Pompe di calore, Italia al primo posto, ma scatta la cassa integrazione per la crisi del 2024
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 23 Gennaio 2025, alle 12:29 nel canale Energie Rinnovabili
Secondo un report del 2024, l'Italia è al primo posto per la vendita di pompe di calore, ma il 2024 ha visto un calo preoccupante, che ha conseguenze sui lavoratori
35 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoE visto che non sapranno dove prenderli ($), ci andranno giù pesanti sull'iva, accise carburante e chi più ne ha più ne metta.
Storia già vista.
Ovviamente i più giovani non possono saperlo
Peccato che poi il ragionamento s'incarta su un punto: gli incentivi sono soldi pubblici che devono arrivare da qualche parte, quindi richiedono delle fonti di finanziamento come accise, iva e chi ne ha più ne metta che poi devono salire.
La logica che poi senza incentivi si torni al nero... non è che poi si regga molto.
Se sei un evasore i soldi per fare i lavori ce li hai anche senza incentivi e c'è anche chi dichiara una parte del reddito e su quella prende gli incentivi...
Direi che ci sono mezzi più efficaci di contrasto dell'evasione fiscale che buttare soldi in incentivi che poi spesso sono regressivi e per questo ingiusti visto che li pagano tutti ma ne beneficia solo qualcuno.
Ma vabbè. Si vede che certi "anziani" che sono legate a logiche non riescono a concepire una economia che non sia fatta di nero, incentivi e mance di vario genere.
Del resto queste sono le logiche che alimentano il debito pubblico.
Anche questa è una storia già vista.
E intanto io che non ho potuto usare il 110 ho pagato per chi,già con il portafoglio pieno,si è ristrutturato casa con i miei contributi di tasse!
Dei poveri reali, chi ha avuto accesso al 110 sono veramente pochi,chi ha avuto accesso realmente è chi non ne aveva realmente bisogno, è un dato di fatto.
Pagare signori,pagate e continuate a pagare,che tanto il fighetto con la villetta si è fatto la facciata nuova e la pompa di calore con i vostri soldi!
Ma poi, queste "pompe di calore"
Pompe di calore...
Credo che con "pompa di calore" si intende il principio generale, in modo simile a quanto accade con la "pompa di carica" in elettronica. Condizionatori, refrigeratori, etc... funzionano tutti secondo il principio della pompa di calore.
Poi ci sono le "Pompe di calore" propriamente dette, cioè l'apparecchio vero e proprio, che ha lo stesso nome del principio che implementa.
Se tua avessi potuto usarlo non stavi qui a lamentarti...
ERGO: La volpe e l'uva
Arrivano già, in quantità mostruosa. In Italia c'è una pressione fiscale su aziende (se tu ne avessi una capiresti) e anche dipendenti calmorosa.
Pedipiù se guardiamo i dipendenti, gli sitipendi sono fermi a 20 anni fa.
Francamente non c'è altro modo. L'ho già spiegato prima.
Nessuno ripoterà mai la tassazione a 50 anni fa.
Appunto, rendendo più "convienienti" i lavori "a norma di legge", il nero è quantomento limitato.
Ti sei smentito da solo
Quali?
L'incentivo alla ristrutturazione l'ha introdotto Craxi nel 86' per supportare il comparto edilizio completamente affossato. Perdipiù lo stato non incassava una fava...
Sopratutto perchè pochi anni prima si erano scatenati sulle tasse...
Quindi LORO avevano la pancia piena, i cittadini le tasche vuote.
MA nel 91' l'Italia era la quarta economia mondiale... quindi fra le altre cose, questo ha avuto la sua parte. E' stata indubbiamente un età dell'oro, finita troppo presto...
ma si andiamo avanti ad incentivi, non ti è bastato il famoso 110% che ci è costato 160 miliardi
E comunque, delle correzioni (soprattutto sul cappotto) ci sono stati.
Tuttavia non sperare che le cose tornino come nel 2018, fra inflazione e il fatto che nell'edilizia non si torna indietro, è una pura illusione dei non-addetti
Missà che sei te che devi farti un giretto per vedere com'è la realtà dei fatti, caro leone da tastiera.
Infatti 110% è regalare le cose.
Ma non ti preoccupare ora c'è un nuovo 100%, tanto per non perdere il vizio di buttare via i soldi.
È l'esatto opposto
Caro poco informato
Sarebbe bello avere uno studio macroeconomico e sociale che ci dia una stima di quanti decadi serviranno al ceto medio (circa l'75% in Italia), dopo lo stop totale degli incentivi, per poter fare un qualsiasi acquisto/lavoro che prima era coperto dagli incentivi.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".