Le rinnovabili stanno crescendo, ma il consumo mondiale di combustibili fossili ha raggiunto un nuovo record nel 2023
di Rosario Grasso pubblicata il 25 Giugno 2024, alle 12:31 nel canale Energie RinnovabiliIl consumo globale di combustibili fossili ha raggiunto un nuovo record lo scorso anno, spingendo le emissioni di CO2 a oltre 40 gigatonnellate per la prima volta nella storia.
Nonostante un aumento senza precedenti nell'uso delle energie rinnovabili nel 2023, anche il consumo di combustibili fossili ha continuato a crescere. Lo si apprende da uno studio sull'energia mondiale effettuato dall'Energy Institute come apprendiamo dal Guardian.
Juliet Davenport, presidente dell'Energy Institute, ha dichiarato che il rapporto evidenzia un consumo record di combustibili fossili, aumentato dell'1,5% a 505 exajoule. Questi risultati minacciano di far svanire le speranze degli scienziati sul fatto che il 2023 sarebbe stato l'anno in cui le emissioni annuali avrebbero raggiunto il picco prima che l'economia globale basata sui combustibili fossili inizi il suo declino.
L'aumento delle energie rinnovabili è insufficiente
L'Energy Institute, l'ente professionale globale per il settore energetico, ha scoperto che, sebbene le emissioni del settore energetico possano aver raggiunto un picco nelle economie avanzate, le economie in via di sviluppo continuano ad aumentare la loro dipendenza da carbone, gas e petrolio. Complessivamente, i combustibili fossili hanno costituito l'81,5% dell'energia primaria mondiale lo scorso anno, in calo solo marginalmente dall'82% dell'anno precedente, nonostante i parchi eolici e solari abbiano generato quantità record di elettricità pulita.
Il rapporto, redatto dai consulenti di KPMG e Kearney, ha rilevato che l'energia eolica e solare è aumentata del 13% lo scorso anno, raggiungendo un nuovo record di 4.748 terawattora nel 2023. Tuttavia, questo non è stato sufficiente a compensare la crescente domanda mondiale di energia primaria, che è aumentata del 2% lo scorso anno raggiungendo un record di 620 exajoule, portando ad un ulteriore uso di combustibili fossili.
La richiesta di gas naturale è rimasta costante, mentre il consumo di carbone è aumentato dell'1,6% e la domanda di petrolio è salita del 2%, raggiungendo per la prima volta i 100 milioni di barili al giorno. Secondo questi dati, sarebbe l'India a fare più richiesta di combustibili fossili, con un aumento dell'8% rispetto all'anno precedente. Questo significa che, per la prima volta, in India è stato utilizzato più carbone che in Europa e Nord America considerati insieme.
In Europa, i combustibili fossili sono scesi sotto il 70% del consumo di energia primaria per la prima volta dalla Rivoluzione Industriale, grazie alla diminuzione della domanda e alla crescita delle energie rinnovabili. La domanda di gas in Europa, in particolare, ha continuato a diminuire dopo l'invasione russa dell'Ucraina nel 2022, che ha causato il crollo delle importazioni di gas via gasdotto in Europa. La domanda complessiva di gas è diminuita del 7% nel 2023, dopo un calo del 13% l'anno precedente.
20 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMandiamo il "messia greta" a spiegare che non devono consumare carbone e petrolio?!
Qualcuno di razionale pensa ancora che le norme draconiane europee risolvano i problemi del Mondo quando un singolo stato inquina più di un continente e più di 50 e passa stati delle più grande economia del Mondo?!
Mandiamo il "messia greta" a spiegare che non devono consumare carbone e petrolio?!
Qualcuno di razionale pensa ancora che le norme draconiane europee risolvano i problemi del Mondo quando un singolo stato inquina più di un continente e più di 50 e passa stati delle più grande economia del Mondo?!
Se vuoi fare il maestrina con gli indiani, comincia ad emettere quanto un indiano ossia 2,5 ton/procapite.
Facile fare i professori emettendo più del doppio.
La crescita della Cina non sarà sempre del 5,3% fra qualche anno anche loro cresceranno dell'1,5% ed allora la massa enorme di rinnovabili che stanno installando avrà un forte sopravvento facendo crollare la quota fossile.
Resta un fatto enorme la quota fossile scende, di pochissimo ma scende.
Se non fosse per le rinnovabili oggi avremmo il petrolio a 120$ a barile ed il gas a 60€/megawattora, perché TUTTA la crescita mondiale poggerebbe sulle fonti fossili.
Facile fare i professori emettendo più del doppio.
grazie graziella e grazie al cazzo.
domandati perché riescono a emetterne così poca EDIT: PROCAPITE.
ma, soprattutto e per quanto tempo ancora ne emetteranno così poca RIEDIT: PROCAPITE.
FORSE è ora di trovare fonti rinnovabili migliori e più efficaci perchè altrimenti le nazioni emergenti continueranno ad investire in carbone, petrolio e metano per altri 10-20 anni visto che è facile da usare ed economico..
FORSE si deve alzare i dazi dei prodotti che vengono realizzati in nazioni che inquinano distruggendo il domani e i progressi fatti da noi..
oppure prendiamo atto che stiamo facendo una cosa inutile e mettiamoci una pietra sopra.. l'Europa conta come il 2 di picche nel mondo dell'energia e quel poco che facciamo noi è vanificato in pochi istanti fra India e Cina..
p.s. a chi dice che avremmo il metano a 60 €/MWh senza le rinnovabili ricordo che senza le rinnovabili il metano sarebbe a 18 €/MWh grazie agli investimenti che avremmo fatto 4 anni fa .. è la guerra che ha alzato i costi e non le rinnovabili che li hanno abbassati.. non facciamo marketing.. l'aumento dei costi del metano c'è a causa del fase-out del metano e non esiste un effetto placebo delle rinnovabili che invece stanno spingendo i costi del metano visto che è l'unica alternativa per 7 mila ore/anno alla carenza di sole ... semmai è l'opposto.. ma è semantica parlare di cose di cui non si ha il controllo e che dipendono da molto di più che il mero giocare con le rinnovabili..
Hai letto che l'aumento del carbone è da parte dei paesi in via di sviluppo e non dell'occidente, o visto il tuo commento, l'Italia?
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