Più di un milione di morti all'anno a causa dei combustibili fossili
di Rosario Grasso pubblicata il 18 Dicembre 2021, alle 16:01 nel canale Energie Rinnovabili
Un nuovo studio ha esaminato gli effetti sulla salute a livello mondiale dell'inquinamento da particolato fine, noto anche come PM2.5.
40 Commenti
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è dimostrato da molto tempo che la causa delle PM2,5 e P,5 e PM10 in europa è diversa dai meri combustibili fossili..
https://www.ansa.it/canale_ambiente...2aecbdf95b.html
metà delle polveri sottili di tutta l'europa sono generate dalle stufe a legna
quindi se dobbiamo pensare a chi causa tumori e morti, per la parte europea, sono le stufe a legna che sono pure incentivate come ecosostenibili dall'Italia.
Verissimo, proprio oggi ho visto un grafico in cui il limite di PM10 a Milano viene sforato solo durante la stagione del riscaldamento, per tutta la stagione "calda" non lo si sfora mai. Il traffico auto, uguale tutto l'anno, quindi non è il responsabile, ma il riscaldamento delle case, oltre ad altri fattori di fondo.
[domani se ho tempo metto la foto]
Accanirsi contro le auto è come cercare di svuotare un lago con un cucchiaio. E' solo green washing per le coscienze collettive.
Per il carbone ancora usato per produrre energia a basso costo in Asia, bisognerebbe mettere una carbon tax sulle importazioni, così si incentivano quei paesi a pulirsi e intanto con quei soldi noi ci finanziamo la svolta green.
Altrimenti se la facciamo da soli è inutile, anzi controproducente, noi diventiamo meno competitivi (più costosi) e la produzione si sposta verso i paesi più inquinanti.
[domani se ho tempo metto la foto]
Accanirsi contro le auto è come cercare di svuotare un lago con un cucchiaio. E' solo green washing per le coscienze collettive.
Per il carbone ancora usato per produrre energia a basso costo in Asia, bisognerebbe mettere una carbon tax sulle importazioni, così si incentivano quei paesi a pulirsi e intanto con quei soldi noi ci finanziamo la svolta green.
Altrimenti se la facciamo da soli è inutile, anzi controproducente, noi diventiamo meno competitivi (più costosi) e la produzione si sposta verso i paesi più inquinanti.
la carbon-border-tax è una proposta ferma in un cassetto da molti anni..
servirebbe per tornare a dare competitività all'europa e a tassare gli stati dove si produce inquinando di più ma che vogliono vendere in casa nostra e disincentivare lo shopping all'esterno della EU.. non viene fatta per non dare fastidio alla Cina che la osteggia..
Avevo sentito per radio, distrattamente devo ammetterlo, che causa rincari sull'elettricità e smantellamento di alcune centrali d'oltre alpe stanno riaprendo delle centrali a carbone in Liguria
Avevo sentito per radio, distrattamente devo ammetterlo, che causa rincari sull'elettricità e smantellamento di alcune centrali d'oltre alpe stanno riaprendo delle centrali a carbone in Liguria
Esattamente. Ecco qui un pezzo del Sole24Ore che chiarisce cos'è accaduto: Energia, tempesta perfetta. E l’Enel deve riaccendere il carbone alla Spezia
Sostanzialmente conferma quello che Notturnia scrive da tempo qui nel forum.
Ovviamente. Com'è altrettanto ovvio che non vedremo notizie come quella che ho riportato qui sopra...
[domani se ho tempo metto la foto]
Accanirsi contro le auto è come cercare di svuotare un lago con un cucchiaio. E' solo green washing per le coscienze collettive.
Sbagli approccio e butti in avanti il discorso senza occuparti di dar soluzioni.
Vero, le polveri sottili a Milano sono causate per buona parte dal riscaldamento domestico. Riscaldamento domestico che, in molti casi, è ancora a gasolio! Impianti a gasolio che immettono più di 80 volte il quantitativo di polveri sottili di impianti a gas.
È inoltre infantile il tuo osteggiare i blocchi del traffico. Ben sapendo che per una amministrazione comunale è IMPOSSIBILE porre rimedio ad un problema così esteso l'unica soluzione che offre effetti immediati è quella di disincentivare il traffico cittadino o i mezzi inquianti. Ecco perché ci si focalizza su quella fetta del 30% di inquinamento, perché non puoi entrare in casa delle persone, delle aziende o degli stabili e dire "dovete spegnere i vostri impianti e sostituirli".
Altrimenti se la facciamo da soli è inutile, anzi controproducente, noi diventiamo meno competitivi (più costosi) e la produzione si sposta verso i paesi più inquinanti.
Altro discorso che serve solo a girar lo sguardo altrove.
Abbattere le emissioni ha ed avrà un costo importante, soprattutto nel primo periodo.
In primo luogo chiedere dall'alto della propria torre d'avorio "che siano prima i poveri a farlo" è da sciocchi.
Punto secondo non devi guardare i numeri assoluti. È pacifico che la Cina sia il primo Paese per emissioni ma è anche vero che la cosa è legata al loro numero, non alle emissioni. Se si prendono i dati pro capite sono gli USA che inquinano più di tutti, con la loro risibile popolazione di 320 milioni.
1 cinese = 7,02 ton CO2
1 statunitense = 16,46 tons Co2
E tra i due chi credi sia più plausibile che possa svecchiare la sua tecnologia?
Ed allora basta con questa retorica da "guardiamo gli altri, magari qualcuno prima o poi farà qualcosa", prima si comincia ad investire qui e poi si mettono le sanzioni commerciali ad i Paesi che non si adeguano. Pensare che una Cina faccia la transizione mentre noi usiamo ancora la MER*A per produrre energia è da sciocchi.
C'è modo e modo di produrre energia, al momento il carbone è in assoluto il peggiore. La scelta non è tra non inquinare o non riscaldarci, la scelta che dobbiamo prendere è "come possiamo render sostenibile il tutto"? E la risposta è una ed una sola: bisogna affiancare alle rinnovabili il nucleare.
Ed invece siete qui a dire "no quello dovrebbe fare qualcosa, mica io" o "eh, ma senza non si può vivere". Una scena da scaricabarile patetica.
Negli ultimi due decennii abbiamo avuto in Europa due approcci: quello tedesco e quello francese.
In Germania hanno puntato tutto sul rinnovabile. Hanno speso buoni punti di PIL per tentar di abbattere le emissioni con rinnovabili ma, la realtà, ha imposto loro di riaccendere le vecchie centrali a carbone. Oggi la Germania è tra i Paesi europei con le emissioni più alte e la bolletta elettrica più alta.
La Francia, invece, oltre ad usare le rinnovabili ha spinto sulla sua tecnologia nucleare con il risultato che hanno il prezzo dell'energia più stabile, vendono il surplus e sono tra i Paesi con le emissioni più basse.
La domanda non è "fossili si, fossili no", la domanda è "come possiamo abbattere le emissioni?". La risposta è una ed una soltanto: nucleare e rinnovabili.
Vedervi parlare di energia come dei vecchi bisbetici degli anni '90 fermi sull'assioma "rinnovabili vs fossili" è uno spettacolo veramente degradante. Lo scenario è cambiato, quando vi ci vuole per viver il presente invece che nelle vostre vecchie convinzioni?
Nei primi 2000 pensavamo che il petrolio sarebbe finito in pochi decenni. Poi abbiamo imparato ad estrarlo anche dalle rocce.
La fine non è dietro l'angolo e di certo avverrà troppo tardi.
E gli usa non sono fra questo visto che hanno già politiche per ridurre le emissioni
Fra l’altro se poi guardiamo le foto satellitari la cosa è ancora più evidente di dove siano I problemi
I paladini del “pro-capite” hanno gli anni contati cone la loro astrusa teoria visto il rateo di crescita della Cina e il calo degli usa..
Dopo dovranno ammettere che è stato un errore permettere alla Cina di andare avanti con questa follia e non mettere dazi sui prodotti importati nella verde Europa dalla nera-come-il-carbon Cina..
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