Cina e Europa, stallo sui dazi alle auto, dall'Asia minacce all'export alimentare europeo

di pubblicata il , alle 11:16 nel canale Mercato Cina e Europa, stallo sui dazi alle auto, dall'Asia minacce all'export alimentare europeo

Si continua a trattare sui dazi alle auto elettriche cinesi, ma per ora il ministro Wentao non ha trovato terreno fertile nella Commissione Europea

 

Dopo i colloqui di qualche giorno fa con il governo italiano (il quale ha deciso di sostenere i dazi aggiuntivi alle auto cinesi), il ministro del commercio cinese Wang Wentao ha avuto un incontro anche con la Commissione Europea, sempre nel tentativo di trattare sulla questione, e ridurre, se non annullare, i dazi provvisori.

Purtroppo per lui e per il suo Paese ha incassato anche il no del vicepresidente della Commissione Europea e Commissario per il commercio UE Valdis Dombrovskis, che ha ribadito la posizione della politica europea, a pochi giorni dal voto che dovrebbe confermare i dazi.

I dialoghi hanno avuto finora un tono di collaborazione e di ricerca di una soluzione che possa accontentare le parti, come ribadito da un portavoce della Commissione dopo l'incontro: "Entrambe le parti hanno ribadito la loro volontà politica di perseguire e intensificare gli sforzi per trovare una soluzione reciprocamente accettabile, che dovrebbe essere efficace nell’affrontare il problema, applicabile, monitorabile e compatibile con l’OMC. Le parti hanno concordato di riesaminare gli impegni sui prezzi, che comportano un impegno di prezzo minimo da parte degli esportatori e spesso un tetto ai volumi".

China EV

Si tratta quindi su diversi fronti, tra cui il primo è quello del prezzo. Le auto elettriche cinesi infatti spaventano il mercato nostrano per il prezzo più competitivo, grazie a forti sussidi statali che abbattono i costi. Al contrario, pensare di porre un tetto ai volumi non sembra una strada percorribile, in quanto minerebbe il senso  per i cinesi di espandersi in altri mercati.

Tuttavia, anche se la discussione è fin qui rimasta civile, arrivano delle mezze minacce da oriente per quanto riguarda l'export di prodotti alimentari europei. La Cina, esattamente come ha fatto l'Europa, ha in corso indagini sulle importazioni UE di brandy, carne di maiale e latticini, con la possibilità che vengano applicati dei dazi in Cina, proprio come per le auto. Il vicepresidente della Commissione ha espresso forti preoccupazioni, e definito le accuse "discutibili".

49 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info
Max Power20 Settembre 2024, 11:19 #1
Anche un ritardato avrebbe previsto le conseguenze.

Si metterà sul piatto ciò che conviene.

Ma forse sarebbe utile utilizzare i rapporti commerciali 1:1

Ci arriveranno i nostri super Eroi?
omerook20 Settembre 2024, 11:35 #2
protezionisti in import e liberisti in export è il sogno bagnato di ogni stato!
pengfei20 Settembre 2024, 11:38 #3
Mannaggia stavolta le arance ci restano sul groppone
Unrue20 Settembre 2024, 11:50 #4
Ma non potremmo iniziare a fottersene dei regolamenti e fare come fanno loro? Iniziamo a foraggiare i costruttori europei, si abbassano i prezzi e iniziano a diventare competitivi. A parità di prezzo poi chi se li fila quelli cinesi?

Tanto non si può gareggiare contro un rivale che ha regole diverse, non c'è proprio partita.
TheDarkAngel20 Settembre 2024, 11:53 #5
Originariamente inviato da: Unrue
Ma non potremmo iniziare a fottersene dei regolamenti e fare come fanno loro? Iniziamo a foraggiare i costruttori europei, si abbassano i prezzi e iniziano a diventare competitivi. A parità di prezzo poi chi se li fila quelli cinesi?

Tanto non si può gareggiare contro un rivale che ha regole diverse, non c'è proprio partita.


Foraggiamo i costruttori europei da prima che i cinesi scendessero dalle biciclette....
Unrue20 Settembre 2024, 11:54 #6
Originariamente inviato da: TheDarkAngel
Foraggiamo i costruttori europei da prima che i cinesi scendessero dalle biciclette....


Non quanto loro evidentemente.
TheDarkAngel20 Settembre 2024, 11:57 #7
Originariamente inviato da: Unrue
Non quanto loro evidentemente.


Sicuramente più di loro visto che abbiamo iniziato negli anni 80 e loro da 10 anni scarsi.

La differenza è che loro chiedono un risultato specifico perchè hanno una visione precisa di quale dovrà essere il futuro dell'automotive, noi facciamo solo ingrassare gli azionisti senza mettere mezzo paletto sensato.
Massimiliano Zocchi20 Settembre 2024, 11:57 #8
Originariamente inviato da: Unrue
Ma non potremmo iniziare a fottersene dei regolamenti e fare come fanno loro? Iniziamo a foraggiare i costruttori europei, si abbassano i prezzi e iniziano a diventare competitivi. A parità di prezzo poi chi se li fila quelli cinesi?

Tanto non si può gareggiare contro un rivale che ha regole diverse, non c'è proprio partita.


Il problema è che se li filerebbero, eccome. Ci sono già prodotti in Cina che fanno impallidire quelli occidentali. Con il continuo tira e molla, e l'incapacità della nostra industria di rinnovarsi velocemente, a causa dei dinosauri che la controllano, stiamo perdendo il treno tecnologico.
E non parlo solo di motorizzazione elettrica o termica, la tecnologia in Cina è più e meglio implementata, non spaventa costruttori e acquirenti, e spesso è portata anche in fasce di prodotto basse. In questo momento è il prodotto che ci sta surclassando, non il suo prezzo.
alien32120 Settembre 2024, 12:20 #9
Bene cosi, primo passo per lo staccamento dalla cina,

Uno stato che non ha mantenuto le promesse fatte al WTO per entrare nel commercio mondiale.

Uno stato dittatoriale che schiavizza i sui cittadine e che commette continui crimini contro l'umanità.

Uno stato in cui non c'è la libertà di informazione

Uno stato che non rispetta i diritti dei lavoratori

Uno stato che non rispetta le più basiche norme anti inquinamento

Forse c'è speranza
io78bis20 Settembre 2024, 13:52 #10
Originariamente inviato da: Unrue
Ma non potremmo iniziare a fottersene dei regolamenti e fare come fanno loro? Iniziamo a foraggiare i costruttori europei, si abbassano i prezzi e iniziano a diventare competitivi. A parità di prezzo poi chi se li fila quelli cinesi?

Tanto non si può gareggiare contro un rivale che ha regole diverse, non c'è proprio partita.


Puoi foraggiare quanto vuoi ma le batterie dalla Cina arrivano o almeno le migliori quindi a meno che non vuoi EV che poi spingi non puoi fare niente

Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".

La discussione è consultabile anche qui, sul forum.
^