La rete elettrica della California ha usato solo fonti rinnovabili senza blackout né aumenti di costo per 98 giorni
di Rosario Grasso pubblicata il 02 Gennaio 2025, alle 16:28 nel canale Energie RinnovabiliPer 98 giorni consecutivi, la rete elettrica californiana ha soddisfatto il fabbisogno energetico utilizzando esclusivamente fonti rinnovabili senza blackout né aumenti di costo
79 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoLink ad immagine (click per visualizzarla)
Per quanto riguarda i commenti...
Giugno? Veramente?
Ritornando alle cose serie...
Eravamo rimasti agli accumuli a bacini idrici e pannelli solari, quanti ne servirebbero per sostituire l'energia prodotta dal gas e carbone? Qual'è il loro impatto sulle tariffe elettriche italiane, che sono già tra le più alte d'Europa con gravi effetti sul PIL, la delocalizzazione e quindi sull'occupazione visto che le rinnovabili sono incentivate e che comunque anche in caso di prezzi di mercato negativi queste hanno un costo per i contribuenti in bolletta? O sei un fautore della decrescita felice?
Salvo poi che in caso di forte siccità come è accaduto nel 2023, l'acqua non venga destinata ad uso agricolo e di consumo umano, invece del sali e scendi tra un invaso e l'altro per generare l'elettricità.
Peccato però che il il 46,8% di quel 52,5% sia generato dall'idroelettrico che difficilmente potrà aumentare e lo stesso vale per il 3,1% del geotermico, quindi il fotovoltaico con il 30,8% e l'eolico con il 10% sempre di quel 52,5% del fabbisogno energetico, quindi a conti fatti il fotovoltaico e l'eolico hanno contribuito con solo il 26,17% del fabbisogno energetico a giugno, a giugno mese estivo con le giornate più lunghe dell'anno, giusto per farti un esempio il mio impianto fotovoltaico a giugno mediamente genera sui 35/35kwh al giorno se c'è solo tutto il giorno, mentre in questi giorni se arriva a 7,5kWh quando c'è sole è già il massimo che riesce a fare.
Poi la sardegna ha già detto che non vuole più pale eoliche, cosa credi che dirà se qualcuno proponesse di tappezzare tutte le aeree disabitate con pannelli solari.
Per non parlare poi dell'analisi dei dati che si portano nella discussione.
Poi la sardegna ha già detto che non vuole più pale eoliche, cosa credi che dirà se qualcuno proponesse di tappezzare tutte le aeree disabitate con pannelli solari.
E per fare questo 26% ci sono voluti 20 anni e 200+ miliardi di incentivi dalle tasche dei contribuenti. Alla faccia delle rinnovabili economiche e veloci da installare
Il 13% sembra poco, ma era su base annua, la siccità non ricordo quanto è durata ma diciamo 6 mesi, quindi in quel periodo il buco era del 26% (a occhio eh). Avere un buco di un quarto del fabbisogno di una nazione per 6 mesi non è uno scherzo....
Ah questo è un altro argomento interessante.
Per qualche strana ragione molti considerano le rinnovabili un settore "puro" dove non esistono interessi finanziari e che non viene supportato in tutte le maniere da contributi pubblici e che costa "pochissimo" a differenza del costosissimo nucleare finanziato da lobby oscure che operano nel deep state.
La realtà è che le rinnovabili sono finanziate pesantemente da contributi pubblici tanto che senza di essi non riuscirebbero a stare sul mercato. Le rinnovabili sono un affare colossale che secondo i dati raccolti da IEA e dell'Imperial College hanno avuto negli ultimi 10 anni una crescita di valore 7 volte superiore a quello delle energie fossili. Nel 2023, i nuovi investimenti nelle energie rinnovabili hanno raggiunto circa 623 miliardi di dollari, mentre quelli dedicati alla perfida energia nucleare sono stati di circa 32,7 miliardi di dollari.
Girano molti più soldi e interessi a livello finanziario che sul nucleare. Tutte le maggiori banche d'investimento e fondi speculativi hanno assets nel settore delle rinnovabili e sono pesantemente foraggiate da soldi pubblici.
Altri temi su cui è comune vedere grandi fraintendimenti tra cui:
[LIST]
[*]L'aleatorietà delle rinnovabili e il loro effetto sul mercato elettrico.
Mi sembra un cocetto sul quale molti fanno fatica a compredere il senso per cui quando escono notizie come questa si stappano le bottiglie di champagne senza capirne il senso....
[/LIST]
[LIST]
[*]Il costo di produzione dell'energia che NON coincide con il prezzo di mercato, per cui i prezzi negativi che si verificano quando c'è una sovrabbondanza di energia rinnovabile si traducono spesso in un costo per il contribuente e non si riflettono in bolletta.
[/LIST]
[LIST]
[*]I costi di rete che spesso non sono calcolati nei costi delle rinnovabili, ma che sono un capitolo estremamente importante perchè includono tutti i costi relativi alle connessioni elettriche, ai bacini di accumulo, batterie etc. che ricadono come onere sulle tasche dei contribuenti e non dei produttori d'energia.
[/LIST]
Per qualche strana ragione molti considerano le rinnovabili un settore "puro" dove non esistono interessi finanziari e che non viene supportato in tutte le maniere da contributi pubblici e che costa "pochissimo" a differenza del costosissimo nucleare finanziato da lobby oscure che operano nel deep state.
La realtà è che le rinnovabili sono finanziate pesantemente da contributi pubblici tanto che senza di essi non riuscirebbero a stare sul mercato. Le rinnovabili sono un affare colossale che secondo i dati raccolti da IEA e dell'Imperial College hanno avuto negli ultimi 10 anni una crescita di valore 7 volte superiore a quello delle energie fossili. Nel 2023, i nuovi investimenti nelle energie rinnovabili hanno raggiunto circa 623 miliardi di dollari, mentre quelli dedicati alla perfida energia nucleare sono stati di circa 32,7 miliardi di dollari.
Girano molti più soldi e interessi a livello finanziario che sul nucleare. Tutte le maggiori banche d'investimento e fondi speculativi hanno assets nel settore delle rinnovabili e sono pesantemente foraggiate da soldi pubblici.
Altri temi su cui è comune vedere grandi fraintendimenti tra cui:
[LIST]
[*]L'aleatorietà delle rinnovabili e il loro effetto sul mercato elettrico.
Mi sembra un cocetto sul quale molti fanno fatica a compredere il senso per cui quando escono notizie come questa si stappano le bottiglie di champagne senza capirne il senso....
[/LIST]
[LIST]
[*]Il costo di produzione dell'energia che NON coincide con il prezzo di mercato, per cui i prezzi negativi che si verificano quando c'è una sovrabbondanza di energia rinnovabile si traducono spesso in un costo per il contribuente e non si riflettono in bolletta.
[/LIST]
[LIST]
[*]I costi di rete che spesso non sono calcolati nei costi delle rinnovabili, ma che sono un capitolo estremamente importante perchè includono tutti i costi relativi alle connessioni elettriche, ai bacini di accumulo, batterie etc. che ricadono come onere sulle tasche dei contribuenti e non dei produttori d'energia.
[/LIST]
Quoto. Basti vedere l'andamento ad es. di un ETF come Global Clean Energy.
https://www.justetf.com/en/etf-prof...XNHC34#overview
Praticamente una bolla. Chi ha comprato dopo il 2020 con la promessa che il mondo sarebbe andato a 100% rinnovabili é rimasto fregato. Ad un certo punto il mercato ha realizzato che molti progetti VREN non sono sostenibili e ha dato la bastonata.
E pensare che trovi ancora molti geni che pensano di saperla lunga sull'argomento quando già da tre anni il mercato ha realizzato che le VREN non sono poi cosí convenienti e profittevoli come qualcuno vorrebbe far credere.
Cosí, per completezza.
Da non dimenticare che il 26% è riferito a giugno...
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".