Sfida all'efficienza: due nuove ricerche nel fotovoltaico svelano diverse strategie per massimizzarla

di pubblicata il , alle 10:28 nel canale Energie Rinnovabili Sfida all'efficienza: due nuove ricerche nel fotovoltaico svelano diverse strategie per massimizzarla

A pochi giorni di distanza due team accademici hanno pubblicato i loro paper per pannelli fotovoltaici con un’efficienza superiore al 22%, economici e duratori

 
14 Commenti
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Sandro kensan25 Ottobre 2022, 18:50 #11
Originariamente inviato da: bonzoxxx
Quindi potremmo ragionevolmente settarci su un 18~20% di efficienza in base al tipo di pannello e impianto?


Sui numeri non ho idea ma vedo gente che mette pannelli sul tetto senza considerare l'antenna che fa ombra o ancora peggio il camino. Ci vogliono qualche diodo di bypass in questi casi perdendo una certa fetta di produzione.

Avevo letto numeri molti anni fa su quanto si perdeva nel collegare le celle e non erano numeri trascurabili. Se questi di una istituzione europea hanno preso un -14% di produzione dal teorico valore del wattaggio di picco di un pannello, allora secondo me va preso come indicativo. Per le celle non mi ricordo e non so quanto si perda.
bonzoxxx25 Ottobre 2022, 18:56 #12
Originariamente inviato da: Sandro kensan
Sui numeri non ho idea ma vedo gente che mette pannelli sul tetto senza considerare l'antenna che fa ombra o ancora peggio il camino. Ci vogliono qualche diodo di bypass in questi casi perdendo una certa fetta di produzione.

Avevo letto numeri molti anni fa su quanto si perdeva nel collegare le celle e non erano numeri trascurabili. Se questi di una istituzione europea hanno preso un -14% di produzione dal teorico valore del wattaggio di picco di un pannello, allora secondo me va preso come indicativo. Per le celle non mi ricordo e non so quanto si perda.


Verissimo, soprattutto camini o peggio alberi.

In teoria chi progetta l'impianto dovrebbe tener conto di tutto ciò ma sappiamo entrambi che a volte non è cosi.
Sandro kensan25 Ottobre 2022, 19:08 #13
Originariamente inviato da: bonzoxxx
Verissimo, soprattutto camini o peggio alberi.

In teoria chi progetta l'impianto dovrebbe tener conto di tutto ciò ma sappiamo entrambi che a volte non è cosi.


infatti. tra le ombre, gli alberi, la non orientazione a sud, l'inclinazione non favorevole, l'efficienza abbastanza più bassa del valore di picco per via delle perdite, si arriva ad avere una Italia in cui si spende molto a livello sia privato che statale con il finanziamento e poi si hanno un numero di kilowattora modesto per la spesa complessiva fatta dal sistema Italia.
erupter25 Ottobre 2022, 20:33 #14
Vedo un gran mescolone di tutto nei commenti, cerchiamo di fare ordine invece di fare caciara (segue spiegone per chi ha voglia)

L'efficienza di cui parla (male, secondo me tradotto di corsa) l'articolo è quella della cella. Si parla di celle molto avanzate che hanno mostrato 23 e 28% di efficienza.

Questa efficienza è il fattore per il quale moltiplicare la potenza impattante (ovvero il sole) per sapere quanta potenza genera effettivamente il pannello. Oggigiorno le cinesate che compriamo tutti sono a circa il 20% tanto per dire.

Quindi sole * Effp = potenza disponibile.
Se ci aggiungiamo i fattori di perdita menzionati da Sandro Kensan allora abbiamo
Sole * Effpannello * Effsistema

Poi c'è un altro fattore che è quello dovuto ai parametri di montaggio come inclinazione e orientamento (a meno che non siamo dotati di inseguitore solare)
Sole * Effpannello * Effsistema * Efforientamento

Però il sole non è una costante, è una funzione del tempo, quindi per sapere quanta energia genera il sistema, il tutto viene integrato per un tempo (spesso un anno per coprire le variazioni stagionali) e quindi alla fine
Panno = integrale(sole, anno) * Effpannello * Effsistema * Efforientamento


Questo a spanne quello di cui state parlando voi, l'articolo parla solo di Effpannello per un paio di celle sperimentali

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