Rinnovabili: l'India sfiorerà i 17 GW di energia solare installata nel 2023
di Giulia Favetti pubblicata il 04 Aprile 2023, alle 19:51 nel canale Energie Rinnovabili
14 GW per le aziende, 2,8 GW per i sistemi fotovoltaici domestici, per un totale di 16,8 GW di energia rinnovabile entro il 31 Dicembre: quota che va ad aggiungersi agli attuali 63 GW installati
17 Commenti
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Se ragioni in termini di angeli e diavoli, il problema non c'è a prescindere. Come quando ci sentiamo dire che un cibo è veleno, mentre un altro più ne mangi e più ti fa bene.
I pannelli hanno un costo in termini di materie prime, emissioni da trasformazione, smaltimento, nonché acquisto e suolo occupato. Poi c'è il costo del backup, stoccaggio (ambientale ed economico) e tutto quanto ha a che fare con la stabilizzazione della rete. Per questo bisogna ragionare in termini di costi e benefici (costo opportunità compreso). Va anche detto che 18 GW di potenza installata non si tradurranno sempre in 18 GW prodotti, i quali a loro volta non verranno utilizzati tutti.
non sono notizie negative che installino i pannelli solari, sono solo da riproporzionare nel giusto contesto.
va ricordato che l'India, come la Cina, usa tantissimo carbone sia per la produzione di energia elettrica che per il riscaldamento e quindi è sicuramente positivo che mettano una goccia di FV nel loro mix ma non va pensato che sia chissà chè
dobbiamo ricordarci che l'India è il terzo paese per consumo di energia nel mondo ed uno dei più inquinati e che installa meno FV all'anno dell'aumento stesso dei consumi.. pensate che la dove l'Europa ha fatto -3,5% l'India ha fatto +8,4%
la notizia è positiva ma è poco rilevante sull'aumento di consumi e di inquinamento dell'India.
anche quando avranno installato tutto il FV di cui parlano avranno installato meno di quello che serviva per compensare i soli aumenti di consumo.
è una nazione in pieno sviluppo e i consumi dei loro 1.3 miliardi di abitanti sono sempre maggiori anno per anno e non riescono a starci dietro tanto che importano molta energia e molto carbone.
in merito al fatto che molto utenti per gioco pensino che queste notizie siano ottime e diano una visione idilliaca del problema non ci posso fare niente, io mi limito a vedere i dati di inquinamento e produzione/consumo dell'India e devo dire che 17 GW che sono appena 18-19 TWh di energia elettrica sono poca cosa per l'India. per l'Italia sarebbe da gridare al miracolo e a correre ai ripari per il casino creato nel dispacciamento ma l'India li fagocita senza vederli sono meno dell'1% del totale e 8 volte meno dell'aumento dei consumi dell'anno...
giusto per mettere nel giusto quadro la notizia e vedere l'ottimo come "benino" ma insufficiente per il vero problema..
Il +8,4% dell'India va contestualizzato, evidentemente nella redazione di key4biz.it non si sono presi la briga di leggere l'intero report, che si può scaricare da qui https://www.iea.org/reports/electri...ket-report-2023
Infatti stai ignorando che mentre l'Europa faceva -5% nel periodo covid, l'India ha fatto un -8%, che per un'economia in pieno sviluppo è decisamente anomalo. Ovvio che ora la domanda di elettricità si stia riassestando verso l'alto per compensare. L'altro fattore importante è stato il clima, perché in India ci sono state ondate di calore anomale l'estate scorsa, che hanno portato ad una domanda maggiore di elettricità del 14% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Ecco ora hai il contesto di quel +8,4%, per favore la prossima volta leggili i report.
Detto questo è indubbio che ci siano delle criticità in India, essendo un subcontinente ultrapopolato e in pieno sviluppo. Non si può pretendere che il trend in un paese del genere sia uguale a quello dell'Europa, noi abbiamo già passato quella fase e siamo a quella successiva. Gli sforzi che stanno compiendo sono però importanti, non di poco conto come invece suggerisci te. Leggi qui https://www.statista.com/topics/960.../#topicOverview
Comunque giusto per mettere le cose in prospettiva, nonostante come dici usano tantissimo carbone e nonostante siano 1 miliardo e mezzo di abitanti... Emettono circa la metà di CO2 emessa dagli USA
Ah poi davvero non capisco tutto questo allarmismo sulla stabilità della rete, il cambiamento sarà graduale e la rete verrà adattata di conseguenza, smettiamola con questo spauracchio. Nessuno ha fatto tutto questo allarmismo quando si è diffusa l'aria condizionata a livello globale facendo aumentare la domanda di elettricità di punto in bianco con picchi nelle ore più calde
In effetti
Verrà adattata ma come? A quali costi? E in che tempi? E soprattutto sarà compatibile con l'obbiettivo di ridurre le emissioni di CO2?
Il più grosso difetto di chi punta alle rinnovabili al 100% rifiutando il nucleare è che non considera gli investimenti di rete che dovranno essere portati a termine e l'estrema complicazione e i costi che sono necessari.
Le aziende che investono in rinnovabili non devono supportare i costi necessari allo sviluppo di rete che invece invece sono molto rilevanti e sono necessari per mettere una pezza alla aleatorietà delle rinnovabili.
In particolare riguardo agli accumuli per i quali ancora non esiste la tecnologia perchè sono necessari nell'ordine dei terawatt e devono essere anche stagionali.
Tutto questo è molto sottovalutato.
Il più grosso difetto di chi punta alle rinnovabili al 100% rifiutando il nucleare è che non considera gli investimenti di rete che dovranno essere portati a termine e l'estrema complicazione e i costi che sono necessari.
Le aziende che investono in rinnovabili non devono supportare i costi necessari allo sviluppo di rete che invece invece sono molto rilevanti e sono necessari per mettere una pezza alla aleatorietà delle rinnovabili.
In particolare riguardo agli accumuli per i quali ancora non esiste la tecnologia perchè sono necessari nell'ordine dei terawatt e devono essere anche stagionali.
Tutto questo è molto sottovalutato.
per fortuna ci sei te a farci aprire gli occhi, grazie
Il più grosso difetto di chi punta alle rinnovabili al 100% rifiutando il nucleare è che non considera gli investimenti di rete che dovranno essere portati a termine e l'estrema complicazione e i costi che sono necessari.
Le aziende che investono in rinnovabili non devono supportare i costi necessari allo sviluppo di rete che invece invece sono molto rilevanti e sono necessari per mettere una pezza alla aleatorietà delle rinnovabili.
In particolare riguardo agli accumuli per i quali ancora non esiste la tecnologia perchè sono necessari nell'ordine dei terawatt e devono essere anche stagionali.
Tutto questo è molto sottovalutato.
Sarà sottovalutato da chi ne capisce poco, ma è per questo che esistono gli ingegneri no?
Visto che parli di centrali nucleari come soluzione ai costi legati alle rinnovabili... Hai anche solo una vaga idea degli investimenti necessari per mettere in piedi una centrale nucleare e smaltire le scorie? La risposta è "no" se mai qualcuno se lo stesse chiedendo.
Se ti interessa l'argomento qui c'è un articolo interessante che parla proprio di come potrebbe essere il futuro e il percorso per arrivarci:
https://www.bosch.com/stories/smart...newable-energy/
Detto questo la mia personale opinione è che bisogna investire miliardi adesso per ridurre gli sprechi, altro che costruire centrali nucleari.. Dobbiamo consumare di meno, non c'è alternativa.
ps. Comunque sì, usando energia rinnovabile anziché petrolio si riducono le emissioni di CO2, so che sembra incredibile
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