Stellantis
Dichiarazioni shock del CEO Stellantis: "le auto elettriche ci vengono imposte, qualcuno fallirà"
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 02 Dicembre 2021, alle 16:38 nel canale MercatoIl CEO di Stellantis Carlos Tavares ha rilasciato dichiarazioni pesanti contro l'elettrificazione imposta. I costi aumentano ma non possono essere assorbiti dal cliente finale. Alcune case rischiano il tracollo
361 Commenti
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e ce lo saremo meritato.
grazie al c@##o.... tu vai in giro con un'auto del 1960 e 500000km sul groppone, priva di cinture e con il serbatoio di benzina rattoppato con lo scotch? Perchè sappi che "conviene" rispetto a un'auto del 2010...
Perché scusa non vale per qualsiasi altra centrale? O pensi che non ci tiriamo dietro anche centrali a carbone degli anni '60 rimaneggiate nel tempo?!
È ovvio che quando costruisci una centrale fai una stima della vita utile ma poi cerchi di farla durare più a lungo possibile a volte superando la stima altre volte rimanendo al di sotto della stima.
Comunque rimane il fatto che salvo scoperte epocali non vedo grandi alternative. Il fabbisogno energetico cresce a ritmi che le rinnovabili non potranno sostenere quindi? Ti riempi di centrali a metano o carbone?
Ripeto se hai una soluzione migliore io sono disposto ad ascoltare senza problemi però mi devi dare un'alternativa.
Quando sarà conveniente per tutti potrebbe essere troppo tardi, e non parlo necessariamente del clima (discorso ben più ampio), ma della dipendenza dal petrolio che è una fonte finita in mano a pochi.
E' dagli anni '80, quando ero appena un ragazzino, che sento parlare di crisi del petrolio e che sarebbe finito a breve. Sono passati quasi 40 anni, viene ancora estratto, non si sa quando finirà e nemmeno leggo più di proiezioni in merito (20? 30? 40 anni?).
Detto questo io non vedo l'ora di mettere le mani su un'auto elettrica con un'autonomia decente e un prezzo abbordabile.
Ma il problema è proprio quello, altrimenti non saremmo qui a parlarne.
La transizione all'elettrico ci potrebbe stare nella misura in cui le attuali problematiche verrebbero risolte. E questo per tutti, e in primis per gli operai, e non soltanto per chi può permetterselo (e con ciò non mi riferisco soltanto a chi possa comprare un'auto elettrica, ma anche a chi la possa mantenere & ricaricare per quello che gli serve. SENZA sconvolgere la sua vita).
vero. ma la differenza in caso di guasto o perdite è molto diversa...
così come i costi di manutenzione o quelli di costruzione del nuovo. Diciamo che per una "tradizionale" il nuovo costa poco, mentre nuke costa una immensità, per cui prolungare la vita delle seconde in ogni modo interessa molto...
così come i costi di manutenzione o quelli di costruzione del nuovo. Diciamo che per una "tradizionale" il nuovo costa poco, mentre nuke costa una immensità, per cui prolungare la vita delle seconde in ogni modo interessa molto...
Infatti è molto diversa... ad oggi qualsiasi statistica ti dice che nonostante gli incidenti nucleari ha fatto più morti il carbone di tutte le centrali nucleari sia diretti che indiretti.
Ma poi ripeto... se c'è una alternativa sono qua pronto ad ascoltarti. Quello che mi rammarica è che c'è un esercito di gente che dice no al nucleare ma poi non propone niente.
Il tempo passa... quindi che si fa? Ripeto mi piacerebbe che mi dicessi quella che pensi sia per te la strada giusta se il nucleare lo escludi a priori e intendo cose verosimili eh... se mi dici reattori a fusione ti rispondo ben venga la ricerca ma ad oggi non sappiamo se e quando saranno fruibili quindi non sono una soluzione.
grazie al c@##o.... tu vai in giro con un'auto del 1960 e 500000km sul groppone, priva di cinture e con il serbatoio di benzina rattoppato con lo scotch? Perchè sappi che "conviene" rispetto a un'auto del 2010...
Il fatto che siano "non molto sicure" ce lo dovresti dimostrare.
Quando avrai postato tutti i link ufficiali dove sono riportati il migliaio di piccoli incidenti non letali o con bassissima mortalità mai legata alle radiazioni delle centrali nucleari, io ti fornirò quelli che riportano tutte le centinaia di migliaia di morti causati da tutte le altre centrali tradizionali e rinnovabili.
Ad oggi l'unico grande incidente nucleare con ripercussioni dimostrate sulla popolazione è quello di Chernobyl (circa 400 morti) ed è stato un incidente causato parzialmente da difetti progettuali e da un serie di omissioni ed errori umani. A seguito dell'incidente tutte le centrali nucleari RMBK (Chernobyl) sono state adeguate per risolvere il difetto di contenimento e tutte le centrali nucleari in generale hanno ricevuto procedure automatizzate e non bypassabili di 4 livelli quindi abbiamo un'ottima confidenza che incidenti del genere non possano più ricapitare. E se stai per dire che in Italia si sa che le cose son fatte col c**o sappi che ci sono ancora oggi centinaia di studenti che vengono a visitare le nostre centrali di Trino e Latina.
Poi, mettila così, visto che sull'auto del 1960 con 500k km c'è il tuo c**o sopra, tu ti fideresti ad andarci in giro se non fossi più che sicuro che i tuoi "rattoppi" tengano?
Ma il problema è proprio quello, altrimenti non saremmo qui a parlarne.
La transizione all'elettrico ci potrebbe stare nella misura in cui le attuali problematiche verrebbero risolte. E questo per tutti, e in primis per gli operai, e non soltanto per chi può permetterselo (e con ciò non mi riferisco soltanto a chi possa comprare un'auto elettrica, ma anche a chi la possa mantenere & ricaricare per quello che gli serve. SENZA sconvolgere la sua vita).
Le notizie sulla scarsità di materiali sono sempre da prendere con le pinze. Solitamente si parla di scarsità di risorse ma non di riserve. La risorsa è il pozzo di petrolio o miniera di uranio che hai già individuato e sai di poter aprire e commercializzare a buon prezzo sul mercato. Le riserve sono molte di più, non le conosciamo neanche tutte quante. E' solo che con la domanda attuale proprio non conviene ancora cercarle. Stai tranquillo che se dovessimo avere ancora bisogno di petrolio nel 2150 (carburanti, plastiche ecc) converrà cercarne altro (e lo si troverà.
Detto ciò, il problema non è tanto che il petrolio finisca o meno; è l'impatto che ha sull'ambiente.
così come i costi di manutenzione o quelli di costruzione del nuovo. Diciamo che per una "tradizionale" il nuovo costa poco, mentre nuke costa una immensità, per cui prolungare la vita delle seconde in ogni modo interessa molto...
I costi del nucleare sono alti proprio perché considerano tutta una serie di fattori di rischio che per cecità non vogliamo riconoscere anche ad altre centrali tradizionali. Ad esempio il costo di smantellamento e deposito delle scorie viene detratto dai guadagni in operatività cosicché dopo i 60 anni nominali di funzionamento ti se già pagato quanto citato sopra. I coefficienti di sicurezza di questi impianti sono così elevati che spesso con una minima spesa di adeguamento puoi prolungare la vita utile di una centrale. Ovviamente questa deroga non la decide chi mantiene la centrale: lui la richiede; un ente sovranazionale, dopo opportuni test, la rilascia o meno.
E' chiaro che se tu pensi di ammortizzare i tuoi costi in 60 anni ma dopo 20 e dopo un incidente nucleare, fai votare ad una massa generalmente ignorante in materia (e non è offensivo, anzi è normale che nessuno sappia tutto di tutto) se dismettere o meno il nucleare (cosa ti aspetti che votino?), è chiaro che i costi lievitano... sono 40 anni di mancati guadagni!
Comunque si sta già parlando di aprire 48 nuove centrali a gas in Italia per sopperire al futuro fabbisogno nazionale... così... giusto per confermare quanto saremo green nel 2050...
E comunque è tutta colpa delle auto, mi raccomando (visto che da lì nasceva l'articolo)
Ma il problema è proprio quello, altrimenti non saremmo qui a parlarne.
La transizione all'elettrico ci potrebbe stare nella misura in cui le attuali problematiche verrebbero risolte. E questo per tutti, e in primis per gli operai, e non soltanto per chi può permetterselo (e con ciò non mi riferisco soltanto a chi possa comprare un'auto elettrica, ma anche a chi la possa mantenere & ricaricare per quello che gli serve. SENZA sconvolgere la sua vita).
Ok, tralasciamo anche il fatto che il petrolio non è infinito, rimane il fatto che sia in mano a pochi e non mi sembra poco visto che oggi fanno il bello e il cattivo tempo tenendo in ostaggio mezzo mondo.
In ogni caso ci vorrà del tempo prima che le auto elettriche siano accessibili a tutti, funziona sempre così con le grosse transizioni tecnologiche. Chi se lo può permettere fa da beta tester in questo caso
Sto nella stessa situazione, in realtà ho due garage: in uno c'è la corrente ma solo in bassa potenza, insufficiente per un trapano elettrico figurati per una macchina; nell'altro la sola installazione di una colonnina a bassa tensione mi costerebbe 4000 euro e sarebbe vincolata ad un solo operatore (Iberdrola).
Insomma, non la vedo una roba facile.
Senza contare la quantità enorme di persone che vive in condominio. Spesso si hanno un paio di macchine, quasi sempre si ha un solo garage. La seconda macchina va nel parcheggio condominiale quando va bene, in strada quando va meno bene.
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