Risultato storico in Grecia: per la prima volta alimentata al 100% da energie rinnovabili
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 13 Ottobre 2022, alle 14:41 nel canale Energie RinnovabiliUna settimana fa in Grecia si è registrato un risultato storico: il Paese per cinque ore è stato alimentato completamente da energie rinnovabili
115 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPrima di tutto ti sei risposto da solo. Se servono 20 anni (non 40) per costruire una centrare nucleare non puoi aspettare di arrivare al 80% con le rinnovabili....
puoi benissimo. Lasciando da parte la cosiddetta "burocrazia" che c'è per tutti gli impianti, ed è comunque necessariamente molto maggiore per il nucleare che per le rinnovabili, le rinnovabili tecnicamente si costruiscono in pochi mesi o al più in un anno, a differenza del nucleare che richiede anni o decenni di pura e semplice costruzione.
in realtà non sono affatto concept nuovi, esistono dagli anni 70. Semplicemente NON funzionano come viene propagandato ed hanno una marea di problemi tecnici, gestionali ed ambientali. "4gen" è una denominazione di [U]marketing[/U].
Visto che nel settore nucleare da sempre lo sport preferito è quello di dire "ora c'è il problema ma tranquillo che fra X decenni sarà risolto", senza mai aver risolto una ceppa di niente, parlare di 4° gen è come parlare di babbo natale.
vecchie che non avendo le torri (sai quelle ciminiere enormi che vedi) di evaporazione hanno bisogni di acqua
ma è l'eccezione non la regola. Oltretutto non è che l'acqua svanisce semplicemente viene reimmessa con una temperatura troppo alta, veniva immessa a 37 gradi invece che massimo 35 mi pare.
quello che sbaglia sei ancora una volta TU. In francia l'acqua consumata dalle sle centrali nucleari (tralasciando tutto il resto della filiera nucleare, dalla produzioen del combustibile al ritrattamento) è di circa 550 milioni di mc/anno, che è poco meno del consumo di acqua potabile per uso umano.
Detto in altro modo, le centrali "bevono" come i 60 milioni di abitanti della francia. E questo solo per l'acqua EVAPORATA.
se si considerano i prelievi totali, ammontano a 26 miliardi di mc/anno, che è il 50% di tutti i prelievi censiti.
Quindi, le centrali consumano una enormità di acqua, senza se e senza ma.
https://www.sfen.org/rgn/la-consomm...ires-en-france/
Thanks to record deployment of renewables and EVs, the CO2 intensity of the world’s energy supply is improving again after worsening in 2021 when the economy rebounded sharply
se si considerano i prelievi totali, ammontano a 26 miliardi di mc/anno, che è il 50% di tutti i prelievi censiti.
Quindi, le centrali consumano una enormità di acqua, senza se e senza ma.
https://www.sfen.org/rgn/la-consomm...ires-en-france/
scusa ma nell'articolo del link c'è scritto che il consumo per evaporazione è del 2% dell'acqua prelevata, e alla fine il consumo si posiziona dietro a quello agricolo 48% e a quello civile/potabile 24%
comunque qui viene spiegata la questione del "consumo" di acqua in una centrale nucleare
https://m.facebook.com/AvvocatoAtom...cale2=it_IT#_=_
"Quanta acqua consuma una centrale nucleare?
Uno dei grandi cavalli di battaglia dell’opposizione alle centrali nucleari è il consumo indiscriminato di acqua.
Come sempre quando si fa opposizione a priori e faziosa, l’argomento contiene un fondo di verità, ma
quest’ultimo è talmente distorto da rendere totalmente falsa la conclusione. Ma andiamo con ordine.
Una centrale elettrica può avere un ciclo termico o meno, e quindi può richiedere o meno acqua per il suo
funzionamento (fanno eccezione le centrali idroelettriche che non hanno alcun ciclo termico ma richiedono
acqua).
Un ciclo termico si basa su due fonti, una calda e una fredda, che si scambiano energia sotto forma di calore,
parte del quale viene convertito in lavoro (energia elettrica). Maggiore è la differenza di temperatura, maggiore è
l’efficienza (cioè quanta energia utile riesco ad estrarre per unità di energia scambiata). L’efficienza di un ciclo
termico ideale è quella di un ciclo di Carnot che opera tra le stesse temperature, ed è sempre inferiore ad 1 per
via del secondo principio della Termodinamica.
Anche una centrale nucleare ha un ciclo termico. A causa della natura della reazione con cui viene prodotto il
calore, il ciclo è semplice (posso estrarre calore una sola volta), mentre nelle centrali a combustibili fossili posso
estrarre calore anche dai fumi, ottenendo quindi un ciclo combinato. Questo fa sì che, per innalzare il rendimento
di una centrale nucleare, occorra aumentare la temperatura del ciclo: con i reattori ad acqua questo è molto
difficile (a causa del cambiamento di fase dell’acqua), mentre è più facile con quelli a metallo liquido o a gas. Ma
non divaghiamo, e torniamo a concentrarci sul consumo d’acqua.
I primi modelli di centrale nucleare raggiungevano il 25% circa di rendimento termico netto (i Magnox, tipo quello
di Latina), gli ultimi modelli raggiungono quasi il 40%; quelli a metallo liquido arrivano fino al 45% e quelli a gas
ad alta temperatura poco oltre il 50%. Questo significa che una grande quantità di calore deve essere asportata
e scaricata nell’ambiente. Prima che ve lo chiediate, questo calore non è un problema per l’effetto serra, dal
momento che il fabbisogno energetico umano non è che una frazione minuscola dell’energia proveniente dal
sole - ciò che rende problematica la presenza di un quantitativo eccessivo di CO2 in atmosfera è proprio il fatto
che viene “intrappolata” una maggior quantità di energia solare.
L’asporto di calore avviene attraverso una serie di cicli: nei reattori maggiormente utilizzati oggi, il ciclo primario e
il ciclo secondario sono entrambi chiusi. L’acqua del circuito primario assorbe calore dal nocciolo e lo cede al
generatore di vapore; l’acqua del circuito secondario viene scaldata nel generatore di vapore (trasformandosi,
per l’appunto, in vapore) e viene poi raffreddata e fatta tornare in forma liquida nel condensatore: entrambi questi
circuiti non richiedono di prelevare acqua dall’ambiente esterno, visto che riutilizzano sempre la stessa.
Il circuito terziario, invece, è aperto, dunque preleva acqua dall’ambiente, che utilizza per raffreddare il
condensatore, e poi la reimmette nell’ambiente a temperatura più alta.
I regolamenti delle centrali termiche prescrivono che l’acqua non possa essere reimmessa nella fonte di
provenienza se ha una temperatura superiore di 10 °C a quella della fonte stessa (a seconda del paese i
regolamenti possono essere differenti: in Francia la temperatura di reimmissione è di appena 1 °C superiore a
quella ambientale). Questo significa che il dimensionamento dell’impianto sarà dipendente dalla disponibilità
d’acqua: la nuova centrale indiana di Jaitapur da 9.6 GW non potrà rifornirsi d’acqua da un ruscello che va in
secca, dovrà necessariamente ricorrere ad un grande fiume o ad un lago o al mare (e infatti verrà costruita
sull’oceano).
Dunque è vero che una centrale nucleare richiede enormi quantitativi di acqua? Sì, ma è falso che *consumi*
enormi quantitativi di acqua. C’è una bella differenza.
Nel 2002 (ultimo dato che ho trovato, ma la situazione non è cambiata moltissimo) il comparto elettrico francese
ha RICHIESTO (fate bene attenzione al termine) il 71% di tutti i prelievi di acqua dolce francesi, pari a 18.5
miliardi di metri cubi annui, ma il 97.5% di tale quantità è stato restituito all’ambiente.
Ed il restante 2.5%? Questo è l’effettivo CONSUMO di acqua. Infatti, in periodi in cui l’acqua del fiume è troppo
calda o la portata è ridotta, molti impianti fluviali accendono le torri di refrigerazione, che sono entrate
nell’immaginario comune come presenti unicamente nelle centrali nucleari, mentre invece si possono trovare
anche in impianti termoelettrici di tipo tradizionale. Ma come, quindi anche le torri delle centrali a carbone
emettono solo vapore acqueo? Quelle larghe e dal profilo iperbolico, sì; nelle centrali a combustibili fossili sono
però presenti anche le ciminiere, che invece buttano fuori ogni sorta di gas inquinante e climalterante.
Quando una centrale nucleare funziona normalmente, preleva in media dal fiume (o dal mare) circa 160 litri
d’acqua per kWh di energia elettrica prodotto. Quest’acqua è poi completamente restituita all’ambiente. Se
invece la portata del fiume è insufficiente, allora viene accesa la torre di refrigerazione (foto 1: le torri di
raffreddamento della centrale di Cattenom, Francia).
Attenzione: “portata insufficiente” non vuol dire che il fiume è in secca, ovviamente: vuole semplicemente dire
che il prelievo di grandi quantità d’acqua o lo scarico a temperatura più alta potrebbero compromettere la
stabilità dell’ambiente fluviale, laddove ovviamente l’obiettivo è di rendere l’impatto ambientale di un impianto
nucleare prossimo allo zero. Ovviamente la condizione di portata insufficiente non si verifica mai quando si ha a
disposizione il mare come sorgente fredda: per questo motivo non vedrete mai le caratteristiche torri dal profilo
iperbolico in una centrale costruita sulla costa (foto 2: la centrale nucleare di Flamanville, sulla costa della
Normandia).
Cosa succede quando viene accesa la torre di refrigerazione? Il prelievo di acqua fluviale cala a 6 litri per kWh,
ma solo 4 vengono reimmessi nel fiume: gli altri 2 sono fatti evaporare nelle torri. Se qualcuno è digiuno di
nozioni di calorimetria, potrebbe chiedersi come mai con la torre evaporativa in funzione è la quantità d’acqua
richiesta diminuisce così tanto: l’enorme differenza è dovuta al calore latente di evaporazione, che per l’acqua è
altissimo. 1kg di acqua che evapora estrae 539 kcal, mentre innalzare di 1 °C lo stesso kg di acqua richiede
solamente 1 kcal.
https://www.physagreg.fr/Cours3eme/...e-nucleaire.pdf
Dunque la vulgata circa il fabbisogno di acqua degli impianti nucleari è “quasi esatta”, ma è proferita in modo tale
da essere totalmente scorretta: la RICHIESTA è enorme (ma è pari a qualsiasi altro ciclo termico con la stessa
efficienza totale), il CONSUMO è però trascurabile. Dato poi che molte centrali sono sugli stessi fiumi, lo stesso
metro cubo d’acqua utilizzato nel ciclo aperto può passare (idealmente) dalle 4 centrali nucleari sulla Loira o sul
Rodano.
Se poi non si vietasse il teleriscaldamento da centrali nucleari, la richiesta di acqua sarebbe ancora inferiore
(molto del calore di scarto verrebbe riciclato) e si consumerebbero anche molti meno combustibili fossili. Ma qui
pare che usare meno combustibili fossili faccia schifo a tutti.
Ah, esistono anche modelli di torri di refrigerazione a secco. Sono poco usati perchè l’efficienza netta
dell’impianto diminuisce (hai un consumo elettrico per le ventole, laddove le torri di raffreddamento evaporative
sono completamente passive), ma d’altra parte permetterebbero di costruire una centrale in pieno Sahara.
-Enrico (revisione di Luca)
da essere totalmente scorretta: la RICHIESTA è enorme (ma è pari a qualsiasi altro ciclo termico con la stessa
efficienza totale), il CONSUMO è però trascurabile. Dato poi che molte centrali sono sugli stessi fiumi, lo stesso
metro cubo d’acqua utilizzato nel ciclo aperto può passare (idealmente) dalle 4 centrali nucleari sulla Loira o sul
Rodano.
personalmente lo davo un po' per scontato che si trattasse di richiesta e non di consumo
ma è comunque un problema che vincola non poco
anche perché quando dici "è pari a qualsiasi altro ciclo termico con la stessa efficienza totale" vero ma lasci sottointeso a parità di potenza
e qui ci agganciamo a uno dei grossi problemi del nucleare:
le centrali nucleari non puoi farle piccole, pertanto sono costi / tempi / complessità enormi e stesso dicasi, di conseguenza, per quanto riguarda la richiesta a livello idrico, il che diventa un altro vincolo importante per scegliere la location di dove farla
in più i trend sono molto chiari e anni come questo di siccità saranno sempre più frequenti quindi avere qualcosa che ha una richiesta idrica elevata diventa ancor più complicato (soprattutto per qualcosa che probabilmente verrà attivato nel 2060 se decidiamo oggi che va fatto ed è pensato per rimanere attivo fino almeno al 2110, quasi un secolo da oggi)
tiro una riga
non metto in dubbio che sia un'ottima soluzione per la decarbonizzazione che è la cosa più urgente e importante
e non metto in dubbio nemmeno che tante contestazioni giochino su suggestioni / manipolazioni di quella che è la realtà
però dall'altra chi sostiene il nucleare gioca sull'"elefante nella stanza", omettendo che qui realizzare una centrale è troppo costoso complesso lungo, ed è troppo soggetto a incognite e a rischi
io leggo che questo 2% è circa pari al consumo idropotabile dell'intera popolazione francese.
cioè [B]le centrali [U][COLOR="Red"]evaporano[/COLOR][/U] in un anno quasi lo stesso quantitativo di acqua che serve per dar da bere a 60 milioni di persone[/B].
(oltretutto, parla solo di 30 reattori su 56, cioè quelli che sono dotati di torri evaporative).
cioè [B]le centrali [U][COLOR="Red"]evaporano[/COLOR][/U] in un anno quasi lo stesso quantitativo di acqua che serve per dar da bere a 60 milioni di persone[/B].
(oltretutto, parla solo di 30 reattori su 56, cioè quelli che sono dotati di torri evaporative).
lo sai vero che poi l'acqua evaporata torna giù sotto forma di pioggia vero ?.. è sicuramente brutto per il fiume che venga usata per permettere ai francesi di cucinare e scaldarsi a casa loro.. sarebbe meglio che non lo facessero.. tanto manco si lavano.. ma solo 1 litro su 5 viene usato per produrre l'energia per loro.. gli altri 4 litri sono usati in modo diretto o indiretto dalle stesse persone di cui sopra.
capisco la tua ipocrita avversione per l'energia nucleare e l'amore incondizionato per la produzione di giocattoli cinesi ma il giusto stà nel mezzo.. anche se fatichi a vederlo
p.s. fai la stessa guerra agli acquedotti italiani vero ? perchè è risaputo che i nostri acquedotti sprecano quasi il 70% dell'acqua che vi passa per inefficienze.. il che è molto più di quello che evapora nelle centrali nucleari francesi.. non vedo l'ora di vederti in piazza per una cosa così importante come l'acqua sprecata in Italia dai nostri scadenti acquedotti.
detto questo.. e con le nuove CCGT raffreddate ad Aria/Aria come la mettiamo ?.. anche quelle sono brutte e cattive ? .. per dispetto tu che fai ? spegni la luce e smetti di sprecare energia elettrica ? ti sei distaccato dalla rete ? (no perchè stai qua a scrivere e quindi stai effettivamente sfruttando l'energia delle centrali convenzionali)..
lo sai che il vapore è un gas serra, e che poi le piogge diventano questo?
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quello dipende dal mal governo del territorio dall'incuria nel non fare le opere necessarie per prevenire, a questo si aggiunge la mala burocrazia ecc ecc. Basta guardare le Marche
https://www.rainews.it/tgr/marche/v...4e98ebbd48.html
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ho visto molti paesi al sud SENZA un sistema di fognature stradale per drenare l'acqua piovana, ho visto molti paesi in italia creati in zone di smottamento etc etc..
il fatto che in italia si costruisca in modo vergognoso ha poco a che fare con il vapore acqueo altrimenti dovremmo sgridare il mare per tutto quello che evapora..
se ci interessasse tanto la natura non disboscheremo di continuo.. non daremo fuoco ai boschi anche come quest'anno.. non avremmo fatto una politica miope sull'energia in 20 anni scegliendo sempre e solo il guadagno economico altrui..
se ci fregasse veramente qualcosa del green non compreremo cinese ma produrremmo in casa dove la CO2 la guardiamo nei bilanci energetici e non in cina dove non gli frega niente..
se ci interessasse l'ecologia del mondo l'europa avrebbe imposto la carbon border tax che è in discussione da oltre 10 anni ma non si fa per non penalizzare la cina che così sta uccidendoci tutti inquinando come non volesse ci fosse un domani
e c'è chi si lamenta delle centrali nucleari europee che hanno ucciso meno di quanto sta uccidendo il carbone cinese da decenni e che continuerà ad inquinare per almeno altri 20-30 anni
SE.. ci interessasse l'ambiente.. ma in realtà è solo fumo negli occhi per comprare altro cinese facendo finta che sia giusto prendere un pannello da 150 euro in cina, trasportarlo via nave in europa e montarlo su un tetto a 1.200 euro chiamandolo ecologia.. ho il sospetto che si chiami ecoNOMIA..
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