XPeng va all-in: auto volante (vera), pet robot e intelligenza artificiale per guida autonoma
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 25 Ottobre 2022, alle 11:49 nel canale Auto Elettriche
La casa cinese ha svelato le ultime novità durante un evento dedicato. Migliora l'animale robot, le auto possono guidare da sole grazie alla IA, e l'auto volante esiste davvero
XPeng sta ottenendo grandi successo nel settore automotive ma, come abbiamo già visto in diversi casi, l'azienda ha solide basi in tanti settori, e durante il 1014 Tech Day ha presentato le ultime novità.
È stato dedicato tanto spazio al sistema di guida autonoma XNGP (navigation-guided pilot), che nella nuova versione non richiederà più l'uso di mappe ad alta definizione, e per questo potrà essere utilizzate anche dove queste non sono disponibili. Il sistema si baserà su 508 TOPS di potenza computazionale, unendo le informazioni di due LiDAR e videocamere HD da 8 megapixel, il tutto gestito dal nuovo sistema chiamato XNet.
Il sistema si basa su un deep neural network, in grado di auto apprendimento, grazie a calcoli da 600 PFLOPS, il che gli rende possibile "allenarsi" circa 600 volte più velocemente. Per questo motivo l'apprendimento passa da 276 giorni a sole 11 ore, rendendo possibile un loop chiuso di guida autonoma, dove l'auto si occupa di tutte le parti: raccolta dati, etichettatura, allenamento e ingaggio. Grazie a questa tecnologia XPeng è pronta a lanciare in Cina una flotta di robotaxi, utilizzando il SUV elettrico G9, che sarà il primo a passare i severi test del Governo cinese.
Il Tech Day ci ha offerto anche qualche aggiornamento sul pet robot (cane? Pony?) di XPeng, che migliora in diversi aspetti. La mobilità è migliorata grazie a un maggiore grado di articolazione degli arti, così da permettergli di affrontare terreni diversi, anche accidentati. In generale il robot è più robusto, con migliori attuatori, e migliorano anche la potenza di calcolo e la gestione della batteria e delle temperature. Allo stato attuale questa versione 2.0 è ancora però un work in progress, che deve esprimere il suo potenziale e una reale applicazione.
L'attenzione poi è stata calamitata dall'auto volante di sesta generazione della divisione AeroHT, mostrata tempo fa con soli due rotori, ma che ora si evolve con un più classico sistema a quattro rotori con elica e controelica. La vera novità per questo mezzo, che ancora non ha un nome ufficiale, è la reale somiglianza con una vettura da strada, guadagnandosi di diritto il nome di auto volante. Può infatti muoversi su ruote per strada, con ingombri simili ad una normale vettura, ad eccezione dell'altezza, per via del gruppo rotori richiuso sul tettuccio.
All'occorrenza i montanti si aprono, e il conducente può pilotare l'eVTOL (rigorosamente elettrico, come anche quando va su strada) tramite il volante e una leva aggiuntiva da usare con la mano destra. Oltre alla nuova configurazione, XPeng ha reso noto che sono già stati eseguiti voli di prova, oltre a diversi test per simulare lo spegnimento di un rotore. Non ci sono tuttavia video di queste prove, e bisogna per ora accontentarsi del nuovo rendering:
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5 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIn pratica hanno realizzato un auto elettrica con al posto del portapacchi un quadcopter che condivide la batteria dell'auto.
Se usata in modalità quadcopter succhia via autonomia alla guida su strada in modo allucinante e così quando atterri ... devi fermarti a ricaricare le batterie.
Sempre in modalità quadcopter non mi aspetto tantissima autonomia (dicono quanti minuti di volo?) ed idem in modalità stradale dove l'auto elettrica tutta stilosa ha un portapacchi elefantiaco (meglio non andare troppo veloci, l'autonomia ne risente in modo brutale).
Infine, pensate a quanti bimbominkia incontrate ogni giorno quando guidate su strada ... ed ora pensate cosa farebbero se fossero bimbominkia volanti.
Gente che finisce in mezzo ad uno stormo di uccelli e si schianta, gente che non capisce come funziona il gioco di inerzie e di attrito aerodinamico e/o volano in condizioni meteo che non sanno gestire e vanno a sbattere o crashano su qualcosa/qualcuno, gente che non capisce i livelli di manutenzione necessari e finisce col fare "atterraggi d'emergenza" dove-capita-capita.
Mettete in strada qualcosa grande come il Jetson One che sta nel perimetro di un'auto, per le quali sono state studiate le nostre strade e ne parliamo.
La gente poi imparerà...lezioni di volo??
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