Alfa Romeo in crisi, vuole uscirne costruendo auto (elettriche) solo su ordinazione
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 09 Ottobre 2021, alle 11:13 nel canale Mercato
Alfa Romeo sembra non uscire mai dal vortice della crisi. La nuova, e forse ultima mossa, sarà costruire auto (elettriche) solo su richiesta del cliente, evitando stock. Ecco la strategia del CEO Jean Philippe Imparato
La fusione tra FCA e PSA, che ha generato al nascita di Stellantis, ha mescolato le carte tra i due gruppi, ma è fuori da ogni dubbio che l'adattamento maggiore lo ha subito Fiat Chrysler. Il motivo è presto detto: meno vendite, minor percezione tra la clientela, e diversi marchi in crisi.
Nelle ultime settimane abbiamo avuto diversi assaggi di quella che sarà la strategia futura di Stellantis, con l'arrivo di nuove Lancia elettriche (tra cui la Delta), con il passaggio totale all'elettrico anche per DS (come ci hanno spiegato durante la prova della DS3 Crossback E-Tense), e con una progressiva elettrificazione che interesserà anche, necessariamente, Alfa Romeo.
Il nuovo corso inizierà con la Tonale, proposta con la motorizzazione ibrida plug-in, ma anche per il marchio di Arese arriverà il momento dell'elettrico. La casa del Biscione deve però fare i conti anche con un disinnamoramento dei clienti, il che ha portato le vendite ai minimi storici. In questo contesto si inseriscono le mosse previste dal Presidente Carlos Tavares e dal CEO di Alfa Romeo, Jean Philippe Imparato.
Il manager ha confermato l'arrivo della Tonale per metà 2022, ed anche l'assenza al Salone di Ginevra (poi annullato del tutto), ma soprattutto ha anticipato la strategia produttiva per il prossimo futuro. Imparato vuole stabilimenti più flessibili, pronti a produrre solo in presenza di effettiva richiesta da parte dei clienti, senza avere vetture ferme nei piazzali o nei concessionari.
Il nuovo modello, definito "built to order", punta ad una quota di auto prodotte su ordinazione pari all'80% del totale. Imparato ha spiegato che a inizio 2021 questa quota era solo del 38%, e vuole raggiungere il traguardo prefissato entro il 2023. Ma come gestire dunque la forza lavoro negli stabilimenti, immaginando una produzione altalenante? Il CEO punta sulla penetrazione del marchio all'estero, anche in mercati asiatici come quello giapponese, facendo lavorare le fabbriche per destinazione geografica. Si produrranno prima le auto destinate all'esportazione, che impiegheranno poi mesi ad arrivare al cliente finale, e solo successivamente quelle per il mercato locale. In questo modo la vita in fabbrica non dovrebbe cambiare molto, ma si eviterebbero sprechi e sovraproduzioni.
86 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoE questi modelli non sono per tutte le tasche: lasciando stare sconti e km0, a listino si parte da ben 46.000 euro.
Un altro motivo è il crollo dell’interesse verso il piacere della guida. E questo è trasversale.
L’attuale cliente medio è molto più interessato a quanto sia evoluto il sistema di infotainment ed a tutti i gingilli elettronici che è possibile inserire (tre quarti dei quali non verranno mai usati, se non per qualche dimostrazione agli amici)… poco importa se l’auto, alla guida, è un “rasoio” oppure un tostapane su ruote.
Giulia e Stelvio non hanno nemmeno la possibilità di montare i fari a led…
Vedo più 500 abarth che Giulia e Stelvio messe assieme.
Facessero una 3p/5p/sw da condividere con lancia dividendosi sportività ed eleganza e potrebbero anche declinarle spider/coupè da fare su ordinazione che ci sarebbe la fila!
non che prima andasse a gonfie vele
E questi modelli non sono per tutte le tasche: lasciando stare sconti e km0, a listino si parte da ben 46.000 euro.
Un altro motivo è il crollo dell’interesse verso il piacere della guida. E questo è trasversale.
L’attuale cliente medio è molto più interessato a quanto sia evoluto il sistema di infotainment ed a tutti i gingilli elettronici che è possibile inserire (tre quarti dei quali non verranno mai usati, se non per qualche dimostrazione agli amici)… poco importa se l’auto, alla guida, è un “rasoio” oppure un tostapane su ruote.
Giulia e Stelvio non hanno nemmeno la possibilità di montare i fari a led…
Tesla di modelli ne ha 4, tutti più costosi di quelli che indichi, e stravende.
La Model Y tra poco sarà l’auto più venduta al mondo, in assoluto.
una razionalizzazione è d'obbligo e Alfa Romeo è in crisi da "sempre" .. l'hanno messa su una vettura di F1 per rilanciare il brand ma non basta la pubblicità anche se Stelvio e Giulia si vedono in giro hanno il vizio di invecchiare troppo e hanno perso la base del passato che ormai non c'è più..
Alfa era famiglia e la gente tollerava anche i difetti.. se eri Alfista non era un mood era un modo di vivere.. (presente camera caffè ?)
avevo mici alfisti ma quando alfa è diventata come tutte le altre la gente se ne è andata.
sarebbe bello vedere le Alfa come oggetti unici.. la 8C e la 4C sono spettacolari.. le quadrifoglio pure.. se passa a diventare un Atelier forse è pure meglio.
e non confrontiamola con quella roba che fa Tesla per favore.. saranno anche le migliori auto elettriche dell'intero sistema solare.. ma non daranno mai le emozioni che le Alfa davano ai loro proprietari.. per favore.. non mescoliamo il letame con l'arte..
Circa Alfa Romeo, quanto ipotizzato da Imparato era già stato detto da Marchionne (che annunciò l'intenzione, mai portata del tutto a termine, di smettere con la politica delle km 0).
A mio parere, il problema più grande in Alfa Romeo non sono tanto i modelli (Giulia e Stelvio, peraltro, sono due capolavori di meccanica), quanto l'idea che si ha del marchio.
Alfa, se la si riporta alle sue origini, al suo DNA, non può essere un marchio dai grandi numeri. E' un marchio sportivo da numeri simili a Porsche o Jaguar, realizzati su modelli con un buon margine.
Sia per motivi storici che industriali, a mio parere Alfa doveva essere scorporata da FCA-Stellantis e ceduta a Ferrari.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".