Unione Europea: ecco il piano per ridurre del 55% le emissioni di CO2
di Rosario Grasso pubblicata il 14 Luglio 2021, alle 15:48 nel canale Energie Rinnovabili
La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha presentato il maxi piano Fit For 55, che indica gli strumenti per la rivoluzione verde, il cosiddetto Green Deal Ue
41 Commenti
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ma dubito abbiano il coraggio di farlo.. vediamo se tocca i 55 €/ton come pagano gli europei
questa cosa che stiamo facendo è un suicidio globale.. la cosa più stupida che l'europa potesse fare..
E' il suicidio di un Europa guidata da degli ottusi burocrati a cui il resto del mondo ride dietro,vedremo poi quando i beoti che vogliono tutto green, pensando che sia gratis, cominceranno a pagare cara la "transizione minchiologica" ..... chi può nel frattempo comincia già a scappare da questa Europa ormai morente.
Le auto elettriche sono assurdamente costose, scarsa autonomia e tempi di ricarica per me inaccettabili.
Per la riduzione della CO2 non basta magicamente sostituire le auto a combustione con le auto elettriche, inoltre concordo sul fatto che l'Europa è l'unica a fregarsene minimamente (purtroppo)
E' ridicolo pensare che con le sole rinnovabili si possa risolvere il problema.
Purtroppo e' un messaggio impossibile da far capire alla stragrande maggioranza delle persone.
Poi, qualcuno un giorno dovra' anche spiegare come sara' difficile e costosissimo distribuire n-mila torrette di ricarica quando l'infrastruttura della rete elettrica non sara', di fatto, in grado di sopportare picchi di carichi elevatissimi in virtu' delle auto elettriche/ibride plugin.
L'unica e' il ritorno al nucleare, con maggiore produzione di corrente, parallela produzione di acqua calda, eliminazione della distribuzione del gas, e con fitta produzione di idrogeno a favore delle automobili, appunto, con tale "combustibile".
Si abbatterebbero i rifiuti industriali e gli scarti tossici di produzione legati alla costruzione di batterie, pannelli solari e quant'altro.
Il nucleare, con la conseguente disponibilita' di corrente elettrica a basso costo, permetterebbe di eliminare gli impianti di riscaldamento a gas naturale, eliminando ancora CO2.
Le scorie andrebbero trattate come gia' avviene in tutto il mondo, ovvero con siti di stoccaggio ad hoc certamente piu' sicuri e controllati di qualsiasi altro sistema per scorie a piu' basso carico, gestite localmente con sistemi il piu' delle volte fuori dalle normative e causa di inquinamento del suolo.
Discorso tanto semplice quanto complesso.
Sarebbe necessario che l'opinione pubblica si affidasse ciecamente alla scienza, una volta tanto. In realta', poi, ci si affida alla pancia, alla politica da bar e alle forze pseudo-ecologiste ottuse.
In questa maniera non se ne uscira' mai.
E' ridicolo pensare che con le sole rinnovabili si possa risolvere il problema.
Purtroppo e' un messaggio impossibile da far capire alla stragrande maggioranza delle persone.
Facile a dirsi, ma difficile da realizzare sul serio, soprattutto qui da noi in Italia...già, il famoso referendum del 1987.
Ma già oggi molte delle colonnine installate non sono attive...sono semplicemente di facciata.
In questa maniera non se ne uscira' mai.
Il problema della scienza sono gli scienziati, perennemente in disaccordo tra di loro...sono anni che in Italia si parla del ritorno al nucleare (2012 o forse anche prima) e sono anni che gli scienziati si "azzuffano" sul perché si e perché no...ovviamente l'opinione pubblica si divide e non si va da nessuna parte.
Siamo già fottuti.
Ridurre le emissioni è pura utopia, un placebo, una psaticca alla menta contro la tubercolosi.
Nel 1800 (sono solo duecento anni fa) eravamo due miliardi sul pianeta.
Oggi siamo quasi OTTO MILIARDI. E' il quadruplo. In due secoli.
Tra un ventennio scarso saremo DIECI MILIARDI.
Hai voglia te a "ridurre le emissioni".
Siamo delle cazzo di cavallette riprodotte a dismisura che stanno divorando risorse a più del dippio della velocità con cui si rinnovano.
Se ne esce solo bloccando in modo radicale la crescita demografica, ma era da iniziare l'altro ieri. No adesso.
Finirà in un solo modo:
Gli accordi e le menate stanno a zero, faranno tutti i fatti loro e quando la coperta sarà corta cominceranno tutti a tirare come pazzi.
Ci si scannerà allegramente e si attuerà la necessaria revisione demografica..
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...uno degli enormi problemi del nucleare è lo stoccaggio delle scorie. Che non sono niente affatto più sicuri di qualunque altro sito di stoccaggio di rifiuti o scorie di altro altro tipo, compresi quelli gestiti dalla malavita o a cielo aperto lasciati a bruciare.
Un esempio che risale a qualche anno fa: https://www.blogeko.it/2010/fallime...iniera-di-asse/
Ma ce ne sono altri, alcuni di ben più gravi. Finora l'unica soluzione valida che hanno trovato a livello globale è quello di stivare le scorie nel sottosuolo (il che in parole povere vuol dire fregarsene, perchè non sanno come gestirle in altro modo). Ed è stato comprovato più volte che NON è una soluzione.
E considerando che da qui a qualche anno molte centrali saranno dismesse, anche solo perchè hanno raggiunto la fine della loro vita, questo problema rischia di diventare enorme e produrre effetti sull'ambiente, ma anche su noi stessi, ben più gravi.
Solo parlando dei rifiuti radioattivi che producono, le centrali nucleari generano qualcosa di altamente pericoloso e per nulla gestibile con le nostre attuali conoscenze e tecnologie. Probabilmente l'unico vero sistema sicuro sarebbe quello di piazzarle su dei razzi in direzione del Sole.
Solo parlando dei rifiuti radioattivi che producono, le centrali nucleari generano qualcosa di altamente pericoloso e per nulla gestibile con le nostre attuali conoscenze e tecnologie. Probabilmente l'unico vero sistema sicuro sarebbe quello di piazzarle su dei razzi in direzione del Sole.
Guarda che la medicina nucleare genera tonnellate di scorie ogni anno.
Inoltre le centrali nucleari di ultima generazione sono in grado di usare quel che per le prime centrali era una scoria/scarto.
L'unico modo per risolvere il problema scorie è investire soldi in R&D. E, indovina un po', se il nucleare viene bandito, non spendi neanche soldi in R&D per provare ad aumentare il clico di vita di quelle che oggi sono scorie.
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