Pompe di calore, Italia al primo posto, ma scatta la cassa integrazione per la crisi del 2024
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 23 Gennaio 2025, alle 12:29 nel canale Energie Rinnovabili
Secondo un report del 2024, l'Italia è al primo posto per la vendita di pompe di calore, ma il 2024 ha visto un calo preoccupante, che ha conseguenze sui lavoratori
Mercato italiano ed europeo dai due volti, o almeno non costante come alcune aziende speravano ed avevano ipotizzato. I dati del report di EurObserv’ER 2024 mostrano che l'Italia è al primo posto tra i Paesi europei per vendite di pompe di calore, con oltre 1,8 milioni di sistemi aria-aria.
Si tratta ancora della tecnologia più diffusa, anche se in verità per il riscaldamento domestico la combinazione migliore sarebbe la PdC aria-acqua, abbinata al riscaldamento a pavimento o soffitto. Le pompe di calore aria-aria hanno però il vantaggio di essere più compatibili con diversi tipi di edificio, anche i più vecchi, e senza importanti opere edili.
Italia, Francia e Spagna dunque rispettivamente al primo, secondo e terzo posto, ma l'analisi di EurObserv’ER, pubblicata a fine 2024, tiene conto dei dati raccolti fino al 2023. La situazione si ribalta subito dopo, e nei primi sei mesi del 2024 sono state vendute il 47% in meno di pompe di calore rispetto al 2023, e ci sono quindi conseguenze nel settore.
Come, ad esempio, alla Argoclima di Gallarate, in provincia di Varese, dove la fabbrica del noto produttore andrà incontro a diversi mesi di cassa integrazione. Una situazione che era già iniziata lo scorso anno, nonostante l'acquisizione del 50% da parte di Nibe, azienda multinazionale svedese, che ha investito nello stabilimento per la produzione di unità esterne di pompe di calore.
Non ci sono per ora miglioramenti, ed i mesi di lavoro nel 2025 saranno solo quattro, con importanti ricadute sulla retribuzione in regime di cassa integrazione. Il sindacato Fiom-Cigl minaccia un altro sciopero, e si lamenta del mancato intervento della politica.
I sindacalisti richiedono anche il ripristino degli incentivi, per spingere le vendite, ma non è chiaro a cosa si riferiscano. È vero, il ridimensionamento del Superbonus ha messo un freno a certi settori, ma per le pompe di calore restano tuttora attivi diversi bonus, come Ecobonus o Bonus Mobili, sempre con il meccanismo della detrazione IRPEF.
35 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infocostano e costano per colpa delle sovvenzioni per cui adesso la gente, abituata a comprare solo con i bonus in FATTURA e non in IRPEF, aspetta.. tanto i payback sono lunghi
Esiste ancora il bonus in Fattura????
Si vabbè... Premesso che non ne sopporto uno perché sono vecchio e mi hanno preso per il *ulo per troppe volte e mi riferisco a tutti i colori possibili.
Ma che ogni volta debba leggere queste boiate su "è colpa della Meloni", ma non vi sentite ridicoli?
- Haier/Candy ha sospeso la produzione di lavatrici in Italia. "È colpa della Meloni"
- Stellantis non produce auto e ferma gli stabilimenti "è colpa della Meloni"
- GKN non passa la cassa integrazione, dal 2021 gli operai sono in manifestazione "è colpa dell' Meloni"
Anche basta...
Dobbiamo smetterla di dipendere dallo stato e dalle sovvenzioni, il paese ha "festeggiato" 3000 mld di debito pubblico.
Nel 2024 la crescita del PIL è stato dello 0.8%... siamo a tanto così dalla recessione concentrata sul settore industriale
Finanziamenti per auto, ristrutturazione edile, facciate, bonus mobili, ecobonus, bonus per grandi elettrodomestici, bonus energia...
E quanti altri
IMHO
La cappellata, per oggi l'hai detta
Ma che ogni volta debba leggere queste boiate su "è colpa della Meloni", ma non vi sentite ridicoli?
- Haier/Candy ha sospeso la produzione di lavatrici in Italia. "È colpa della Meloni"
- Stellantis non produce auto e ferma gli stabilimenti "è colpa della Meloni"
- GKN non passa la cassa integrazione, dal 2021 gli operai sono in manifestazione "è colpa dell' Meloni"
Anche basta...
Dobbiamo smetterla di dipendere dallo stato e dalle sovvenzioni, il paese ha "festeggiato" 3000 mld di debito pubblico.
Nel 2024 la crescita del PIL è stato dello 0.8%... siamo a tanto così dalla recessione concentrata sul settore industriale
Finanziamenti per auto, ristrutturazione edile, facciate, bonus mobili, ecobonus, bonus per grandi elettrodomestici, bonus energia...
E quanti altri
IMHO
Ma lo sai che se non metti quelle voci, quelle che hai scritto in fondo, non compriamo più nulla se non assolutissimamente costretti?
Le strade sono 2:
- Abbassi le tasse
Oppure
- Restituisci con i contributi
Diversamente si ferma tutto, purtroppo i teenagers non hanno la minima idea di come funziona il mondo... vabbè.
Intanto:
C'è un nuovo 110 o meglio 100 nel conto termico 3.0...solo per gli uffici pubblici (una follia assoluta). MILIONI buttati alle ortiche.
Dell'industria 5.0 nel 2025 è stato tolto il credito di imposta per l'interconnessione.... lasciato solo per il macchinario (chi se ne occupa ha ben presente la totale presa per i fondelli dell'Iter)...
Tutto questo per raccimolare gli spicci per fare l'opera più costosa e inutile di sempre...in ponte della mafia...
Al momento si vive di sbobba degli anni passati, ma sto ricevendo segnali dalle industrie, di cassa integrazione uno dopo l'altro.
E c'è pure un crollo delle richieste edili...
VEDREMO QUANTO LA PROPAGANDA, RIUSCIRÀ A NASCONDE IL FATTO.
E comunque il 2025 è appena iniziato, aspettate a fare conti
E comunque il 2025 è appena iniziato, aspettate a farti conti
...ma come? Vattutttobbbenissimoh!
Esportiamo più Giappone!
Più posti di lavoro! Tagliacode!
Risultati a gogò in ogniddove!
"/s", ovviamente...
Ma poi, queste "pompe di calore"
Pompe di calore...
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".