Sand Battery: la tecnologia finlandese che trasforma la sabbia in energia pulita
di Lorenzo Tirotta pubblicata il 17 Giugno 2025, alle 12:24 nel canale Energie Rinnovabili
A Pornainen, nel sud della Finlandia, entra in funzione la più grande batteria di sabbia al mondo: 100 MWh di energia termica da fonti rinnovabili, pronta a rivoluzionare il riscaldamento e ridurre drasticamente le emissioni locali.
Un progetto importante per la decarbonizzazione del riscaldamento urbano, settore spesso trascurato rispetto alla produzione elettrica ma responsabile di una quota significativa delle emissioni globali.
Come funziona la batteria di sabbia
La tecnologia, sviluppata dalla startup finlandese Polar Night Energy, si basa su un principio tanto semplice quanto efficace: utilizzare sabbia o materiali simili per immagazzinare calore prodotto da energia elettrica rinnovabile in eccesso. Nel caso di Pornainen, il materiale scelto è la steatite (soapstone) triturata, un sottoprodotto dell’industria locale dei caminetti, che riempie una torre isolata di 13 metri d’altezza e 15 di diametro per un totale di 2.000 tonnellate.
Il processo avviene tramite riscaldamento resistivo: l’elettricità alimenta un riscaldatore che soffia aria calda nella sabbia, portandola a temperature tra i 400 e i 600°C. Il calore viene poi recuperato tramite uno scambiatore per riscaldare l’acqua della rete di teleriscaldamento cittadina, con una perdita di energia limitata al 10-15% anche dopo settimane di stoccaggio.
“Con la batteria di sabbia possiamo ridurre significativamente l’energia prodotta dalla combustione ed eliminare completamente l’uso del petrolio”, ha affermato il CEO di Loviisan Lämpö, Mikko Paajanen, CEO
Impatto ambientale e vantaggi economici
I numeri parlano chiaro: la batteria di Pornainen permette di eliminare completamente l’uso di olio nella rete di riscaldamento, riducendo le emissioni di CO₂ del 70% e tagliando del 60% il consumo di cippato di legno.
Il sistema è in grado di coprire quasi un mese di domanda termica in estate e una settimana in inverno, garantendo stabilità e affidabilità anche nei periodi di picco. L’impianto, inoltre, funge da riserva per la rete elettrica nazionale, partecipando ai mercati di bilanciamento e ottimizzando l’uso dell’energia in base ai prezzi e alla disponibilità di rinnovabili.
Il CEO di Loviisan Lämpö, Mikko Paajanen, sottolinea come la batteria sia “un passo fondamentale verso la neutralità climatica entro il 2035”, mentre per Polar Night Energy si tratta di una “base solida per scalare la tecnologia su scala ancora maggiore e in nuovi settori industriali”.
Il sistema è stato realizzato in circa un anno, coinvolgendo 40 subappaltatori e oltre 100 lavoratori, e rappresenta un modello replicabile in altre realtà grazie alla flessibilità nella scelta dei materiali di accumulo. L’azienda ha raccolto 7,6 milioni di euro di finanziamenti e punta a realizzare impianti cento volte più grandi nel prossimo futuro.
4 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoConcordo.. anche se mi fa ridere che è fatta di materiali di scarto per caminetti a legna
anche questo nel conto...conta
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