signori, ma vi ricordate com'era prima?
[LIST]
[*]gozziliardi di giornate perse per spostarsi da A a B (ricordo gente che si faceva NA-MI, MI-RO, TO-BO per una riunione di 2h, semplicemente FOLLIA!)
[*]sale riunioni da prenotare
[*]proiettori che mancavano o che avevano problemi
[*]mega display da cui non si vedeva nulla a meno di essere a 2m di distanza
[*]cavi che mancavano sempre, prese di corrente che mancavano sempre, problemi di connettività 9 volte su 10
[/LIST]
Dai ragazzi, ok che ci siano i bastian contrari che danno retta a quello squinternato di Musk, ok che qualcuno dia addosso allo smart working o al telelavoro per nostalgia o perchè "si stava meglio quando si stava peggio", però ricordiamoci di quanto il lavoro remoto abbia semplificato la vita e reso efficiente il tempo speso a lavorare.
Se confrontiamo una riunione in presenza/telefonica con una riunione fatta con Meet/Zoom/Teams o qualsiasi altro servizio simile la differenza c'è ed è evidente a vantaggio di questi ultimi.
Poter condividere qualsiasi cosa in tempo reale, senza inutili orpelli, e in modo infinitamente più usabile fa una differenza ABISSALE.
Non parliamo poi della possibilità di cedere il controllo su ciò che si sta condividendo.
Ma signori, ma vi ricordate com'era prima?
[LIST]
[*]gozziliardi di giornate perse per spostarsi da A a B (ricordo gente che si faceva NA-MI, MI-RO, TO-BO per una riunione di 2h, semplicemente FOLLIA!)
[*]sale riunioni da prenotare
[*]proiettori che mancavano o che avevano problemi
[*]mega display da cui non si vedeva nulla a meno di essere a 2m di distanza
[*]cavi che mancavano sempre, prese di corrente che mancavano sempre, problemi di connettività 9 volte su 10
[/LIST]
Dai ragazzi, ok che ci siano i bastian contrari che danno retta a quello squinternato di Musk, ok che qualcuno dia addosso allo smart working o al telelavoro per nostalgia o perchè "si stava meglio quando si stava peggio", però ricordiamoci di quanto il lavoro remoto abbia semplificato la vita e reso efficiente il tempo speso a lavorare.
Trovandomi in una situazione molto simile alla tua, non posso che sottolineare ogni singola parola (e per farlo non ho bisogno di riunirvi in una stanza da prenotare per dirvelo di persona )
Lascia perdere, è una battaglia persa.
Molti lavorano ancora in aziende ferme agli anni 80 dove il "manager" sa solo fare micromanagement e pensa che le persone siano produttive solo perché dietro una scrivania in ufficio. Poveretti.
Nei prossimi anni assisteremo ad aziende che andranno fully remote ed assumeranno i migliori talenti ed altre che andranno out of business. Ci sarà un cambio radicale di paradigma. Che i vari brunetta, musk & co se ne facessero una ragione
PS: OVVIAMENTE io parlo solo di desk workers, che sono quelli che possono lavorare da remoto. Un operaio non può fare remote working per ovvie ragioni.
Se devi dare un servizio al pubblico tramite telefono capisco che occorra essere in ufficio e non puoi avere il cane che abbaia affianco o il bambino che urla.
Ma se non ho alcuna interazione con esterni e il mio lavoro è stare davanti a email per il 90% del tempo, ho la possibilità di parlare con un collega premendo un tasto... perchè diavolo dovrei spararmi 1 ora di strada, km, stress, costi, inquinamento etc...?
Le aziende che dopo 2 anni di pandemia non hanno capito questo sono destinate a fallire col tempo.
La pandemia qualcosa di buono l'ha portato, i dipendenti hanno capito che esiste una vita oltre a stare nel traffico e passare 9 ore al giorno chiusi in una stanza con gente che magari ti sta pure sulle palle.
Interazione con i colleghi? Lavoro di gruppo? Tutte cazzate che le aziende propinano per tenerti in ufficio e controllarti, classica mentalità anni 60 italiana.
Il dipendente soddisfatto è quello che ha una vita oltre al lavoro, che lavora per obbiettivi, che sente la FIDUCIA del responsabile... tutto questo viene anche prima dei soldi.
Il settore amministrativo può anche stare a casa.
Gli operai, ovviamente no.
Ingegneri, designer, sviluppo, devono convivere per dare il meglio.
Penserai "ecco, appunto meeting in presenza", peccato che la presenza fosse voluta solo per quei 3gg, perchè TUTTI lavorano da casa da quando l'azienda esiste (10 anni) e si trovano ogni 6 mesi o una volta l'anno per questo genere di eventi.
La società è superproduttiva, sprizza idee e passione da tutti i pori, fanno un sacco di formazione (sia interna, mediante meeting settimanali via Zoom, che esterna) e tutti sono super appassionati (di IT, che è il core business dell'azienda), tutto l'esatto contrario dei "cervelli rammolliti" di cui parli.
Anzi, la possibilità di lavorare in telelavoro ha aumentato di molto le possibilità dell'azienda di assumere personale qualificato (che oggi è veramente difficile da trovare, almeno nel settore IT) senza porsi stupide limitazioni basate sulla geografia, non a caso i dipendenti vanno dal Piemonte alla Sicilia, dalla Puglia al Veneto e alcuni anche dall'estero.
E attenzione, non sto parlando di una multinazionale, parlo di una srl fondata 10 anni fa da due ragazzi di 34 anni, che ora ha 20 dipendenti e nei prossimi mesi punta almeno a raddoppiarli.
Meno luoghi comuni e più fatti plz.
Le eccezioni ci sono sempre state è sempre ci saranno.
Complimenti a loro
In medio stat virtus
Come dicevano i latini, in medio stat virtus.Per esperienza personale, ci sono delle cose che vengono meglio quando si lavora da casa, risparmiando tempo con inutili meeting dei manager, e altre cose cose dove bisogna essere tutti insieme nella stessa stanza.
Tutto dipende dal contesto, non esiste una regola fissa, ad esempio, un operaio che monta le auto non può fare smartworking, mentre un sistemista lo può fare. Quindi questa intransigenza di Musk è solo un capriccio.
Molti usano la semplicistica analogia che un computer usato in ufficio si può usare anche da casa, il che ha di fatto portato ai risultati disastrosi di cui ogni giorno possiamo essere testimoni. Provate ad usare uno qualsiasi dei "servizi al cittadino" telefonici, dove le poche volte che riesci effettivamente a parlare con chi ti serve combatti con impiegati svogliati e sottofondi di schiamazzi casalinghi.
La balla dell'aumento di produttività lavorando da casa non è più credibile, ed in ogni modo se ne vedranno ulteriori danni quando e se il mondo tornerà a regime.
@saturn
se attualmente è l'uomo più ricco del mondo probabilmente non è così drogato come pensi.
Ma parla per te e finiscila di dire cazzate.
Credo che la cosa fondamentale sia organizzare l'azienda affinché il modello ibrido non sia svilente per i dipendenti, dando loro tutti gli strumenti necessari e soprattutto organizzando la gestione aziendale intorno a questo modello. Secondo me è molto importante che tutta la struttura di management si adatti a questo modo di lavorare e che siano i primi a dare l'esempio.
Ho lavorato per qualche tempo in una famosa "cooperativa" basca che è finita anche su "report" come modello di azienda. A parte la quantità di caxxate che diceva appunto report, la ragione per la quale non avevamo nessun tipo di lavoro da remoto è che "i soci sono tutti uguali", e se alcuni soci non possono lavorare da remoto, allora nessuno può.
Queste rimostranze furono fatte proprio dai lavoratori che non potevano lavorare da remoto e si lamentavano che fosse una ingiustizia, perché ovviamente se sei tecnico manutentore dell'edificio non lo puoi fare da remoto (così come io che avevo bisogno delle strumentazioni di laboratorio non avrei potuto farlo).
Per dire che queste distinzioni che a noi sembrano tanto ovvie in altri ambienti non lo sono affatto.
In un periodo di probabile recessione, assumere nuovi talenti al posto di chi preferisce altro al ritorno in fabbrica, è una buona mossa. Inoltre previene il fatto che da remoto ci possa essere maggiori distrazioni verso altri lidi.
40 ore settimanali in ufficio per alcuni di loro potrebbero essere svolte già nei primi 4 giorni della settimana, visto l'azienda di cui si parla, lasciando il venerdì in remoto.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".