Pazzesco risultato dell'asta scozzese per l'eolico offshore: 17 progetti per 25 GW di potenza

di pubblicata il , alle 12:07 nel canale Energie Rinnovabili Pazzesco risultato dell'asta scozzese per l'eolico offshore: 17 progetti per 25 GW di potenza

Si è chiusa con un ottimo risultato l'asta scozzese dedicata ai progetti di eolico offshore. Sono stati selezionati 17 progetti, per una potenza complessiva di 25 GW

 
33 Commenti
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Personaggio20 Gennaio 2022, 19:05 #31
Originariamente inviato da: mackillers
In parte Avete ragione entrambi.
le rinnovabili sono in espansione, e dove sono ben produttive è sacrosante che le si utilizzi come in questo caso che io per primo ho definito positivo.

però non è vero che non si stia anche investendo sul nucleare, nei prossimi 10 anni ci sono in programma centinaia di nuovi reattori. solo che non se ne parla perché non sono di moda come le rinnovabili.

4 centrali sono state fermate per manutenzione, e con questo? non dovremmo utilizzare più le auto perché di quando in quando hanno bisogno di manutenzione? è stato rilevato un potenziale problema ad un sistema di sicurezza secondario che non è mai stato utilizzato in nessuna centrale francese.
ma visto che nell'ambito nucleare, giustamente, si fa molta attenzione alla sicurezza si è deciso di intervenire precauzionalmente su tutte le centrali dello stesso tipo.
non mi pare però che questo dimostri che la tecnologia nucleare non ha futuro.


Oltre a questo si parla spesso dei nuovi reattori EPR francesi che appartengono alla generazione 3+, se ne stanno costruendo in particolare 6, di cui i più famosi sono quelli che hanno accusato dei pesanti ritardi e dei pesanti e relativi aumenti di costi. sto parlando di Flamaville, Olkiluoto e Hikleypoint C.

è vero questi reattori sono costati molto ed è stato necessario più del doppio del tempo programmato per costruirli. ma sono i primi tre della loro categoria ed è quindi frequente in ogni ambito ingegneristico che i primi progetti incontrino delle difficoltà. oltre a questo in Europa questo costruzioni soffrono una regolamentazione molto stringente che rende molto lunghe le autorizzazione a minime modifiche del progetto in corso d'opera.

difatti tutti e tre questi reattori hanno un altro gemello in costruzione o in programmazione. se il loro bilancio fosse così drammatico perché se ne vorrebbero costruire degli altri?

poi come dicevo prima il settore nucleare non è molto attrattivo per gli investimenti privati perché, soprattutto in Europa, richiede grandi investimenti iniziali ed ha lunghissimi tempi di rientro.
in parole povere una centrale costa tantissimo e ci vogliono molti anni per rientrare dei costi, gioco forza si spende di più in interessi sui prestiti bancari che in costi di costruzione effettiva.

questo non vuol dire però che una centrale al termine dei suoi 60 anni di vita non abbia prodotto utili o che la sua energia sia costata sostanzialmente di più delle tecnologie rivali.
a livello mondiale ci sono casi in cui le centrali nucleari producono a costi molto bassi e molto concorrenziali ed altre in cui sono sopra la media, ma molto spesso è un discorso finanziario.

ad esempio il nuovo reattore EPR in ultimazione in Inghilterra ha un costo energetico molto alto perché il governo non ha minimamente finanziato la sua costruzione e neppure concesso credito o garanzia, di conseguenza EDF per costruirlo ha appellato in toto al finanziamento tramite banche private, che visti i lunghi tempi di rientro hanno imposto un tasso d'interesse del 10%. questo ha generato un costo energetico piuttosto alto.

per il nuovo reattore gemello il governo ha deciso tramite un sistema un po' complesso d'iniziare a finanziare il progetto fin da subito ed il risultato sarà un costo del KWh pagato dallo stato inferiore del 40-50% (il contratto non è stato ancora ufficializzato e quindi non si ha ancora una cifra precisa.)

questo vuol dire che il nucleare è competitivo e possiamo costruire solo centrali? assolutamente NO! servono anche le rinnovabili per molti motivi, i principali sono:

_le centrali nucleari devono produrre h24 7/7, non puoi quindi produrci tutta l'energia di un paese perché nei momenti di minore consumo sprecheresti energia.

_le centrali nucleare costano molto ed hanno tempi di costruzione lunghi, quindi non possono essere da sole una risposta rapida al cambiamento climatico.

_le rinnovabili sono finanziabili dai privati e quindi teoricamente più veloci da installare in maniera più diffusa sul territorio.

_oltre un certo tasso di percentuale di produzione con il nucleare non conviene andare per una questione di rapporto costi benefici, anche riguardo alle scorie.

Purtroppo per vari motivi non si può neppure fare tutto con le rinnovabili e quindi occorre un mix energetico ben bilanciato con tutte le forme di produzione energetica che non emettano gas serra.


Al costo delle centrali nucleari andrebbe aggiunto anche quello per smaltirle a fine vita e poi la gestione delle scorie e dei materiali della centrale una volta dismesse che avranno un costo sicuramente basso, ma cmq c'è ed è costante nel tempo e per migliaia di anni.
Riguardo all'Italia va anche aggiunto che noi non abbiamo brevetti sui reattori nucleari. e tali brevetti non te li danno in concessione pagando un tot, ma ti dicono che sono loro a costruirti il reattore. In poche parole se vogliamo usare la tecnologia Francese, sarà EDF a venire in Italia a costruirci le Centrali e a produrre energia, al massimo SI potrà fare una Joint venture con Enel, ma sempre i francesi comanderanno. In più Francia, USA e Cina non ci permetteranno di arricchire in casa nostra l'uranio e dovremmo comprarlo già arricchito, e magari è la stessa EDF a inserirlo nel contratto. L'uranio Arricchito non è una materia prima soggetta alla borsa commerciale, ma siccome è un trattamente, viene venduto come un normalissimo bene con i prezzi che sono stabiliti attraverso contratti bilaterali. Quindi oggi paghi 10 domani puoi pagare 100, oppure domani scade il contratto e la Francia pretende essere appoggiata all'ONU o in Europa su una questione politica altrimenti ci raddoppia il costo dell'Uranio arricchito. Lo ha fatto con la Germania per decenni, è per questo che i tedeschi abbandonano il nucleare.
Alla fine ci ritroveremmo non più con energia italiana prodotta con materie prime importate, ma energia straniera prodotta in Italia con materia prima importata dallo stesso paese che ci produce energia. Un bel rischio, troppo alto. Come si può essere certi che fra 50'anni siamo ancora alleati della Francia? MA in ogni caso avremmo una dipendenza straniera molto più problematica di come abbiamo oggi e tutto dipenderebbe da un solo paese.

In ogni caso il sistema migliore è rinnovabili più sistemi di accumulo è sicuramente il sistema più sicuro e meno inquinante. (non esistono solo le batterie come sistema di accumulo) e ci rende completamente indipendenti
Riguardo all'Italia visto che la prima fonte di energia è il gas naturale che ha un alto impatto di CO2 ma non è inquinante, la soluzione migliore transitoria per noi sarebbe usare le rinnovabili che fino al 60% non hanno bisogno di sistemi d'accumulo e il resto farlo con il gas, nel frattempo creare sistemi di stoccaggio della CO2 visto che siamo anche pionieri in questo e in altri paesi stanno utilizzando le nostre tecnologie per farlo, ma noi non lo facciamo. Ovviamente non possiamo mettere tutta la CO2 prodotta sotto terra, ma possiamo ridurne la diffusione in Aria di almeno un 10%.
Prima che le rinnovabili arrivino al 60% possiamo cominciare ad costruire vari sistemi di accumulo che sono di 2 tipi: quelli giornalieri e quelli stagionali.
Per quelli giornalieri serve un sistema che sia efficiente nelle conversione dell'energia, mentre per quelli stagionali è molto più importante il mantenimento dell'energia dell'efficienza visto che si fa la conversione solo 2 o 4 volte l'anno.
Per qulli giornalieri il sistema migliore attualmente sono le batterie, ma non quelle al litio, non dobbiamo alimentare una vettura, lo spazio non è importante. Per esempio potrebbero andare bene quelle al sodio ma ci sono anche tante altre tipologie di batteria che potrebbero essere sfruttate.
A queste batterie potrebbero essere aggiunte quelle al litio quando hanno raggiunto la loro fine vita utile nell'uso delle vetture e potrebbero essere usate ancora per decenni. Non bisogna creare enormi centrali di batterie ma devono essere piccole aree di accumulo locali. Potrebbero per esempio fare comodo le 65'000 centrali Telecom che sono in dismissione e di proprietà di Pirelli Re. Non sono adatte per essere sfruttate come appartamenti o alberghi, servirebbero troppi costi e un acquisto da parte di un grosso competitor tipo Enel/Eni/Terna tutte insieme potrebbe essere molto vantaggioso. Anche le stesse vetture elettriche potrebbero essere usate come sistema di accumulo.
Invece per il ciclo stagionale la soluzione migliore che io conosca è il ciclo chiuso Acqua-Idrogeno-Metano. Poi se un giorno avremmo scoperto un modo altamente sicuro per stoccare Idrogeno, allora si può evitare la seconda parte del processo aumentandone l'efficienza.
L'accumulo del Metano realizzato con il surplus energetico può essere fatto esattamente come viene fatto oggi sotto terra e poi immesso nella rete nazionale quando serve energia.
Il sistema di accumulo Acqua-Idrogeno-Metano può anche in futuro diventare una vera e propria produzione di biometano che man mano va a sostituire quello importato per il riscaldamento.
!fazz20 Gennaio 2022, 19:09 #32
Originariamente inviato da: Personaggio
Al costo delle centrali nucleari andrebbe aggiunto anche quello per smaltirle a fine vita e poi la gestione delle scorie e dei materiali della centrale una volta dismesse che avranno un costo sicuramente basso, ma cmq c'è ed è costante nel tempo e per migliaia di anni.
Riguardo all'Italia va anche aggiunto che noi non abbiamo brevetti sui reattori nucleari. e tali brevetti non te li danno in concessione pagando un tot, ma ti dicono che sono loro a costruirti il reattore. In poche parole se vogliamo usare la tecnologia Francese, sarà EDF a venire in Italia a costruirci le Centrali e a produrre energia, al massimo SI potrà fare una Joint venture con Enel, ma sempre i francesi comanderanno. In più Francia, USA e Cina non ci permetteranno di arricchire in casa nostra l'uranio e dovremmo comprarlo già arricchito, e magari è la stessa EDF ha inserirlo nel contratto. L'uranio Arricchito non è una materia prima soggetta alla borsa commerciale, ma siccome è un trattamente, viene venduto come un normalissimo bene con i prezzi che sono stabiliti attraverso contratti bilaterali. Quindi oggi paghi 10 domani puoi pagare 100, oppure domani scade il contratto e la Francia pretende essere appoggiata all'ONU o in Europa su una questione politica altrimenti ci raddoppia il costo dell'Uranio arricchito. Lo ha fatto con la Germania per decenni, è per questo che i tedeschi abbandonano il nucleare.
Alla fine ci ritroveremmo non più con energia italiana prodotta con materie prime importate, ma energia straniera prodotta in Italia con materia prima importata dallo stesso paese che ci produce energia. Un bel rischio, troppo alto. Come si può essere certi che fra 50'anni siamo ancora alleati della Francia? MA in ogni caso avremmo una dipendenza straniera molto più problematica di come abbiamo oggi e tutto dipenderebbe da un solo paese.

In ogni caso il sistema migliore è rinnovabili più sistemi di accumulo è sicuramente il sistema più sicuro e meno inquinante. (non esistono solo le batterie come sistema di accumulo) e ci rende completamente indipendenti
Riguardo all'Italia visto che la prima fonte di energia è il gas naturale che ha un alto impatto di CO2 ma non è inquinante, la soluzione migliore transitoria per noi sarebbe usare le rinnovabili che fino al 60% non hanno bisogno di sistemi d'accumulo e il resto farlo con il gas, nel frattempo creare sistemi di stoccaggio della CO2 visto che siamo anche pionieri in questo e in altri paesi stanno utilizzando le nostre tecnologie per farlo, ma noi non lo facciamo. Ovviamente non possiamo mettere tutta la CO2 prodotta sotto terra, ma possiamo ridurne la diffusione in Aria di almeno un 10%.
Prima che le rinnovabili arrivino al 60% possiamo cominciare ad costruire vari sistemi di accumulo che sono di 2 tipi: quelli giornalieri e quelli stagionali.
Per quelli giornalieri serve un sistema che sia efficiente nelle conversione dell'energia, mentre per quelli stagionali è molto più importante il mantenimento dell'energia dell'efficienza visto che si fa la conversione solo 2 o 4 volte l'anno.
Per qulli giornalieri il sistema migliore attualmente sono le batterie, ma non quelle al litio, non dobbiamo alimentare una vettura, lo spazio non è importante. Per esempio potrebbero andare bene quelle al sodio ma ci sono anche tante altre tipologie di batteria che potrebbero essere sfruttate.
A queste batterie potrebbero essere aggiunte quelle al litio quando hanno raggiunto la loro fine vita utile nell'uso delle vetture e potrebbero essere usate ancora per decenni. Non bisogna creare enormi centrali di batterie ma devono essere piccole aree di accumulo locali. Potrebbero per esempio fare comodo le 65'000 centrali Telecom che sono in dismissione e di proprietà di Pirelli Re. Non sono adatte per essere sfruttate come appartamenti o alberghi, servirebbero troppi costi e un acquisto da parte di un grosso competitor tipo Enel/Eni/Terna tutte insieme potrebbe essere molto vantaggioso. Anche le stesse vetture elettriche potrebbero essere usate come sistema di accumulo.
Invece per il ciclo stagionale la soluzione migliore che io conosca è il ciclo chiuso Acqua-Idrogeno-Metano. Poi se un giorno avremmo scoperto un modo altamente sicuro per stoccare Idrogeno, allora si può evitare la seconda parte del processo aumentandone l'efficienza.
L'accumulo del Metano realizzato con il surplus energetico può essere fatto esattamente come viene fatto oggi sotto terra e poi immesso nella rete nazionale quando serve energia.
Il sistema di accumulo Acqua-Idrogeno-Metano può anche in futuro diventare una vera e propria produzione di biometano che man mano va a sostituire quello importato.

https://www.ansaldoenergia.com/busi...lear-new-builds
Personaggio20 Gennaio 2022, 19:20 #33


Si va be Ansaldo costruisce le centrali e quindi? I brevetti mica sono i suoi. Di certo EDF fisicamente non costruisce nulla appalta la costruzione a società come l'Ansaldo, magari anche la progettazione, ma poi la centrale è sua come i brevetti sfruttati, non di Ansaldo.

Sarebbe come dire che la Foxconn potrebbe produrre e vendere propri smartphone per conto suo perché fabbrica quelli dell'Apple e della Samsung e di tanti altri.

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